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Visualizzazione dei post da 2014

Laurent Tribut – Chablis 2013

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100% Chardonnay – 12.5% Mi piace l'etichetta un pò vintage, che ricorda quelle di Raveneau e Dauvissat, carina anche la chiusura di ceralacca, che però é una seccatura da togliere, visto che partono briciole di materiale ovunque. Appena versato nel bicchiere, lo riempie completamente di luce, letteralmente un gioiello animato, dalla sfumatura piena e vitale. Porta alle narici un profumo dolce di fiore di arancio, pompelmo rosa, fragranti e profondi. Poi vengono le note balsamiche, penetranti di lavanda, quando si strofina la mano sul fiore e l'aroma rimane poi per lunghissimi minuti. Continua su salgemma, menta dolce, mughetto, a lampi, in sequenza, in cui si alternano diversi protagonisti per poi riposarsi, infine, su una mineralità conchigliacea di madreperla. Sorso avvolgente, ma che si tende verso il salato, sostenuto e per fortuna eguagliato da un'acidità elettrica, che porta all'esplosione aromatica. Appena più calda, più gial

Tenuta Kornell – Südtiroler Blauburgunder "Marith" 2012

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100% Pinot Nero – 13% Rubino praticamente netto, dalla trama profonda, con appena una sfumatura granato sulle parti laterali del bicchiere in cui si muove elegante e disimpegnato. Profumi intensi, il fruttato fresco e rosso che mi ricordavo, di amarena, piccoli frutti di bosco, ribes e mirtillo. Una tenue vena ferrosa, più evidente la mineralità di terra umida e, dandogli qualche minuto, una nitida rosa purpurea. Profumi, immediati, relativamente semplici e in parte carnosi, ematici. In bocca ha spessore, buona freschezza, e un tannino avvertibile, probabilmente esaltato dalla temperatura appena bassa... ma il Pinot Nero ormai mi piace così. Rotondo e fruttato, di nuovo come lo ricordavo, da bevuta spensierata. Ha un'impressione aromatica di ferro, e un gusto falsamente dolce di gelatina di fragole. Rinfrescante, quasi da aperitivo... Uno dei Blauburgunder base che mi piace di più.   Pagato, mi pare, 12 Euro nella mia e

Laimburg - Südtiroler Weissburgunder "Rayèt" 2009

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100% Pinot Bianco - 13.5% Appena due appunti di degustazione al volo, in attesa di piantare la forchetta nel piatto di Tagliatelle con le Cannocchie. Giallo carico, con una lieve sfumatura verso la maturità, si muove tuttavia agile nel bicchiere, per il suo DNA di vigne alte, intorno a Merano, nella parte più fredda dell'Alto Adige. Sono stupito, mi aspettavo la classica esplosione di roccia dei Weissburgunder e invece, mi trovo davanti ad un vino dai profumi dolci e campestri. Sa di cedro maturo, erba aromatica essiccata, fiori e foglie di agrumi, polline di fiori bianchi. La parte più suadente é la pesca gialla tagliata, condita con zucchero, e qualche foglia di menta, fredda di frigo in una sera d'estate. Il sorso é rotondo, fresco di mandarino dolce, e di nuovo screziato di timo e verbena. Elegante, lungo, con appena una concessione ad una punta di alcol... sì, davvero vitale, con un morbido abbraccio che appena riscalda. Un gran bel

Brindisi di Natale 2014 - 22 Champagne, 4 Franciacorta e un Clos de Goisses 1988

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Una serata incredibile, una batteria di Champagne da sogno, praticamente tutte le sfumature, di territorio, di vitigno e di epoca di questo spumante. Francesco ci ha accompagnato in questo viaggio, guidandoci nel trovare quelle sensazioni così complesse e a volte così sfumate, che avevamo nei nostri bicchieri. Instancabile, nel raccontarci i luoghi, le persone, per ore, passate seppur in fretta, in piedi, servendo tutti i vini da solo, senza cenare. Noi invece abbiamo cenato e anche lo stomaco ha provato grande gioia in questa esperienza. Non ero mai stato nel centro di Correggio, é molto bello e ben tenuto, così come bellissima é la location del Ristorante “A casa di Camilla”. Piatti perfetti, leggeri, fragranti e freschi, perfetti per i nostri Champagne, grazie anche a loro, e sopratutto a Vania che ha organizzato questa serata. Di seguito la trascrizione dei miei appunti, con anche i voti che ho dato sul momento. Io sui voti sono “griccio”, di manica corta,

Az. Agr. Roncus – Venezia Giulia Igt Ribolla Gialla 2013

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100% Ribolla Gialla – 12% Appena colorato, con una sfumatura verdolina evidente. Più incisivo nei profumi, penetranti, di fiori bianchi e agrumi amari, distinti in mughetto, pompelmo, con una pennellata più dolce di ribes giallo. Riscaldandosi emergono tonalità più avvolgenti, di iris e appena affumicato. Sapido, nel primo sorso, in modo evidente, questa caratteristica spicca nella relativa semplicità e nel corpo, tutto sommato piacevolmente, esile. Lascia una bocca asciutta, quasi conchigliacea, con un finale minerale. E' stata un omaggio, quindi non ho idea del prezzo, di questa bottiglia quotidiana che potrebbe essere valutata intorno ai 78 punti. Devo ammetterlo, non ho una passione per la Ribolla, spesso le sue espressioni più caratterizzate, sono lontane dai miei gusti, mentre quando viene vinificata in modo semplice, risulta poi anche "semplice" come vino.

Orsi Vigneto San Vito – Colli Bolognesi Pignoletto Sup. “Posca Bianca”

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Maggioranza Pignoletto poi Alionza e Albana – 13.5% Giallo opalescente, che illuminando il calice al sole trasmette una sfumatura vagamente rosata che mi ricorda il succo di mele non filtrato dell'Alto Adige. Consistenza importante, il movimento nel bicchiere é compatto, ricco, trasmette ricchezza di materia. Ha un profumo intenso di lievito, di vino ancora in evoluzione, quasi di mosto, caldo di pesca gialla, rinfrescante di limone appena matura, dolce e medicinale di propoli, incoerente di miele salato. Penso a cosa ho mai sentito prima che gli assomigli... certe basi per spumanti, nella loro freschezza e nel loro essere incompresi, poi, sarà anche suggestione, il Pignoletto proprio di San Vito spillato ancora dalla botte a fermentazione quasi finita. E intanto che ci penso... i miei pensieri inseguono e trovano una sfumatura di meringa. Sorso pieno, avvolgente, la presenza dei lieviti é evidente riportandomi subito agli amati Muscadet Sur Lie

Monsupello – Pinot Nero VSQ Nature Pas Dosé n.m.

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90% Pinot Nero, 10% Chardonnay – 13% Sono un pò sconcertato, pensavo di trovarmi davanti ad un Oltrepò Pavese DOCG invece scopro essere un semplice VSQ. In compenso é indicato Pinot Nero in retro-etichetta mentre il sito del produttore riporta anche un 10% di Chardonnay. Non é così importante, ma sono cose che mi lasciano sempre dei "perchè?" che mi aleggiano qua e là... se si ha diritto ad una denominazione perché non rivendicarla? Metto da parte questi dubbi e lascio parlare lo spumante nella fl ûte in cui me lo sono versato. Il colore é più che corretto, sabbia con sfumature rosacee da uve a bacca rossa. Anche il perlage mi piace parecchio, con lunghe catenelle a popolare il bicchiere e bollicine che, se non partono finissime, si mantengono piccole salendo verso la superficie. I miei sensi vengono colpiti da aromi tostati, appena agrumati di cedro candito e ancor più sottile di piccoli frutti di bosco. Non hanno una gran defini

Champagne d'Elite ONAV – 11 Dicembre 2014

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Davvero Champagne di Elite, una delle migliori degustazioni di bollicine a cui abbia mai partecipato, vino a temperatura ottimale, relazione leggera anche se in alcuni punti imprecisa. Ma é il bello dell'atmosfera rilassata Onav, in cui mi trovo sempre molto bene. Ci "stava" anche un Sauternes alla fine, come quando a casa di amici tiri fuori una bottiglia completamente fuori tema tanto per farsi un altro bicchiere insieme. Ed é andata così... Philippe Gonet – Blanc de Blancs Grand Cru "Roy Soleil" 100% Chardonnay Da Le Mesnil-sur-Oger, uno dei luoghi di eccellenza dello Chardonnay, che nel bicchiere si concretizza in un giallo limone pieno, profondo, brillante di luce. Già da questo é ovvio che abbia fatto un passaggio in legno. Le bollicine, fitte e minute, popolano allegramente il bicchiere portando alle narici profumi di lieviti evoluti, crosta di pane, mandorla e frutta secca. Uno Chardonnay burroso, reso fine