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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Borc Dodòn - Venezia Giulia Igt Refosco dal Peduncolo Rosso 1999

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🍇 100% Refosco dal Peduncolo Rosso - 14% Capita che ci si avvicini ad un vino tramite un amico, quelli di Denis Montanar li ho conosciuti a Castellaro, da Dario. Con i bianchi ci siamo piaciuti fin da subito, con il Rosè abbiamo battagliato un po', ma alla fine un'intesa l'abbiamo trovata. Poi, a distanza di mesi, in una serata "formaggi" a casa di Michele, mi trovo davanti un Refosco “Borc Dodòn” 1999 !!! Vederlo sulla sua tavola é stato come scoprire il progetto di un Boing 737 in una tomba etrusca. In mezzo ad altre bottiglie, alcune ben più titolate, ho desiderato subito e fortemente di poterlo aprire... se non fosse stato il vino di Dario, di sicuro non mi sarei fissato su un Refosco di ben 17 anni. Fin dal colore ricaccia in gola i miei sciocchi dubbi, perché é un rosso sangue pulsante con quella che sembra ancora una sfumatura porpora... bellissimo, ma é stato un attimo, quella tonalità non la ritroverò più ne

Degustazione Chablis J.M.Brocard - Dicembre 2014

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Per qualche strano motivo queste note non erano state trascritte qui, mi sono venute in mente dopo aver un visto un commento ad un vino di J.M.Brocard. La degustazione é stata  guidata da Bruno Folli  all'enoteca SoulWine, con relativa cena in abbinamento, nel dicembre del 2014 Chablis Vieilles Vignes 2012 Straordinariamente carico di colore, quasi dorato. Naso piccante e pepato, appena un soffio di zafferano, ricco, di frutto giallo e caldo. Avvolto in note burrose e rosmarino. E ha fatto solo acciaio... a dimostrare che negli Chardonnay fatti bene e nel posto giusto, quei sentori che la maggior parte delle persone associa al legno, vengono invece dal vitigno e ne sono la caratteristica. In bocca ha un aromatico piccante, che esplode subito alto, per poi cedere sulla lunghezza. Uno Chablis stranamente potente, per la sua classificazione... Chablis Vieilles Vignes 2006 in magnum Più chiaro nel colore, più vivace e meno ricco, quasi verde. Ricordi

Gimonnet-Oger – Champagne Brut 1er Cru 2002

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100% Chardonnay – 12% Il colore é intenso e brillante, il tempo trascorso sui lieviti o un passaggio in barrique del vino base gli hanno regalato profondità. Il profilo giallo si conferma nei profumi, che raccontano di agrumi maturi, burro, nocciola tostata, fetta biscottata. La mineralità gessosa lo avvolge, il contatto con l'aria lo arricchisce di una dolcezza di ciambella, vaniglia e albicocca fino a tendere verso la suadenza dei fiori bianchi. Nel sorso la carbonica é il primo protagonista, al l'inizio limita la percezione aromatica, poi piano piano sapidità calcarea e freschezza si fanno avanti, con un frutto che é simile a quello percepito al naso, ma ben più giovane. Il finale che allora diventa tirato e gustoso, con l'acidità ben a fuoco accompagnata da un ricordo di mela matura. Mi piace nell'impostazione, ha una bella intensità conquistata concedendo un filo sulla raffinatezza, ma direi che ne sia valsa la pena, pe

Per certi versi... - i vini del mio Capodanno 2017

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Da diversi anni non trascorrevo il Capodanno a casa con la mia famiglia e basta. Nel passato, quando siamo stati ospiti a casa di amici, ho sempre portato io le bottiglie, ed essere un bel gruppo dava la possibilità di aprirne parecchie. Anche se solo per me e Cristina, i miei figli ancora non bevono, ne ho scelte ugualmente quattro, magari per sentirne un bicchiere e basta, con l'idea di finirle poi nei primi giorni seguenti. I vini buoni non hanno paura dell'ossigeno... e della mie bottiglie mi fido. La Cuvée Thierry Ruffin la conservavo da un po', ero proprio curioso, il “Blanc” di Patrick lo avevo sentito in estate da Lui, volevo vederne l'evoluzione, il Santa Maddalena di Pfannenstielhof lo amo intensamente, ne avevo tantissima voglia. Infine l'Asti di Cà d'Gal, acquistato appositamente per il brindisi di mezzanotte. Ad accompagnarli rotolini di pasta ripieni di prosciutto cotto, formaggio e funghi, straccetti di carne con parmigiano e ros