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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Degustazione rifermentati in bottiglia 25 Gennaio 2014

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Alla cieca ci possono essere delle sorprese, ma capita anche che ci siano delle conferme. Io non ho degustato alla cieca, ma quelli che erano con me non sapevano nulla dei vini. Ho avuto il piacere di ospitare, Lola Gomar, Federica Bertuletti, Donato Dolzani, Marco Panichi, Federico Ecchia, Fausto Catellani e una provatissima Irina che mi ha fatto una grande e gradita sorpresa. Ascoltando i loro commenti, ho visto confermare i miei dubbi sul Sur Lie di Tedeschi, ancora una volta praticamente senza bolla e dolce. Tutti concordi sulla Malvasia di Camillo Donati, che non conoscevo. Mi spiace, ma ancora una volta trovo che macerazione spinta non si sposa bene la rifermentazione.  Già dal colore sembrava una Lambic e al gusto decisamente pesante e senza slancio. Su tutti, il preferito, e non poteva essere diversamente, il "Furlani Naturale" servito rigorosamente per ultimo per non turbare la degustazione. Pur nella sua relativa semplicità, gode

Eugenio Rosi - Vallagarina IGT "Poiema" 2009

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100% Marzemino – 13% La foto non é mia, causa crash della memory card del paleo-telefono. Rubata in Internet, mi piaceva molto l'effetto della goccia di vino che macchia l'etichetta. Evoca immagini di bevute fra amici, in compagnia, per godersi il vino senza prestare troppa attenzione alle sensazioni, inebriandosi del solo piacere che il liquido porta. Rosso rubino, profondo, con un filo impercettibile di orlo ancora porpora. Vivo nel colore, con una limpidezza appena velata, trasmette ricchezza. Particolare anche nel come si muove nel bicchiere, prende velocità ma é comunque compatto, con tantissime lacrima che tuttavia ricadono rapide. I primi profumi sono di prugna essiccata, marmellata fresca di ciliegia, e una splendida e netta rosa rossa. Ma mica é finita qui... Sottobosco, terra rossa, tabacco dolce, caramella di liquirizia, carruba e cuoio con appena una punta infinitesima di ricordi vegetali. Of course si tratta di

Ettore Germano – Langhe Bianco Riesling "Hérzu" 2010

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100% Riesling – 13.5% Giallo scintillante, con lampi di verde, conferma immediatamente il vitigno di origine. Movimento compatto, il vortice risale le pareti del bicchiere in altezza, lasciando al centro un incavo profondo. E anche in questo si trova una conferma... viene da una zona più calda di quella di elezione. Nei profumi é subito Riesling... Idrocarburi, ardesia, pesca e melone bianco maturo, caramella di menta dolce, floreale di tiglio e verbena. Ma su tutto, l'allungo minerale... caldo, ricco e dolce. Se a bicchiere fermo l'erba aromatica arriva quasi ad essere protagonista, muovendolo la crescita dell'idrocarburo é potente e decisiva. Con un soffio lieve di Botrytis. Il sorso é caldo e voluminoso, riempie subito la bocca. Mi aspetto che da un momento all'altro l'alcol prenda il sopravvento quando una freschezza di frutta croccante cambia l'evoluzione degli aromi. Chiude quasi asciugante, viene

Denny Bini – Malvasia Emilia IGT "Levante 90"

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85% Malvasia, 15% Spergola, Moscato, Occhi di Gatto – 11.5% In etichetta si legge anche Vino Frizzante Secco Bianco. Giallo lattiginoso, con sfumature verso l' orange , sul bordo del bicchiere un sottile contorno di spuma bianchissima. Immerse nelle nebbie dei lieviti, che ricordano agrumi freschi e citrini, si sforza di emergere la nota dolce della Malvasia. E dandogli il tempo che serve, alla fine ci riesce... Sotto forma di fiori e frutta dolci, che navigano in un mare di arancio e mandarino, lo stesso che tante volte si trova nelle (buone) Weizen. Appena un ricordo di terra bagnata... Mi avevano raccontato di un vino con un naso non pulitissimo, ma non ho trovato nulla di sbagliato. Sicuramente poco ordinario, e questo é un bel plus, magari non un arcobaleno di profumi, ma di sicuro nessun problema. Di un'intrigante semplicità, voluto per essere piacevole. Al gusto conferma tutta la freschezza che i profumi avevano fat

Erioli – CB Classico Pignoletto "Badianum" DOCG 2009

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100% Pignoletto – 14.5% Oro antico, che si tinge di ambra, mi pare anche di intravedere una leggerissima velatura. Ma forse é solo un'impressione... Decisamente ricco. Ruotando il bicchiere, le pareti del calice si velano di vino, che ricade in goccioline ravvicinate e pigre. Profumi avvolgenti, dolci e ricchi, che non mi stancano. Vaniglia, miele e cera d'api, parla di caldo e di Sud... Racconta storie di liquirizia, pepe bianco, frutta tropicale matura e crema. In bocca riscalda, al limite dell'alcolico, ma servito ben freddo é una sensazione che dura appena un attimo. Poi diventa sapido, con una punta nervosa di freschezza. Diffonde un aroma di frutta gialla disidratata e ancora una volta di liquirizia, per chiudere con il gusto di mandorla. Nel complesso non é lunghissimo, il ritorno dell'alcol é potente, ma nei primi istanti é ancora integro, completo e berlo mi ha dato comunque piacere. Il pensiero

Champagne Mondet – Brut Nature Dosage 0

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65% Pinot Meunier, 20% Pinot Noir, 15% Chardonnay – 12.5% Paglierino puro, giallo luminoso, con perlage abbondante e bollicine minute. Catenelle esuberanti, che riempiono il calice di movimento. Floreale nei profumi, dlce di petali gialli, e fresco di pompelmo e altri agrumi verdi. Al gusto é vaporoso, con una carbonica che accarezza la bocca. Rispetto agli altri della gamma, si avverte piacevolmente la mancanza di zuccheri aggiunti. Bello nel suo essere "crudo", non addomesticato. Mi piace molto la sensazione di attacco, poi tende a lasciar liberi i sensi lasciando la bocca bella asciutta. Non mi é dispiaciuto, corretto, piacevole, fatto bene (come tutti gli altri che ho già sentito). Nell'ottica di uno Champagne potrebbe essere da 84 punti. Costa 14.6 Euro di listino, direi che il gioco valga la candela.

Weingut Hartmann Donà – AA Blauburgunder "Donà Noir" 2008

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100% Pinot Nero – 13% Perfettamente granato, e assolutamente trasparente, come i veri Pinot Noir dovrebbero sempre essere. Forse non vivacissimo, ma con un movimento nel bicchiere che appare ricco, senza sembrare pesante. I primi profumi sono fruttati, di marmellata di ciliegie, seguiti da ricordi più freschi di mirtillo e arancia sangiunella. Mineralità e speziatura arrivano in un secondo momento. Ferroso, terra rossa umida, poi sottobosco, foglia essiccata, e cuoio. Si avverte la tostatura, il passaggio in legno, senza che questa diventi invasiva. Anche perché, in mezzo a questi profumi neri e rossi, emerge la violetta, appena in fiore, assolutamente non appassita. E ci sarebbe anche tanto altro, ma ho voglia di sentirlo. In bocca esplode di freschezza, ancora aranciato e, usando un termine che non mi piace ma che é l'unico che renda veramente l'idea, ferrugginoso. Sfodera prepotente la sua grande mineralità,  decisamente

I protagonisti di ieri sera

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Non tutte le ciambelle (abbinamenti) riescono con il buco (perfetti)... Come lo avevo pensato, e come é venuto fuori, per ricordare una bella serata, anche fra qualche anno. BRINDISI INIZIALE Trento Doc - Spumante Metodo Classico "Blauwal" – 12.5% Azienda Agricola Cesconi 100% Chardonnay Scelto p erché... Uno dei pochi spumanti italiani che, seppur alla lontana, mi ricorda la Cote de Blanc con la finezza dei profumi e la struttura da “vino” degli Chardonnay di Avize. Forse anche eccessivo come apri-cena, ma chi se ne importa... Come é andata... Che dire, non poteva essere diversamente e poi l'ultima bottiglia é sempre la migliore. Bello deciso, il dosaggio non si sente per nulla, alla fine é andato ad accompagnare gli sformatini di zucchini e di zucca. ANTIPASTO - bresaola di renna - sformatini vari di verdure - e poi sorpresa... Alto Adige Valle d'Isarco - Kerner 2012 – 13.5% Tenuta Pacherhof 100% Kerner Scelto