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Visualizzazione dei post da marzo, 2013

Vino del Passo 2012: anticipazioni

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Caro amico del VINO DEL PASSO Ecco alcune informazioni ed immagini dell’annata 2012 “ Lo zucchero ha raggiunto i 16gradi babo, ci aspettiamo un altro tre, quattro gradi nelle prossime settimane. La maturazione fisiologica sarà verso il 20 di ottobre. Il momento della vendemmia deve essere colto con decisione perché verso la fine di ottobre incominciano le prime nevicate.” Questo ho scritto nella mia ultima mail, sperando in qualche settimana di buon tempo. Purtroppo la situazione meteo non mi ha permesso di vendemmiare più tardi, perché verso il 10 di ottobre le previsioni del tempo erano così nere, che ho deciso di intervenire in anticipo, il 13. ottobre. Il risultato: poco più di 18°babo e un’acidità un po’ alta nel mosto. Il Vino del Passo 2012 sarà leggermente diverso di quello delle altre annate, mi aspetto un vino più leggero a circa 12,5°. Ma ho fatto bene, perché dopo incominciava a piovere ad intervalli brevi, fino alla fine di novembre. Solo in quest

Yves Ruffin – Champagne Extra Brut 1er Cru

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80% Chardonnay, 20% Pinot Noir – 12.5% Appena versato si sprigiona un perlage irruento, vorticoso, che si dimostrerà nel tempo anche piuttosto ostinato. Color giallo sabbia, di un certo spessore, come risultato dell'elevazione in botti di acacia e della presenza di Pinot Noir. Profumi di brioche croccante, frutta secca, una via di mezzo fra la nocciola e la scorza di noce, fino ad arrivare ad un ricordo quasi aromatico di liquirizia. Veramente strano e particolare, ma c'é dell'altro... Qualcosa che all'inizio mi sfugge, riesco solo dopo qualche secondo ad identificare come il vegetale elegante del fieno essiccato. Mano a mano che la temperatura si alza di qualche frazione di grado, e il getto di anidride carbonica si calma un pò, emerge anche qualche lampo di frutta rossa. Assaggiandolo, l'emulsione che si crea fra gas e liquido, trasmette una sensazione avvolgente, lo fa apparire quasi morbido. Però, quasi subito, un

De Vescovi Ulzabach – Teroldego Rotaliano Doc 2011

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100% Teroldego – 13.5% Se la persona che Ti ha insegnato tutto sull'Alto Adige Ti dice "questo é il miglior Teroldego, lasciando stare la Foradori" Tu che fai? Ne compri subito una bottiglia, ovvio... A maggior ragione se il prezzo é anche corretto: 14 Euro in enoteca. Me lo sono cullato in cantinetta fino a quando un buon piatto di carne lo ha fatto diventare l'abbinamento adatto per il pranzo. Nel bicchiere ha una trama fittissima, a bottiglia quasi vuota diventerà evidente il perché, praticamente non ci si vede attraverso. Non si schiarisce nemmeno sull'unghia. Rubino molto scuro che si trasforma in porpora sul bordo, ricorda proprio il colore del velluto. Ruotando il bicchiere le pareti si tingono del colore della massa liquida che si muove in modo compatto. Vino decisamente ricco. Ma fresco nei profumi, di arancia, prugna, fragola e succo di mirtillo. Poi arrivano le spezie, anche queste con un ricor

Eugenio Rosi – Vallagarina igt Bianco "Anisos" 2009

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Pinot Bianco, Chardonnay, Nosiola – 12.5% Potendo scegliere, il primo colore che mi viene in mente, uscendo dai canoni della degustazione, direi che sia quello del miele d'acacia, appena velato dai residui di fermentazione. Come dichiarato in etichetta, l' Anisos non subisce filtrazioni. Si nota infatti un piccolo orlo di bollicine nel bicchiere, ma al gusto, non  troverò nessuna traccia di anidride carbonica. Che sia un vino ricco si vede subito, anche bagnando le pareti, il liquido quasi fatica ad esprimere le lacrime, talmente lente che bisogna attendere parecchio prima che comincino a scendere. Il primo naso é dolce , di frutta e di spezie. In sequenza penso ancora al miele, pesce sciroppate, come quelle fatte ancora alla contadina che trovo ormai solo al Mercato della Terra, e albicocche disidratate. Una dolcezza che non prevale, perché rinfrescata da ricordi agrumati di cedro candito. Mi concentro sulle spezie e provo a sezio

Tenuta Dornach – Vigneti delle Dolomiti IGT Pinot Noir "XX" 2009

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100% Pinot Noir – 14% Colore molto profondo, per essere un Pinot Nero, con una tonalità rubino piena senza concessioni alla gioventù o alla maturità nemmeno sul bordo. Per via di questa ricchezza, all'inizio non si nota la vivacità che diventa invece evidente osservando il bicchiere da sopra. Si muove con una bella importanza, con una rotazione compatta che conferma una densità di materia già annunciata dalla densità di colore. Naso all'inizio timido, forse anche per colpa mia avendo tolto la bottiglia dalla cantinetta appena un'ora prima, ma l'ossigenazione gli giova e nel giro di una decina di minuti si apre in progressione. Non raggiunge comunque un'esplosione di profumi, ma se all'inizio si esprime con un fruttato indistinto, con il tempo inizia a definirsi prima come ciliegia e infine come piccoli frutti di bosco neri. La frutta é affiancata dalla speziatura dolce, in parte cannella, in parte di carruba e rabarbaro con un vio

Guy Robin – Chablis 1er Cru Montée de Tonnerre "Vieilles Vignes" 2010

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Chardonnay 100% - 12.5% Nel bicchiere ha una luce quasi brillante, un giallo profondo con leggerissimi riflessi verdolini, come piccoli lampi. Splendido da vedersi. Si nota una leggera traccia di rifermentazione, sotto forma di qualche solitaria bollicine che sale nella bottiglia. Ha profumi dolci-salati di frutta gialla matura, più albicocca che pesca, ananas candito, fiori dello stesso colore e verbena. Spaziato dolce molto leggero, non é proprio vaniglia, mi fa pensare più all'anice stellato e allo zenzero. C'é anche una nota muschiata che lo porta alle soglie dell'aromaticità, ricorda proprio l'uva ben matura. Il primo sorso denuncia un'acidità ancora sopra le righe, quasi elettrica, d'altronde é un 1er cru di un'ottima annata, e berlo adesso é praticamente un infanticidio. Ma la cantina si riempie e la voglia di sentirlo era tanta... Quando la bocca, finalmente, si asciuga si percepisce anche la scia minerale.

Vini e Formaggi di Valtellina - Bologna 25 Febbraio 2013

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Aldo Rainoldi  Brut Rosè Metodo Classico 2008 Colore veramente particolare, una vera buccia di cipolla con sfumature ramate e bollicine non piccolissime. Profumi che ricordano la cipria, la glassa allo zucchero dei confetti rosa e caramella alla frutta. Al gusto é sapido, con anche una bella freschezza, ma é quasi privo di un sapore proprio. Lascia la bocca vagamente dolciastra. Non mi é piaciuto per nulla, manca di un'impronta di personalità che lo faccia ricordare dopo l'assaggio. Forse l'ho un pò bastonato ma il punteggio che mi é venuto in mente é 78. Sandro Fay  Valtellina Sup. DOCG Valgella Ca’ Moréi 2009 Perfettamente rubino, bella luminosità e nel complesso una sfumatura e profondità di colore inusuali per un nebbiolo. Consistenza importante. Profilo olfattivo interessante, che inizia con ciliegia, frutta nera e tostatura per poi diventare più fresco di arancia sanguinella, cannella e