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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Altavia – Vino Rosso “skip intro” n.m.

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100% Shiraz – 13.5% Nel retro etichetta riporta L2008, dal sito di Altavia leggo che ci tratta di Shiraz... in fondo il Rodano non é lontano, almeno in linea d'aria, l'azienda é il vicino di casa di “Terre Bianche” ad Arcagna. Il vigneto però è a Sanremo, a 200m di altezza, allevato ad alberello da 8500 piante per ettaro, su terreni di marna e sabbie. Denso nel colore, materico, ne smorza appena la vivacità di rubino pieno, tingendo il bicchiere. In naso é di pura spezia, netto di pepe, umido di bosco autunnale, il resto fatica ad emergere, ancora avvolto dalla tostatura del legno, azzarderei non piccolo. Cercando si coglie una prugna essiccata, ciliegia candita, più nitide ruotando il bicchiere. L'attacco al palato é dolce, con un frutto che si é fatto più scuro e più piccolo, ha un equilibrio che non mi sarei aspettato, tanto carico nel colore e nei profumi. Così come non mi sarei aspettato un tannino così soffice. Mi piace que

La Mancina – Vino Bianco “Talea” 2008

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100% grechetto gentile – 14% Pura luce, da oro zecchino sfumato di miele, che danza nel bicchiere morbida di materia. Il primo profumo che arriva ricorda il tabacco, ancor più dolce di miele e pesca gialla, con una punta di menta a solleticare le narici, su un ricordo di fiori bianchi diretto e penetrante. L'evoluzione eterea comincia a far capolino, sempre floreale e fresca, quasi da sapone di Marsiglia, fusa con le note vanigliate del legno, in un dualismo tostato che sfuma, infine, al limite del piccolo frutto rosso. Naso di indubbio fascino. Il sorso non poteva che essere caldo, l'alcol preme per essere protagonista, in parte trattenuto da una freschezza sotterranea da frutto, sorprendentemente, giovane. Emerge piuttosto in forma di pura morbidezza, burrosa e ammandorlata, che tuttavia non nasconde un accenno di tannino. Interessante anche in bocca, sicuramente non una bevuta banale, un vino che ha molto da raccontare, dedicandog

Albinea 09/03/2016 - Cà del Bosco verticale Anna Maria Clementi e Dosage Zéro

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Degustazione difficilmente ripetibile, per tanti motivi... completezza, profondità di annate, reperibilità delle bottiglie, organizzazione, partecipazione in sala di Maurizio Zanella. Bottiglie che vengono direttamente dalla riserva storia della cantina, alcune tenute anche più di 20 anni sui lieviti, sboccate negli ultimi mesi e non dosate, ad esclusione dell'AMC 1979, sboccata alla volée direttamente in sala, solo per Noi, da Guido Gandossi, figlio del grande Antonio. Maurizio e Antonio, persone che hanno fatto la Franciacorta, persone che hanno capito che non ci può essere un vino che si affermi a livello mondiale, se dietro non c'é una denominazione con un nome forte, altrimenti si rimane degli artisti isolati e basta. Gli spumanti hanno una tenuta straordinaria, quelli di Cà del Bosco si esaltano mano a mano che passano gli anni, Dosage Zero e cuvée Anna Maria Clementi così simili nella composizione, così diversi e riconoscibili adesso, e lungo l'e

La Valpolicella Incontra - Palazzo Albergati - 6 marzo 2016

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A Palazzo Albergati ho fatto servizio un sacco di volte, delle vere sfacchinate ma piene di soddisfazione, quando hai talmente da lavorare nel servire i vini, che il tempo vola in un attimo e non hai tempo nemmeno di pensare ad altro, se non ad essere in quel momento un Sommelier. Ci sono tornato con piacere, a questa tappa di “La Valpolicella Incontra”, un pò ripensando ai tempi passati, un pò per fare esperienza su questo vino, l'Amarone, su cui sono davvero ignorante. Location bellissima e comoda, atmosfera ariosa nelle sale ampie, andando presto al mattino non c'é nemmeno caos, un'ora da spendere e poi via, back in the family. Mica li ho sentiti tutti, non sono e non voglio essere un degustatore seriale... Davvero interessanti, le interpretazione di questo vino straordinario, passi da frutto a spezie dolci a spezie pungenti, da sfumata dolcezza a vini completamente secchi, rimanendo sempre a livelli che devo riconoscere molto ma molto elevati, sopratutt

MasterClass Roederer, 19 gennaio 2016, Ristorante “Il 25”

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Gli appunti sono il modo per fissare le sensazioni di un momento, ormai é passato tanto tempo, parecchi ne hanno scritto, quello che io ho visto e sentito quella sera, al ristorante "Il 25" di Carpi, probabilmente non interessano più a nessuno. Però é anche un peccato buttarli via... perché é stata una serata bellissima. Una serata in cui ho potuto fare una delle cose che più mi piace nella vita ...servire il vino... e quel vino era uno di quelli che più mi piacciono... un grande Champagne. E questo lo devo a Vania, ormai una cara amica da diversi anni nel mio pellegrinaggio reggiano, e ad Alberto Lupetti di cui non devo certo io a raccontare di nuovo la competenza e la professionalità. Di Lui posso solo aggiungere che, nel mondo del vino, pieno di personaggi dalla personalità a dir poco ingombrante, é una delle persone più alla mano che abbia incontrato. Umile, con un gesto di attenzione per tutti, lavorare insieme a Lui ti fa sentire importante. I