16 anni di GF... – Verticale di 14 annate alla Tramvia (28/11/2017)

Un ultimo canto del cigno, il sacrificio delle bottiglie rimaste ad Anton per organizzare, con l'aiuto di Ruben e della Ferrari, una verticale completa di tutte le uscite del Giulio Ferrari Riserva del Fondatore dal 1990 al 2006.


Se prima della serata qualcuno fra i fortunati partecipanti poteva avere ancora qualche dubbio sullaffermazione "è il più grande metodo classico Italiano, l'unico in grado di tenere testa ai più blasonati fra gli Champagne", sicuramente ha lasciato la Tramvia di Casalecchio con una consapevolezza del tutto nuova.


Occasione incredibile e irripetibile, tanto che l’autore in prima persona del Giulio Ferrari, l'enologo Ruben Larentis, la sua vice Sharon Moser e il responsabile marketing dell’azienda Alessandro della Penna, hanno voluto assolutamente essere con Noi.

Allestimento da favola, con notes, matite, tappo stopper e tovaglietta Ferrari ad attenderci nei posti assegnati, atmosfera calda e intima sotto le volte dell’antica cantina del ristorante. Tre tavolate da 16-18 persone, per ognuna tre "volontari" eletti al servizio dei vini.

Una bottiglia per ogni annata, dosi perfette, quello che serve per una buona degustazione senza sprecare nulla e volendo anche due dita di spumante rimasto da portare a casa per il millesimo che più ha toccato il cuore.

Non si è parlato di malolattica, dosaggi, nessun approfondimento tecnico, ci siamo concentrati sui bicchieri, con Ruben a commentare le batterie da Lui stesso appositamente suddivise senza seguire l’ordine di annata. Fianco a fianco vendemmie anche lontane nel tempo, per evidenziare inaspettate similitudini, per esaltare distanze sorprendenti in stagioni consecutive.

Ogni uscita del Giulio Ferrari è una storia a se stante, in comune la sola base di partenza, puro Chardonnay da un unico vigneto, lo straordinario Cru di Maso Pianizza in riva sinistra Adige. Geniale intuizione di Mauro Lunelli, padre virtuale e maestro di Ruben nel creare la magia degli spumanti Ferrari.

Apertura delle danze con un aperitivo in piedi a base di Perlè 2010, bollicina che più la sento e più la trovo completa, con l'unico difetto di un fratello maggiore che ne offusca la fama. Se ne può parlare solo bene, appena meno profonda, appena più voluminosa, ma la classe è quella di famiglia.

Qualche minuto e ci siamo accomodati a tavola per cominciare a fare sul serio, riporterò qui solo le impressioni rimaste nella memoria dopo più di una settimana, senza accedere agli appunti che userò invece per le descrizioni bottiglia per bottiglia riportate a parte.

Molto semplicemente Giulio é Giulio anche dopo 20 anni, quel magnifico tocco di miele leggero che anima lo Chardonnay del Trentino potrà essere più o meno intenso, ma non c'é proprio verso che provi a nascondersi. Lo stesso vale per l’inseparabile agrume candito, spesso giallo, in certi calici verde, occasionalmente rosso e se ne ha voglia persino ricoperto di cioccolato.

Non può certamente mancare la nocciola, di norma fresca e quasi mai tostata, insieme ad un velo leggero di burro che a suo piacere può farsi accompagnare dalla gelatina di albicocca. Infine, l’irrinunciabile ricordo roccioso, a volte tanto salato, a volte meno, più spesso di quello che uno si immagina incredibilmente marino.

Volendo provare a scendere più nel dettaglio gli anni 2000 sono proprio quelli dell'intensità sulfurea, nei precedenti, invece, si impongono serenità, frutto e allungo iodato.

La spada segue quindi temporalmente il fioretto, ad un livello in ogni caso da finale Olimpica, ma sono pronto a credere che le stesse annate recenti fra un altro decennio avranno ceduto appena di pienezza per abbracciare definitivamente l'eleganza che ora appartiene maggiormente a quelle del secolo scorso.

In una serata di così tanti vini simili, mi sono rifugiato nel comodo abbraccio dei voti, assegnati così, di getto, senza starci a pensare troppo. Ormai non li amo più tanto, ma quando si deve fissare una gerarchia su differenze che son sfumature, svolgono bene il loro compito.

Li riguardo solo ora e ho conferma di quella che era stata la sensazione del momento... una delle più grandi batterie di assaggi a cui abbia mai partecipato. Su 14 calici solo 6 appena sotto ai 90 punti, fra questi almeno un paio li ricordo ancora bene, nel loro essere più caldi e evoluti, si sono fatti amare comunque tantissimo.


Non ho certamente dimenticato l'assoluto vincitore il 🍷 GF 1993 distilla la sua anima nel mare, ti fa respirare lo iodio e la sabbia come su una spiaggia al mattino con appena un soffio d'aria a muovere le onde. In bocca ha una soavità minerale divina, toni d'anice intrecciano sabbia e conchiglie, profuma di macchia mediterranea, è intriso da una freschezza vitale.

Ho finito quanto rimasto nella bottiglia dopo due giorni, con la carbonica che ormai lo aveva del tutto abbandonato. Era semplicemente una giovane magia di Chardonnay del tutto noncurante dei quasi 25 anni passati dalla vendemmia. Il voto sarebbe stato altissimo, anche come vino fermo.

Per spendere parole su un altro millesimo scelgo il 🍷 GF 1999, su tutt'altri registri e comunque magnifico, profumato di brodo e di scoglio, aggiunge le erbe aromatiche, offre nei sapori agrumi rossi e una grazia che non ti attendi dopo un naso così di carettere.

Fra le annate più recenti accolgo ancora una volta nei miei favoriti il 🍷 GF 2004, amore nato prima ancora che uscisse in commercio durante una degustazione ospite dei Lunelli. Il primo Giulio Extra Brut, l'alba di una nuova era, tutto su incenso e spezie, il frutto rosso che contrasta con fiori bianchi e dolci. Sorso dalla carbonica sottile, aromi di cedro e finale di polvere da sparo, raffianato e lunghissimo. Da attendere fra 10 anni…

Di seguito la sequenza di annate suddivise nelle batterie con cui sono state servite, alcune con sboccatura originale, la maggior parte da sboccatura recente.

🍷 GF Riserva del Fondatore 2005 - 91pt 🎲
🍷 GF Riserva del Fondatore 2000 - 88pt 🎲
🍷 GF Riserva del Fondatore 1994 – 94pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 2002 - 92pt 🎲
🍷 GF Riserva del Fondatore 2004 – 94pt 🎲
🍷 GF Riserva del Fondatore 1999 – 95pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 2006 – 89pt 🎲
🍷 GF Riserva del Fondatore 1996 – 92pt 🎲
🍷 GF Riserva del Fondatore 1991 – 92pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 1992 – 87pt 🎲
🍷 GF Riserva del Fondatore 1993 – 96pt 🎲
🍷 GF Riserva del Fondatore 1997 – 89pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 2001 – 88pt 🎲
🍷 GF Riserva del Fondatore 1995 – 86pt 🎲

Ad accompagnare la serata i piatti della Tramvia di Antonio che si è gentilmente, e penso felicemente, prestato ad avere una baraonda simile nel suo locale.

🍴 Carpaccio di pescato con Melograno, Mirtilli e Passion Fruit
🍴 Risotto alle Triglie, Aneto e Gel di Lamponi
🍴 Ravioli ripieni di Gamberi e Crema di Zucca
🍴 Filetto di Gallinella con Caponata di Zucca e Castagne
🍴 Biscotteria Secca


Un grazie speciale ad Alessandro, Marco, Ivan, Fausto, Patrizia, Elisa, Salvatore che insieme a Anton e a me, hanno versato i 742 calici della serata. Gran bel lavoro di squadra.


🍷 GF Riserva del Fondatore 2005 (sb.ori.)
Ancora verdolino nel colore apre su toni sulfurei, ha un magnifico profumo di mare, di agrumi giovani, il pompelmo dei grandi Sancerre. In bocca è dinamico senza rinunciare al volume, nocciola e ciambella si accompagnano ad una grande freschezza che porta nel finale ad aromi di pesca. Lungo, ma non eterno, il suo unico piccolo limite. 91pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 2000 (sb.ori.)
Calice già più evoluto, dove esce la frutta sciroppata, il budino, liquirizia, un lievissimo mallo di noce, infine confettura di albicocca. Bocca sullo stesso registro, dall’impatto largo, conferma melone e ananas ben maturi, aggiunge un soffio di noce moscata, nel sottofondo ancora una freschezza sottile e dolce. Ha certamente perso una parte di smalto, ma è comunque buono, nobilmente avanti nel suo percorso. 88pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 1994 (sb.2011)
All'inizio é chiuso, si presenta delicato, appena fumé, una parte erbacea soffusa, poi cresce di frutta dolce, neppure la minima traccia di ossidazione. In bocca è un acuto altissimo, superlativo, giovane, si gioca pure un filo sottilissimo di evoluzione ad aggiungere complessità, il fruttato é tutto sulla pesca sciroppata, gli agrumi solo comprimari. Si apre sempre più nei profumi, viene fuori il mandarino, le note fumé diventano di pietra sbattuta. Bottiglia da sbattere la testa contro il muro, il mio Bollinger della serata. 94pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 2002 (sb.ori.)
Naso complesso, splendido, con tanta roccia, nitida e accompagnata da sensazioni pepate. In bocca potente, candito, ferroso pur mantenendo un finale dolce. Rispetto a quelli della stessa batteria sarà il più minerale, in bocca di sicuro è più largo e meno disteso in profondità. Anche Lui é sempre stato così, questa comunque è una bottiglia in stato di grazia. 92pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 2004 (sb.ori.)
Fumo e spezie, frutta rossa, carbonica sottile, in bocca salato e speziato, lunghissimo, un’espressione di agrumi arancioni in piena maturazione, finale di polvere da sparo. Il ritorno al naso é di fiori bianchi e dolci. Simile al 1999 come profilo, ma dal fruttato più maturo. 94pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 1999 (sb.ori.)
E' brodo, conchiglia, scoglio, erba aromatiche. In bocca elegante, sottile, raffinato, lunghissimo, emergono gli agrumi rossi. Sorso che si sviluppa su una eleganza e leggerezza uniche. Altra bottiglia splendida, dal naso giovanissimo, paradossalmente ben più del 2002 che invece al riassaggio mostra ora quasi un accenno di evoluzione. 95pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 2006 (sb.ori.)
Conchiglia e iodio, freschissimo e dinamico, roccia scura e tanta pietra focaia, pompelmo e sale. Un ricordo floreale dal colore inconsueto, arriva quasi ad essere di violetta. In bocca si ritrova la mineralità, manca appena di intensità e forza, forse anche di persistenza, quasi subito si arrocca sulla sola salinità, un po’ lascia con il fiato sospeso. Bello, ma gli sfugge qualcosa e ho proprio il timore che non si completerà mai. 89pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 1996 (sb.2015)
Dorato, un gioco sottile di evoluzione, tantissime spezie, il cioccolato, il tartufo, ricordi torbati, budino alla vaniglia. In bocca ha una carbonica magistrale, arancio candito ricoperto di cacao, finale di caffè e piccante di sale. Ha pienezza e densità quasi masticabile. Bottiglia di forza. 92pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 1991 (sb.2011)
Paglierino, spicca rispetto al precedente, ha una gran luce, naso di biscotto, miele, polvere da sparo. Un po' trattenuto in bocca, aromi di cioccolato bianco, un filo di brandy, bella scorrevolezza. Gran rapporto con l'aria, prende un voto così alto per l'integrità. C'era anche una magnum, che forse un paio di punti in più li avrebbe presi, al mio tavolo invece è arrivata la normale champagnotta, ma ce la siamo goduti ugualmente. 92pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 1992 (sb.ori.)
Dorato, stranissmo in una espressione aromatica dai toni violacei di prugna sciroppata, dolce e rosso nel frutto, su un sottofondo onnipresentemente roccioso. In bocca dolce, dal gusto di radice, finisce un po' in fretta. La sboccatura più vecchia, mantiene comunque un grande fascino, nobiltà nel crepuscolo. 87pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 1993 (sb.2011)
Distilla il mare, le sensazioni fumé, ti fa respirare lo iodio come stare in una spiaggia con appena un soffio d'aria a sospingere le onde. In bocca ha una soavità minerale divina che ricorda l'anice, l'aroma di sabbia e conchiglia, profuma di vento sulla macchia mediterranea, è intriso da una freschezza vitale. Capolavoro, come tutte le altre volte che l'ho sentito. 96pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 1997 (sb.ori.)
Miele di castagno, aromi salini, in bocca un aroma soffice di pasta lievitata, panettone candito, tostature leggere, foglia di the, burro. Finale morbido, appena caldo, dolce, con un ricordo di distillato. In discesa, ma sempre nell’eleganza di un grande Chardonnay. 89pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 2001 (sb.ori.)
Miele, cannella, scorza d'arancio, dolcezza delicatamente mentolata. Ingresso di bocca suadente e marino, poi è la morbidezza a prendere il sopravvento. Conclude, tuttavia, appena amaricante. 88pt 🎲

🍷 GF Riserva del Fondatore 1995 (sb.2013)

Gran bel naso, sulfureo e ferroso. Ingresso di bocca aranciato, poi vira sul cioccolato fondente. Manca della complessità di espressione delle altre bottiglia, probabilmente questa non è perfettamente integra nonostante la sboccatura recente. E' comunque andata di lusso e si beve lo stesso. 86pt 🎲



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