Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Échelle... - CaliciVivi e il Pinot Noir, Godò 05/04/2017

Immagine
Ho conosciuto Matteo  tramite Vania , Mario  e Alfredo , tutti insieme abbiamo condiviso belle serate, ricordo un'allegra degustazione di Riesling a Correggio terminata ben dopo mezzanotte, con chitarra e canto... in effetti ha una bellissima voce. Non lo avevo mai sentito parlare di vino e mi é piaciuta molto l'emozione, dichiarata e manifesta, che lo ho preso ad inizia serata... se ce l'ha Lui che queste cose le fa per mestiere, allora posso avercela anch'io quelle poche volte in cui mi trovo con un calice in mano davanti ad un pubblico. Una degustazione non facile, difficile trovare il taglio giusto dell'esposizione in occasioni di questo tipo, perché davanti potresti avere super appassionati, ma anche persone solamente curiose.  La chiave di lettura é sempre la semplicità, e Matteo l'ha trovata facendoci percorrere la scala della gerarchia del Pinot Noir, dall'austerità di un Blauburgunder, fino alla completezza di un

Az. Agr. Ferlat – Friuli Isonzo Doc Friulano 2015

Immagine
🍇 100% Friulano – 13% D a sbatterci la testa contro il muro... ogni volta che apro un vino di Moreno mi aspetto qualcosa che colpisca in modo indistinguibile. Finora non si é mai smentito.  Giurerei, versandolo nel calice, che una sfumatura appena ramata abbia arricchito questo Friulano dal colore del grano maturo. Poteva essere una semplice suggestione, un effetto della luce d'ambiente che ne ha ricamato i riflessi sulla trama luminosa d'oro antico, se non fosse per quello che il vino racconterà anche dopo ai miei sensi. Di nuovo... un aroma inatteso si erge a protagonista, un floreale di lavanda e ciliegia dal ricordo orientale di rosa, geranio e spezie, nulla che faccia pensare ad un bianco, il punto di contatto più vicino è comunque l'arancio candito.  Il tempo e l'aria ne esalteranno la frazione erbacea, la particolarità mi costringe a tornare al bicchiere innumerevoli volte, cercando di cogliere quello che alla fine comunque mi sfuggirà. La co

Frank Bonville – Champagne Brut BdB “Avize” Grand Cru n.m.

Immagine
🍇  100% Chardonnay – 12.5% Una bottiglia su cui ho un ricordo emozionale molto forte, l'ultima di 3 acquistate al volo nella bassa Reggiana ad un prezzo stracciato... non ho idea della sboccatura, sicuramente vecchia, é nella mia cantina ormai da più di due anni. Il tappo ha perso molta dell'elasticità, ho sentito una doppia spinta mentre lo estraevo senza quasi rumore, appena un soffio, di solito non ho una mano felice nelle aperture. Il colore é perfetto, forse la carbonica non agita così tanto il bi cchiere, ma solo l'assaggio chiarirà questo aspetto. Intanto mi godo i profumi, la purezza dello Chardonnay pienamente espressa in zucchero filato, biscotto dolce, mela golden matura, cedro candito... di sicuro non é giovane, il leggero respiro da grande Bas Armagnac lo impreziosisce e ne amplifica la complessità. Il sorso é proprio bello, pieno, freddo di temperatura ma caldo nel volume e nell'avvolgenza, la carbonica in effetti poc

Weingut Von Volxem – Saar Riesling 2015

Immagine
🍇 100% Riesling Renano – 12% Viene dalla mia estate in Valle Isarco... una giornata di relax con passeggiata a Bressanone e mi trovo a passare davanti ad un'enoteca con mescita, entro senza intenzione di comprare perché ne ho già fin troppe, ma la lavagnetta mi cattura subito. Fuori é caldo e ho voglia di Riesling, scelgo proprio questo, me lo versano nel calice accompagnato da uno stuzzichino estivo, niente di che, ma fatto da loro, é buono e con il vino sta più che bene. Allora per una sorta di gratitudine decido di prenderne una bottiglia, per giunta ad un prezzo più che onesto... l'oste ha saputo far bene il suo mestiere. L'ho aperto ormai da quasi 10 giorni, all'inizio l'ho trovato un po' irrequieto, volevo vedere se si calmava un po', invece é proprio questione di impostazione e alla fine é stato lui a conquistare me. Quanto adoro i profumi dei Riesling giovani... quel profilo di un bianco accecante che coinvolge pesca e mu

Weingut Zirmerhof - AA Gewurztraminer "Pinus" 2012

Immagine
🍇 100% Gewurztraminer - 14% Il Gewürztraminer più raro dell'Alto Adige, vigneto di appena mezzo ettaro, i proprietari hanno uno dei più bei resort della regione in una delle posizioni più isolate e selvagge.  Naturalmente lo conosco solo tramite Alberto e Serena, perché è quasi introvabile, in tanti anni ne ho viste appena 2 bottiglie. Magnifico nel colore dai riflessi di oro intenso, naso che pizzica di zenzero, dolce di pesca sciroppata, particolare per il tantissimo anice, più consueto il litchi, poi zucchero di vaniglia, borotalco, spuma al cedro. Concede anche una lievissima nota di zafferano che emerge appena dalla sensazione balsamica, pepata e dolce di cioccolato Galah. Sorso stranamente teso, parte subito in freschezza, diventa piccante di menta prima di accompagnare i sensi con un morbido calore. La fruttosità salata conduce ad una lunga scia finale aromatica e dal tocco di liquirizia. Nel complesso un gran bel bicchiere, giocato su sa

Domaine Anne Gros – Bourgogne 2013

Immagine
🍇  100% Pinot Noir - 12.5% Frutto rosso piccolo e nitido, una succosa marasca ben matura, più offuscata la parte nera che oscilla fra la mora e l'humus, di terra bagnata e grassa. Un filo di vegetalità che fa pensare ad una vinificazione da uva non diraspata, spezie indistinte, ma sicuramente dolci. Infine una mineralità scura che se al naso é comprimaria diventa protagonista in bocca, dove la bassa temperatura la insaporisce e porta avanti il leggero tannino, piacevolmente maturo... un timido spessore che si pone fra il palato e il vino. Scorre molto molto bene, condito, fresco, si congeda con un aroma piacevolmente rosso di ferro e di bacche che corrisponde al vivace colore con cui illumina il calice. L'etichetta blu, in negativo rispetto alle altre, identifica i vini che provengono dall'attività di “negoce” di Anne Gros, comunque intransigente sulla qualità anche su questa piccola bottiglia.

Manni Nössing – Südtirol Eisacktaler Müller-Thurgau “Sass Rigais” 2014

Immagine
🍇 100% Müller-Thurgau – 12% Se si vogliono fare vini eleganti con il Müller-Thurgau bisogna piantarlo in alto, questo vitigno ama disperatamente la quota. Il vigneto di questa bottiglia é a Tiso, a più di 900 metri di altezza, una delle rare coltivazioni su riva sinistra Isarco, all'imbocco di quel paradiso naturale che é la Val di Funes. Il vino si chiama Sass Rigais, perché i filari guardano la piramide di roccia con lo stesso nome, dalla caratteristica spaccatura nel mezzo, appunto il “sasso rigato”. Esposizione Est, per forza... obbligata per avere la maturazione completa delle uve così in alto. Che sia un vino “del freddo” lo si capisce già dal colore, dalla glaciale sfumatura verdolina. La sfacciata aromaticità di certi Müller-Thurgau qui é completamente assente, rimane un leggero ricordo di salvia, erba tagliata, mandarino, prugna gialla e fiori di camomilla. Il rapporto di parentela con il Riesling, naturalmente giovane, verrà fuori mano a mano c

Peter Sölva – Südtirol Gewürztraminer 2014

Immagine
🍇 100% Gewürztraminer – 13.5%   L'impatto aromatico é intenso e contrastato, una competizione di sensazioni dolci e speziate, pesca sciroppata e zenzero, tiglio e rosa gialla, salvia e muschio. Ne completano il profilo una mineralità di ardesia, ricordi di budino alla crema, cocco e tanta frutta secca. L'impressione di dolcezza si conferma nell'attacco di bocca che ha volume morbido, ma dura solo pochi attimi, perché subito si stringe in un sorso che concentra un'inaspettata freschezza e una vibrazione continua di salinità. Uno dei Gewürztraminer più equilibrati sentiti negli ultimi anni, figlio di una vendemmia in cui si é dovuto lavorare tanto, ma che soprattutto negli aromatici ha regalato slancio, contenuto le sensazioni di calore ed esaltato le potenzialità minerali.

Degustazione Schiave dell'AA 23/03/2017

Immagine
Una battuta ha fatto nascere una delle degustazioni di Schiava più complete che si possano immaginare... in orizzontalità, perché ha coperto quasi l'intero Alto Adige, in profondità, visto che per lo stesso Cru siamo andati 20 anni indietro nel tempo. Il plus avere Daniele a scegliere i vini e a condurla, la persona che materialmente ha realizzato dalla più giovane alla più vecchia delle bottiglie di “Huck am Bach” che abbiamo aperto insieme. L'occasione per andare finalmente a salutare Padre Max nella sua nuova avventura Carpigiana, il Godò, un locale intimo, con una bella luce... sta cercando di fare davvero bene, si capisce dalla scelta di bottiglie che propone e nella volontà di organizzare serate come questa. Sul tavolo ci ha fatto trovare il libricino per gli appunti, la presentazione della serata, la lista dei vini e tanti bicchieri che durante la serata verranno riempiti e velocemente svuotati. La Schiava é un rosso sfavillante, da giovan

Degustazione Nosiola AIS RE 23/03/2017

Immagine
0.6% di meno del'1.5%... s ono i numeri della produzione di Nosiola su scala nazionale... lo 0.6% del totale del Trentino, che a sua volta é meno dell'1.5% di quella Italiana. In pratica ne sono rimasti circa 60 ettari, fra imbocco Val di Cembra, Valle dei Laghi e Vallagarina. Quando ho visto la locandina dell'evento ho chiamato Alfredo, un amico che si occupa della degustazioni per l'AIS Reggio, e gli ho detto “solo una persona con una sensibilità per il vino di livello superiore può pensare di organizzare una degustazione di Nosiola in Emilia”. La Nosiola o il Nosiol, perché a seconda della valle cambia il genere, é un vitigno semisconosciuto e probabilmente mal compreso, identificata con un vino esile e leggero, da consumarsi in fretta. Quando feci il II livello il relatore non ne parlò nemmeno... L'ho sempre trovato un sorso bellissimo, bevuto ogni volta che mi sia capitato, ma questa é stata un'occasione unica... 8 calici così diversi