100%
Sauvignon Blanc – 14%
Bottiglia
acquistata a seguito di un veloce assaggio in Enoteca a Fié dello
Sciliar, di un piccolo produttore proprio del paese, che per la prima
volta si affaccia sul mercato.
Preso a Giugno e lasciato in cantinetta fino ad ora, dopo che per diverse volte durante le vacanze ho letto il cartello che indicava come raggiungere la cantina... senza decidermi ad imboccare quella strada.
Ne
avevo un ricordo vago di un vino intenso, molto Sauvignon dell'Alto
Adige, caldo e avvolgente...
Nel
bicchiere é un verdolino perfetto, che trasmette una immagine di
fredda bellezza, di ghiaccio.
E
il naso, da subito, non mi ricorda una Sauvignon dell'Alto Adige...
Mi
sorprende, per questo suo essere subito, in modo diretto, un vino di
agrume, sopratutto pompelmo.
Certo,
ci sono anche i fiori di Sambuco, ma il vegetale non é pungente, non
é verde... é quello dolce di menta.
L'unica
concessione allo stereotipo del vitigno...
Ma
anche il fruttato, parla di melone e pesca bianca, e sempre dolce é
il ricordo di biancospino.
Un
insieme di profumi delicato, netto ma non sfacciato allo stesso
punto.
Al
gusto entra rinfrescante e comunque di spessore, si avverte la
morbidezza ma non la forza alcolica dei suoi 14°.
Poi
chiude, quando lo vuole lui e dopo che ha fatto da protagonista per
un bel pò, con una sensazione di grande sapidità.
Senza
arrivare, nemmeno lontanamente all'amaro...
Un
vino figlio di un'annata strana, forse il miglior 2013 sentito
finora, e se non é stato una combinazione di circostanze favorevoli,
questo potrà essere davvero una stella nascente..
Mi
sbilancio su 87 punti... e l'ho pagato direi meno di 10 Euro.
Non
fosse per i 14% di alcol, la struttura e il contenuto glicerico,
potrebbe passare davvero per un Sauvignon della Loira.