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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

Abate Nero – Trento Doc Riserva Cuvée dell'Abate 2006

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100% Chardonnay (Pinot Bianco, Pinot Nero) – 12.5% Quando senti uno Spumante così, ci si rende conto che quando si lavora bene e nelle zone giuste, la distanza con la Francia non è poi così incolmabile. Se non nel gusto, in cui più di 600 Km verso Nord pesano in modo decisivo, nella qualità del prodotto. Colore in tonalità piena, talmente luminoso che mi lascia l'impressione di riflettere qualche lampo di verde. Sarà suggestione, in un prodotto che ha fatto così tanti mesi sui lieviti é quasi impossibile. Perlage di alto livello e si dimostrerà anche molto ostinato. Se anche nella scheda tecnica é riportata anche la presenza di Pinot Bianco e Pinot Nero, nei profumi quello che domina è la finezza tipica dello Chardonnay. E' quasi aromatica, con ricordi nitidi di frutta a polpa gialla appena matura. L'impressione di pesca, albicocca e prugna mirabelle é freschissima, seguono un miele delicato, fiori d'acacia e erbe da infusi

Villa di Corlo – Lambrusco di Sorbara "Primevo" 2012

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100% Lambrusco di Sorbara - 11% Colore stupendo, sembra una bibita all'amarena, freddo e luminoso come il ghiaccio. La spuma é leggermente rosa, forse allora non é 100% Sorbara in purezza. Anche la tonalità di colore é appena più profonda di quella che dovrebbe essere. Ma é comunque bellissimo... Intenso nel profumo, quasi inebrianti nella loro spontanea semplicità. Freschi di ciliegie, glassa al limone, mimosa, rosa "rosa" e, of couse , le immancabili fragola e lampone. In bocca é un Sorbara , ci sarebbe poco da aggiungere: brusco , dal sapore di fragola matura e anche salatino . E' proprio questo che mi colpisce favorevolmente e me lo fa piacere una sacco: una gran bella sapidità. E non scappa nemmeno via tanto in fretta... Si sente anche, appena appena, una punta di tannino. Servito ben freddo, diventa un vino pericoloso, perché si sa quando di inizia la bottiglia, ma non é scontato che ci si riuscirà a fe

Domaine J. & N. Saumaize – Saint Veran "La Veille Vigne de Créches" 2011

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100% Chardonnay – 13% Mâconnais, la Borgogna minore, ma visto che di minore qui non c'é proprio nulla, se non il prezzo, é più giusto chiamarla come riportato in etichetta "Bourgogna du Sud". E da quelle parti, anche sulle bottiglie meno pregiate, ci mettono un bel tappo da 5.5 cm come nei Grand Cru destinati a sfidare il tempo. Sarà un cosa stupida, ma é un aspetto che mi mette sempre ben disposto, denota cura e attenzione ai particolari. Paglierino ricco, con sfumature color sabbia, un colore che parla di gioventù. Nel bicchiere non si muove in modo pesante, e sono contento, perché l'ho acquistato proprio per essere un vino da bere nel breve termine, non da conservare. Quindi anche se non é così ricco, tanto meglio. I profumi sono principalmente floreali, con un deciso orientamento verso il giallo , e vegetali eleganti di fieno essiccato. Sempre sul vegetale, c'é anche una nota appena più verde, che ricorda le erbe a