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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Verticale Cepparello Isole e Olena – AIS Reggio Emilia 23/11/2016

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Più che una verticale di 12 annate la storia di una vita, quella di Paolo de Marchi, figlio dell'alto Piemonte trapiantato a Barberino Val d'Elsa, trascorsa parallela allo sconvolgimento di un territorio, il Chianti Classico. Il crollo del sistema della mezzadria, un'intera generazione costretta a cambiare il modo di vivere... 60 anni fa “Isole e Olena” era un'azienda agricola che coinvolgeva la vita di 120 fra uomini e donne con annesso un piccolo borgo e una scuola, ora bastano poco più di 10 persone per mandarla avanti. A Paolo si é rotta la voce nel petto mentre raccontava di quel dramma, moltiplicato per tutte le decine di migliaia di ettari che compongono il complicatissimo territorio del Chianti Classico. Cosa sia “Isole e Olena” ora é ancora il figlio degli eventi di quegli anni, di fitte sperimentazioni di varietà internazionali portate in tutta la regione per risollevare le sorti di vini che così com'erano, trovavano sempre più difficoltà a

Banco d'assaggio del Trento Doc al Muse, novembre 2016

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Ormai da tre anni un appuntamento ospitato nel magnifico Museo di Storia Naturale di Trento, il Muse. Conferme, piccole sorprese e qualche sfumata delusione rispetto all'anno passato... La conferma viene dallo stato generale della denominazione, che offre un livello decisamente alto. Ho notato che anche le Cooperative storicamente senza tradizione spumantistica stanno cominciando a farsi le ossa con Trento Doc ben fatti, semplici ma corretti, da spendersi come ottimi aperitivi. Le riserve di grandi e piccoli sono prodotti davvero buoni ad un prezzo onesto, sicuramente da accostare al cibo, la tendenza ad uscire a non meno di 50 mesi sui lieviti è quasi la regola e questo sforzo é ben ricompensato dalla qualità. Alla lunga il GF ha fatto scuola... Poi il dosaggio... usato da tutti con maestria, nessuno sopra ai 6 g/l, la media intorno ai 3-4 a dare quel filo di volume in più senza peccare d'orgoglio nel voler rinunciare a quest'arma

Domaine Les Grandes Vignes - Anjou Village "L'Ancrie" 2014

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100% Cabernet Franc - 13.5° La cosa più bella delle riunioni AIS è che si chiudono sempre con una sbicchierata più o meno seria. Stavolta è il mio Presidente Annalisa che ha voglia di giocare, tira fuori un bottiglia coperta e dice "ditemi che cos'è?". Non sono tipo da ste cose, non sono un degustatore orizzontale, ma Annalisa prima di essere il mio Presidente è mia amica, mia maestra, la prima a credere in me nell'AIS. Allora posso anche giocare, poi avevo pure sete... Il bicchiere ė un guizzo di inchi ostro violaceo, vivo nel riflesso, libero nel movimento. Lo avvicino al naso e penso subito ad una Grolla, arancio tagliato a fette, cannella intensissima, gli stessi profumi amplificati dalla temperatura. C'è anche terra calda e secca, il cioccolato fondente, in quel ricordo quasi metallico che raggiunge quando la percentuale di cacao sfiora la purezza. Appena versato canta allegro su queste tonalità, poi il frutto dive

Castello della Sala – Umbria Igt “Cervaro della Sala” 2007

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Chardonnay e Grechetto – 13% Solo la sfumatura di colore tradisce i quasi 10 anni dalla vendemmia, ma già da come rimanda la luce si comprende tutta la sua gioventù.  Il legno che lo ha cresciuto si è diluito nel tempo, ha raggiunto la soglia dell'aromaticità, profuma di ardesia, ferro bagnato, pesca tabacchiera, ribes giallo e ricordi velati di miele. Lasciato nel bicchiere emerge una leggera nota tartufata, poi fumo e gig lio bianchissimo, limone e glassa di confetto. A bicchiere vuoto, acqua di sorgente, bocciolo di rosa e infine Tè Earl Grey.  Il sorso è pure rugiada che bagna agrumi freschissimi con un soffio di cioccolato bianco, ancora disperatamente giovane. Poteva essere ora come fra 10 anni, poteva essere Yonne invece ė Umbria, di sicuro è un capolavoro... 

Vigne dei Boschi – Ravenna Igt Bianco "Borgo Casale" 2012

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100% Sauvignon – 13% "Famolo strano", un Sauvignon di Romagna... a parte che ci sono rari ma illustri precedenti, se poi viene bene è l'unica cosa che conta. Gli amanti dei presunti varietali del Sauvignon farebbero fatica a ritrovarsi in questo bicchiere, ha un profumo nitido di pompelmo e caramella alla menta, miele e mandarino... non é il Collio, ma Loira mediata dal calore delle colline di Brisighella. Mettendoci il naso dentro bisognerebbe davvero essere senza cuore per non riconoscere la Romagna. Sorso citrino, tagliente come un Sancerre di Labaille, ancora da amalgamarsi con una dolcezza di sottofondo, poi decolla una freschezza agrumata di ribes, uva regina e prugna gialla. Finale di un calore salato, affascinante, il marchio distintivo dei bianchi di J.P. Babini, che col tempo ho imparato ad amare. Bottiglia sorprendente...

Az.Agr. Bini Denny – Emilia Igt "Rosa dei Venti" 2014

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100% Lambrusco Grasparossa – 12% Rosato da uve Lambrusco Grasparossa, offerto in una bottiglia trasparente che ne valorizza il colore, un puro amaranto orlato di spuma bianca, ricco di carbonica, nel bicchiere la sfumatura é resa ancora più densa dai residui di fermentazione che ancora lo accompagnano, difendendolo dal tempo. I lieviti sono la prima cosa che si avverte nei profumi, freschi e pungenti. Poi c'é la parte agrumata, di arancia amara e chinotto, il piccolo frutto rosso espresso in fragola e ciliegia, un erbaceo lieve che conferma l'uva di origine, infine resina e canfora, tirate al limite della balsamicità. Sorso di spessore, materico, il flusso aromatico é ricco di agrumi, la sfumatura amaricante e medicinale appena un sussurro, saluta i sensi regalandogli una lunga sapidità speziata. Bottiglia che mi é sempre piaciuta, la trovo comunque cresciuta tantissimo negli ultimi anni, come del resto la favolosa Malvasia 2015

Guy Moussy - Champagne GC "Cuvée Harpège" Brut 2008

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100% Chardonnay - 12.5% Cuvée da 3 village GC della Côte des Blancs, Oger, Cramant, Mesnil sur Oger. Da tempo mi ero staccato dagli Champagne di Moussy, diventati lontani dalla mia idea di gusto, questa bottiglia l'avevo acquistata un anno or sono, attirato dal volontà di fare qualcosa di nuovo in un'annata molto bella. È stata a riposare in cantina tutto questo tempo, cosa che agli Champagne giova sempre tanto. Non avevo fretta di aprirla, sinceramente non nutrivo così tante speranze... sarà invece una bella sorpresa. A cominciare dalla luce, violenta, quell'essere così netta che mi piace, in pienezza, di spessore. Profumi tostati, eleganti, lineari, l'agrume è cedro, speziatura di vaniglia e cioccolato bianco, fette biscottate e polvere di caffè, salinità e appena un sussurro di menta. L'ingresso di bocca porta una carbonica equilibrata, una vena fruttata dolce di pesca, la freschezza agrumata di mandarino e pompelmo ro

Vino e aria... – 25/10/2016 "LaVineria del 25" Degustazione Cantina di Bolzano

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Durante la cena ho scritto molto, tanti appunti scritti fitti fitti sul depliant della cantina, sfruttando ogni piccolo spazio vuoto. Certo... avevo con me il solito notes, ma non tenerlo sul tavolo mi ha fatto sentire più discreto, più caldo il clima della serata, ha eliminato un elemento estraneo, rendendo tutto più intimo. Mi piace raccontare quello che il vino regala nel bicchiere, gli appunti fissano le sensazioni e di solito li trascrivo mettendoci appena una sistemazione estetica, ma questa parte invece l'ho messa giù al mattino, senza rileggere nulla, attingendo ai ricordi puri, quelli rimaste attaccate alla memoria delle ore da poco passate. L'immagine più nitido é lo straordinario rapporto con l'aria che hanno avuto i vini di Daniele, spesso non ci si sofferma su questo punto, che é invece indice assoluto di qualità. Ne ho goduto perché diversamente dal solito, strano per me che sono un "goloso" di vino, ho tenuto tutti i calici fi