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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Nusserhof - VdT Weiss "B......." 2013

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100% Blaterle - 12% Storia... il vitigno é il Blatterle, brutto anatroccolo della viticultura dell'Alto Adige, fino a 50 anni or sono la varietà a bacca bianca più coltivata in Valle Isarco, ora strenuamente difeso in piccoli fazzoletti di terra da alcuni produttore e dai Masi contadini. Storia... il produttore é Heinrich Mayr del Nusserhof, suo padre Josef Mayr-Nusser é martire della fede Cattolica. Reclutato a forza nell'esercito tedesco alla fine della seconda guerra mondiale, venne deportato per aver rifiutato di giurare fedeltà ad Adolf Hitler viste le nefandezze compiute, profondamente contrarie alla sua morale e alla sua fede. Sono ateo, ma queste cose segnano il cuore. Presente... il Maso Nusser ha resistito all'espansione della città di Bolzano, in periferia, ma praticamente a 10 minuti di buon passo dal centro, Heinrich porta avanti la coltivazione di questo vecchio vitigno, uno fra i pochi rimasti. La bottiglia consiglia di

Domaine Zind Humbrecht, Alsace Grand Cru Brand Riesling 2012

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100% Riesling - 13% Il naso gioca di sottiliezza ed eleganza, rosa bianca e gialla, polline, bastoncino di zucchero, illude quasi a voler nascondere la potenza del sorso. In bocca un volume che inizia sapido, dalla una spinta aromatica inattesa a portare miele, albicocca disidratata, il segno marcato della Botrytis, quando arriva a focalizzare quasi il frutto rosso. Il finale è dolce di qualche generoso grammo di zucchero residuo, una morbidezza sottile dopo tanta mineralità e freschezza. La compostezza assoluta in bocca, tutti i gusti stimolati in modo abile. La maturità dell'uva, una mano da orafo, un vitigno nobile, una gran bottiglia.

Sorprese... - Degustazione BdB Onav 19/12/2016

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Degustare alla cieca mette a confronto con i propri gusti, o con quelli che si pensa siano i propri gusti... e a volte capitano delle sorprese. Agli eventi di Sergio partecipo sempre volentieri, e chiudere l'anno con la bollicina é stato davvero un richiamo troppo invitante. A condurre la serata Daniela Guiducci, che non conoscevo, mi ha colpito per l'impostazione molto tecnica che ha seguito, non per nulla ho poi scoperto essere laureata in enologia. Tecnica e piacevolmente vivace... nel tentativo di scattarle una bella foto ne ho fatte diverse che ho poi composto in un collage, proprio per rendere l'idea del movimento. Comunque, molto preparata e brava nel mantenere l'attenzione delle persone, con una parte iniziale sulla storia e caratteristiche generali dello Chardonnay. Della sua espressione come Metodo Classico hanno invece parlato gli spumanti nei bicchieri, con 8 Blanc de Blancs serviti alla cieca in batterie da 4. Sapevamo solo di avere

Marsa Allah “Porto di Dio” – Heritage Intorcia 14/12/2016

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E’ stato come avere la Sicilia in terra Emilia na , per il calore da uomo del Sud di Michele Miceli mentre raccontava le magie del Marsala, nella pacata eleganza di Francesco Intorcia quando, con timid ezza aristocratica , ha parlato del suo sogno. Ma soprattutto nei loro vini… Hanno portato i riflessi ambrat i di terre brune illuminate dal sole, i sapori dolci dei frutti, i ricordi di spezie orientali, i profumi jodati del mare sulla costa spazzato dal vento. Hanno trasmesso i l calore di un popolo e della sua storia , hanno offerto il loro cuore... Del Marsala ho un passato di assaggi sporadici, e comunque t anto rispetto, perché il tentativo di Nordicizzazione che si trova or mai in tanti vini meridionali, non ne ha scalfito la tradizione. E forse nemmeno potrebbe, visto la sua natura é intrinsecamente legata all’ancestralità del metodo con cui viene prodotto. Un vino e una storia che vogliono ora fortemente rinnovarsi, a cominciare dagli abbinamenti

Orizzonti... - “La degustazione, disciplina e interpretazione” 06/12/2016

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Al “25” si sta bene, mi piace tantissimo il centro di Carpi nelle serate di nebbia, quando il bagliore dei lampioni si trasforma in mantelli di luce che scendono dalle pareti scure degli antichi palazzi. Ormai saluto Pier e Salvatore quasi come vecchi amici, la nuova sala degustazione immersa fra le bottiglie crea atmosfera, il tavolo imperiale permette a tutti di vedersi in faccia, da tempo ho scelto il mio posto, quello con la miglior illuminazione. Luca mi ha insegnato bene. Le parole di Francesco ancora echeggiano dopo giorni e notti, in parte sono sempre state mie, in parte forse diventeranno mie, in parte devo ancora capire cosa dovranno significare per me. Ne abbiamo parlato in provato, gli ho detto che comunque mi stavano facendo pensare, allora mi ha regalato qualche suo appunto per aiutarmi a metabolizzarle meglio. Li ho letti e li rileggerò con calma, vedremo dove si porrà il mio orizzonte. Intanto mi sono goduto intensamente questa serata,