Lezioni di Cucina di Rino Duca, episodio #5 "declinazioni sulla melanzana 🍆"
La
melanzana ha un ruolo centrale nella cucina Siciliana, Rino ha
ammesso di averne quasi un timore reverenziale, tanto che raramente
la usa nelle preparazioni tradizionali in Osteria, per non sfidare
ricordi, profumi e sapori così legati alla sua infanzia.
A
noi ha regalato un'eccezione, usando i frutti del suo stesso orto,
dove le melanzane sono trattate con amore e rispetto. Ha raccontato
che a ognuna ha assegnato un nome, persino in un'annata generosa
nella produzione come il 2018, quella adagiata nel cestino sul tavolo
si chiama “Melanie”.
Subito
un fuori programma ha preso vita davanti ai nostri occhi, una 🍴
Caponata delicatissima nel ricordo agrodolce, con tutta la freschezza
delle verdurine croccanti, una versione così leggera che non
stancherebbe mai.
Aveva
già preparato la 🍴 Parmigiana tradizionale, ben 7 strati
alternati di melanzane, pomodoro e formaggio in una padella
rigorosamente di rame o alluminio, fondamentale per avere
un'immediata propagazione del calore una volta nel forno già caldo.
Prima
di servircela l'ha presentata con la meritata soddisfazione,
bellissima già da vedersi, una vera delizia nei profumi, confermati
poi dall'assaggio goloso ma sempre bilanciato nei sapori, il tocco
delicato di Rino che non manca mai. Per quel che mi riguarda un altro
piatto che rappresenta un punto di svolta con il passato, mai
assaggiato così prima.
Insieme,
solo per modo di dire, abbiamo invece realizzato la 🍴
versione "light", ormai da alcuni mesi nel menù del Grano
di Pepe. Dalla melanzana si ricava un parallelepipedo di sola polpa,
veloce passaggio sulla piastra su ogni lato lasciando poi propagare
la cottura verso l'interno per conduzione.
Sopra
una passata di pomodoro dolce sempre frutto del lavoro nell'orto,
scamorza leggermente affumicata e infine una fogliolina di
profumatissimo basilico. In bocca la materia prima viene fuori in
modo netto, esaltata nella freschezza da una trasformazione così
minimale e rispettosa.
Piatto
forte della lezione la 🍴 Pasta alla Norma, dalla semplicità
disarmante se vista eseguire da Rino. Fondamentale, ovviamente, la
scelta dei giusti ingredienti.
Intanto...
gli spaghetti sono trafilati al bronzo direttamente in Osteria per
avere in cottura una consistenza altrimenti irraggiungibile. Lo
stesso vale per la ricotta salata, ottenuta dopo un paziente riposo
di due settimane in frigorifero dalla versione già meravigliosa del
Caseificio Rosola, con appena l'aggiunta di un pizzico di sale per
asciugarla.
In
questo caso la passata di pomodoro è di datterini, per avere un
punto maggiore di acidità, delle melanzane ho già detto,
immancabile la fragranza basilico. Il risultato è una gioia di
sensazioni tattili, aromi e sapori, un filo conduttore che è
continuato senza incertezze preparazione dopo preparazione in queste
serate.
Per
rispettare il tema, la divagazione sulla melanzana è arrivata fino
al dessert, ricavato da una macerazione del frutto in acqua
zuccherata usandone poi solo la polpa, completata da ricotta e
buonissimo cioccolato. Nel complesso un'esperienza curiosa, dalla
dolcezza estiva e rinfrescante.
Contento,
soddisfatto, ma forse anche stanco da questi 5 lunedì sera di fila,
Rino, dopo tante spiegazioni e risposte, si è concesso in serenità
due chiacchiere e un calice di Cantina della Volta finalmente seduto
con a noi.
Angela
stavolta si è superata portando chicche e un paio di anteprime
assolute, come il 🍷 Mattaglio BdN 2012, dal colore appena
sfumato di rame, profumi che hanno avuto bisogno solo di qualche
minuto per definirsi. Fin da subito una bocca buonissima, nervosa,
profonda, capace di aggrapparsi fermamente al palato per salinità e
sapori.
Bottiglia
nuda per il 🍷 Rimosso 2017, non ancora in commercio e quindi
senza etichetta, un Sorbara dall'aspetto opalescente ancora
giustamente legato a ricordi dell'uva appena spremuta. Tuttavia c'è
già spessore, ha solo bisogno di qualche mese per crescere.
Un
assaggio anche del 🍷 Mattaglio Rosé, intensamente profumato
di melograno e lampone. Sorso invece più delicato e trattenuto,
soprattutto se confrontato con l'incisività del BdN di apertura.
Giusto
prima del dessert, ringrazio ancora Angela per avermi tolto la
curiosità di assaggiare il 🍷 DDR 2009, da una partita
speciale di Sorbara lasciata a contatto con i lieviti per ormai più
di 8 anni. Un'espressione originale, speziatissima, persino di
struttura, lunghissimo e capace di conquistare sulla distanza quando
la temperatura è salita e la carbonica appena attenuata.
Confesso
di essere stato un po' meno attento del solito sulle preparazioni,
era l'ultima settimana di lavoro prima delle ferie e avevo solo
voglia di godermela fino in fondo, non solo per piatti e spumanti, ma
anche per la compagnia e l'ambiente così domestico.
Rino
si è inventato proprio una bella cosa con la complicità di Angela e
degli spumanti di Christian, se è piaciuta a tanti come a me, e sono
proprio convinto che sia così, devo soltanto aspettare quello che lo
Chef ha promesso per il prossimo autunno. Scommetterei che si è
divertito un sacco anche Lui.
Quasi
dimenticavo... la versione speciale di 🍴 Pane Cunzato fatta
in emergenza per un guasto al forno, in versione infagottata e
fritta, era letteralmente pornografica 😎.
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