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Il senso della misura – L’arte di Piero della Francesca con Armando Castagno (09/10/2019)

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È la seconda volta che a Bologna il racconto dell’arte incontra quello del vino. Ancora condotti per mano dalla voce narrante di Armando Castagno, alla potenza espressiva di Michelangelo ha fatto seguito il senso della misura di Piero della Francesca. Tema centrale la definizione dell’armonia e dell’equilibrio, partendo dalla pittura e arrivando fino alla vita di tutti i giorni, percezioni necessariamente non assolute dove l’interpretazione si è fatta sottile e personale, mediata dal gusto che ognuno di noi, nel tempo, si è costruito sulle esperienze. Sono certo di non aver colto completamente certi passaggi che Armando ha cercato di trasmettere alle tante persone che per 3 ore lo hanno ascoltato, proprio per la mia storia sono abituato più al calcolo che non alla speculazione. Mi sono ugualmente goduto il racconto della vita dell’artista, ammirando nelle raffigurazioni la crescita incalzante nel tratto e, per molti aspetti, quella spirituale dell’uomo. Immagini che a

🍷 Manaresi - CB Bologna Bianco "duessettanta" 2018

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🍇 80% Sauvignon, 10% Chardonnay, 10% Grechetto Gentile - 14% Nei Colli Bolognesi il sauvignon si trova benissimo, è un vitigno che ama la luce e qui ne può trovare quanta ne vuole. Solo così riesce allora a maturare alla perfezione lasciandosi così alle spalle quegli aromi grevi, che in tanti ancora definiscono "il tipico varietale".  D'accordo... il "duessettanta" di Donatella e Fabio non è in purezza, lo accompagnano un 10% di Grechetto Gentile e altrettanto di Chardonnay, ma non sono certo i protagonisti, aggiungono appena una delicata nota burrosa.  Mi è piaciuto fin dalla prima uscita nella breve storia della cantina Manaresi, ma questo 2018 è una versione magnifica. Il frutto è dolce, una nettarina succosa e matura, si aggiunge l'aromaticità del litchi accompagnata da un profumo di aloe e pastiglia alla menta, li avvolge un bouquet di fiori bianchissimi.  Sorso sinuoso, pieno, già ora in perfetto equilibrio, dal finale caldo, sa

🍷 Brocard Pierre - Champagne Tradition Brut d'Asseblage N.V.

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🍇 80% Pinot Noir, 10% Chardonnay, 10% Pinot Blanc Certo... non è uno Champagne dalla complessità straordinaria, ma nel suo essere senza fronzoli è nitido, coerente e definito. Il concetto che mette a fuoco è la freschezza nei profumi e il sale all'assaggio, nel mezzo un raccordo di dolcezza e una bollicina appena sopra le righe. Aromi colorati di arancio e in verde, le proporzioni si invertono passando dal naso alla bocca, dove spunta anche qualcosa di rosso. Nella chiusura è magistrale, inaspettatamente lungo per un vino di ingresso. Mi piace il "Côte des Bar" messo con orgoglio in etichetta, ancora di più l'ironico "mais aussi, 20% de TVA" sul retro. Lo ricordavo anche in qualche vecchia bottiglia di Anne Gros.

🍷 López de Heredia – Viña Tondonia Reserva 2001

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🍇 70% Tempranillo, 20% Garnacho, 10% Graciano y Mazuelo - 13% Austero, poco concessivo, un vino che non ostenta la fragranza dei petali campestri e frutti croccanti, piuttosto racconta un mondo antico, aspro, abbagliante di sole, dove l'arancio è candito e il mirtillo in confettura, c'è la terra, rossa e riarsa, il cuoio, solo per un attimo un getto di fiori bluastri, poi menta ed eucalipto. Quello che arriva alle labbra è un sorso vellutato, ancora increspato da una freschezza ferrosa e agrumata, anima complice di un tannino fibroso. Porta anche calore mentre scende lungo la gola, ma poi è la spezia pungente e ancora il frutto, che lo sostengono nel rendersi vivo e piacevole. Maggiorenne come Arianna, tenuti benissimo...

Sancerre & Pouilly-Fumé (ONAV Modena, 09/07/2019)

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Quando penso al Sauvignon della Loira d'istinto mi viene in mente per primo il Sancerre, mi ci vuole un attimo di concentrazione per ricordare che c'è un polo di pari grandezza nella vicina Pouilly, l'una di fronte all'altra. Strana questa asimmetria, quando ero ancora dall'altra parte dei banchi di scuola succedeva proprio il contrario. Paradossale in molti aspetti, perché so bene come la vera rinascita di questi territori nasca proprio da quel lato del fiume, con lo scomparso Didier Dagueneau e il suo silex. Sarà l'effetto della mia storia personale di assaggi, forse anche per i nomi così risonanti dei cru della riva sinistra... oltre a Sancerre, vengono Bué, Chevignol, vigne leggendarie come Les Monts Damnés, Ch ê ne Marchand, Grand Chemarin, Clos de la Poussie, di quello che sta dall'altra parte ammetto di conoscere poco. Terreni diversi ma nemmeno così distinti, non c'è un'unicità che caratterizzi le due denominazione,