C'è un istante... - Francesco Falcone e lo Champagne al 25 (21/11/2017)

In uno dei 📖 romanzi di Amélie Nothomb si legge "C’è un istante, tra il quindicesimo e il sedicesimo sorso di champagne, in cui ogni uomo è un aristocratico"... ne avevamo 17, quindi come uomini abbiamo sicuramente avuto il nostro momento di gloria.

Doveva essere solo una delle tante degustazioni del Falco che ci avrebbero accompagnati fino alla fine dell'anno invece, per una serie di intrecci e contrattempi, probabilmente non ci vedremo più prima del 2018. Mi spiace, per i contenuti e per la persona...


Serata dedicata alla degustazione e al piacere, un breve racconto come introduzione, più che altro riflessioni sul mondo dello Champagne, poi una progressione di bottiglie dal livello incalzante. Per ognuna, una presentatazione con la storia e la filosofia del suo artefice.

Impressionanti e assoluti vincitori il 🍷 Clos de Goisses 1996 da sboccatura originale, balsamico, in pienezza di sorso e ricchezza speziata. Non da meno la solarità aperta, mediterranea e dorata della 🍷 Cuvée des Caudalies 2005 di De Sousa. Quel tocco finale di Calicantus lo ricorderò sempre.

Un gradino microscopicamente più in basso 🍷 Jacquesson 736 DT, base 2008. Ha quella natura sempre giovane della famiglia 7xx che tanto amo, fragrante di gesso con freschezza e volume che solo alla masticazione si percepiscono totalmente.

Appena dietro, ma proprio di un soffio, l'evoluzione candita e di cioccolato ricamata nel 🍷 Comme Autrefois 2003 di Françoise Bedel. Una vinosità meravigliosa che se la gioca alla pari con il 🍷 Krug 2002, ancora timido nell'apertura salmastra, ma già pienamente "Krug" in bocca.

Alla pari il 🍷 Dom Pérignon 1998 da sboccatura originale, che ostinatamente non ha ceduto nulla del suo sbuffo di pietra focaia sempre pronto a darTi il benvenuto, per poi virare a piacimento su ananas e respiro marino.

I quattro moschettieri dei 93 punti sono completati dal 🍷 Vieille Vigne du Levant 2008 di Larmandier-Bernier. La grande annata e l'essere ancora tutto su Rupestris du Lot, porta innesto che é un vero e proprio minatore, gli hanno dato una mineralità unica, il profumo di sabbia e uno sviluppo di bocca esotico, di oli essenziali e frutta tropicale.

Viene da sorridere che non abbia trovato posto fra i primi sette il magnifico 🍷 Minéral 2010 di Pascal Agrapart. Forse sarà solo una questione di gioventù, me ne sono portato a casa l'ultimo goccio per poi finirlo con calma e godermi la sua luce di agrumi gialli e conchiglia.

Stando ai numerini scritti di getto, chiude la pagina dei migliori l'eleganza salata e ferrosa profumata di mandarino dell'🍷 Extra Brut GC BdN di Benoît Lahaye. Base 2012, fra i più giovani della sequenza.

Tuttavia, in una serata di Champagne incredibili, c'è stata ancora una bottiglia a dimostrare come le cose possono andare oltre ogni immaginazione. Tutto questo nell'assaggio del 🍷 Brut 1988 di Michel Furdyna da sboccatura originale datata 1993! Lo abbiamo quindi sentito a 24 anni dalla ritappatura.

Liquido magico che ha ancora voglia di essere testimone delle sue radici affondate nel Kimmeridge... vero Chablis con un velo di bollicine, ricco di frutta sciroppata e sale, netto il richiamo ai Puligny a bicchiere ormai vuoto. Questo é l'Aube, alla faccia dell'essere la "Deuxième Zone".

Piccole delusioni, e tutto sommato una conferma, dal 🍷 Comtes de Champagne 2006 di Tattinger, raffinato, Borgognone, dolce ma decisamente in debito di vero carattere rispetto ai calici con cui si é confrontato.

Già sulla via della discesa il 🍷 Clos des Goisses Juste Rosé 1999 piuttosto semplice e poco propenso al dialogo, immagine diafana se paragonato allo sfolgorante fratello in bianco. Conservazione forse infelice, perché in quel vigneto il PN viene davvero bene.

Ci sono state altre bottiglie, alcune decisamente buone, in altre degustazioni avrebbero svettato, ma in mezzo a questi giganti si sono accomodate nella seconda metà delle mie preferenze.

Il Falco ha una generosità unica nell'allestire le degustazioni e pretende la qualità senza compromessi nella selezione delle etichette. Riporto sotto uno dei suoi pensieri, che spiega in parte perché le bottiglie dovessero essere proprio quelle e così tante.

"Lo Champagne a tal proposito è una palestra. Che ti allena a non dare mai nulla per scontato. Che è diverso per antonomasia: speciale, particolare, imprevedibile. Anzi, lo Champagne è un vero e proprio ritratto dell’imprevedibilità. Vino bifronte, sospeso in un tempo e in uno spazio indefiniti, prigioniero di una tipologia che si nutre di troppe eccezioni per avere una regola. Semmai la regola è di valutarlo caso per caso, flacone dopo flacone, cuvée dopo cuvée, millesimo dopo millesimo, sboccatura dopo sboccatura, e via dicendo."

Come sempre, in accompagnamento i piatti dello Chef Pier e le coccole di Salvatore. L'Orzotto letteralmente strepitoso.

🍴 Stuzzichini per iniziare
🍴 Tartare di Tonno Bianco con verdurine croccanti
🍴 Orzotto con fonduta di formaggi cacio e pepe


A seguire la lista degli Champagne degustati nell'ordine in cui sono stati serviti, i primi due a bottiglie coperte. Le descrizioni sono a parte, come d'abitudine, associati ai punteggi, usati per memorizzare le piccole differenze in una sequenza così lunga.

🍷 Godmé – Brut BdN GC Les Champs Saint Martin 2005
🍷 Fallet-Gourron – Non Dosé BdB GC s.a. (sb. 03/2017)
🍷 Rémi Couvreur - Brut s.a. (sb. 02/2017)
🍷 Michel Loriot-Apollonis – Brut BdN Authentic Meunier s.a. - (sb. 02/2017)
🍷 Benoît Lahaye - Extra Brut GC BdN s.a. - (sb. 11/2016)
🍷 Vilmart - Brut Coeur de Cuvée 2009 - (sb. 04/2016)
🍷 Agrapart - Extra Brut GC BdB Minéral 2010 - (sb. 02/2017)
🍷 Larmandier-Bernier - Extra Brut GC BdB VV du Levant 2008 - (sb. 09/2016)
🍷 De Sousa - Extra Brut GC BdB Cuvée des Caudalies 2005 - (sb. 03/2014)
🍷 Tattinger – Brut BdB Comtes de Champagne 2006 - (sb. 2015)
🍷 Jacquesson - Extra Brut DT Cuvée N. 736 - (sb. 11/2016)
🍷 Françoise Bedel - Extra Brut Comme Autrefois 2003 - (sb. 10/2015)
🍷 Michel Furdyna - Brut Millésime 1988 - (sb. 1993)
🍷 Dom Pérignon - Brut Vintage 1998 - (sb. Ori.)
🍷 Krug - Brut Vintage 2002 – (ID415064)
🍷 Philipponnat - Brut Clos des Goisses 1996 - (sb. 04/2006)

🍷 Philipponnat - Brut Clos des Goisses Juste Rosé 1999 - (sb. 10/2006)



🍷 Philipponnat - Brut Clos des Goisses 1996 - (sb. 04/2006)
Oro brillante, che se ne infischia apertamente di tutto il tempo passato in bottiglia offrendo un orizzonte olfattivo a 360°. Ci sono tabacco, pergamena, liquirizia, crema, fieno tagliato, avvolti in una complessità delicata, sfumata in dolcezza, che poi piano piano cresce, si arricchisce di resina e arriva a diventare la balsamicità di eucalipto. Sorso completo, pieno, sapido, con un incedere elegante dal profilo mediterraneo, avvolto da ricordi di scorzetta d'arancio ricoperta di cioccolato, e una salinità profonda. Se la gioca come miglior bottiglia della serata. 95pt

🍷 De Sousa - Extra Brut GC BdB Cuvée des Caudalies 2005 - (sb. 03/2014)
Oro brillante, si presenta ampio, aperto, mentolato, ricco di spezie e legni orientali, la carnosità salata del brodo, la gentilezza solare dei fiori gialli. Un ingresso di bocca freschissimo, agrumato, condito di mineralità, apre la strada alla fragrante dolcezza di pan brioche e creme caramel. Una profondità che ancora non ha voluto risolvere tutta la sua ricchezza, allora si aggiungono subito una goccia di distillato, poi miele, resina e macchia mediterranea. Scrivo il punteggio godendomi l'ultima sfumatura aromatica, il caldo respiro del calicantus in un gelido giorno d'inverno. 95pt

🍷 Jacquesson - Extra Brut DT Cuvée N. 736 - (sb. 11/2016)
Colore meraviglioso e perlage a cui non si può chiedere nulla di più. Il naso é giovanissimo, una purezza floreale abbagliante di camomilla e biancospino, freschissimo di granita al limone con persino una punta di menta. Tutto lo scatto, il bagliore, la vita delle cuvée 7xx amplificate dal prolungamento della sosta sui lieviti. La bocca é buonissima, nervosa, vibrante di agrumi dai tanti colori, profondità che si esprime pienamente solo masticandolo, dissipando la carbonica per sentire l'acidità e la struttura minerale, il gesso e il pompelmo. Una freschezza così sopra alle righe che tuttavia non è fine a se stessa, si sposa allo spessore e rende questo Champagne superlativo. 94pt

🍷 Krug - Brut Vintage 2002 – (ID415064)
Ha subito voglia di distinguersi, perché in mezzo al calice dorato ci sono ancora riflessi verdolini, la bollicina è ovviamente puntiforme, dai profumi mi aspetto impatto e potenza, trovo invece... finezza, serenità, espressa in ricordi salmastri intrisi di iodio e alghe, che poi scappano rapide verso una burrosa dolcezza di creme caramel e cioccolato bianco, con appena un indizio di frutta rossa. Non c'è la solita spavalderia, piuttosto austerità. In bocca però è figlio della sua stirpe, tetragono, affermativo, ci sono pienezza, larghezza e saporosità, la trama salina si mette a braccetto l'arancio candito, tutta la profondità di un “Krug” si manifesta. Finale tannico, spesso e rigoroso. A calice vuoto sensazioni fumé ed erbe in tisana. Cosa diventerà questa bottiglia? 94pt

🍷 Françoise Bedel - Extra Brut Comme Autrefois 2003 - (sb. 10/2015)
Oro vivace, profumi con un leggero soffio di evoluzione... e già così lo amo, anzi l'ho sempre amato, proprio per come tutte le volte mi cattura nonostante sia sulla carta lontano da quelli che sono i miei gusti. C'è liquirizia, zucchero bruciato, arancia candita, pepe ed erbe di montagna, davvero mille colori, un abbraccio caldo per i sensi. Sorso meraviglioso, dolce ma di arancio candito, si trovano cacao e cioccolato, austerità, freschezza, profondità e coraggio. Bottiglia che tocca il cuore. 93pt

🍷 Dom Pérignon - Brut Vintage 1998 - (sb. ori.)
Nei profumi é subito un Dom, per altro nelle sue espressioni migliori di pietra focaia, condita da una punta di dolcezza calda e fruttata di mela al forno, completata dalla salinità del brodo di carne, ingentilita da fiori celesti. Un sorso che si espande e crea volume, dal retrogusto iodato, in un ritorno di ananas e mango. Roccia in primo piano, poi succo di frutta e finale in dolcezza. Champagne dinamico ed eterno, vero essenza del Dom. 93pt

🍷 Larmandier-Bernier - Extra Brut GC BdB VV du Levant 2008 - (sb. 09/2016)
Quanto è minerale, sassoso, profumato di sabbia calda, poi si fanno avanti papaia, frutta tropicale, la pungenza pepata e speziata. Il sorso ha profondità, sensazioni salate ben contenute dalla maturità del frutto, aromi di tisana alle erbe, infine oli essenziali e un interminabile tabacco dolce. Finale di cioccolato bianco, cedro e limone. Bellissimo rapporto con l'aria, giovane e un'annata che gli regala un futuro luminoso. 93pt

🍷 Agrapart - Extra Brut GC BdB Minéral 2010 - (sb. 02/2017)
È bello già dal colore, caldo e dorato, come nei profumi, che rendono merito al nome che hanno scelto per Lui. Sottilmente fruttato di pompelmo, sfumatamente dolce in zucchero di canna, i protagonisti sono nocciola fresca, iodio, conchiglia e metallo bagnato. Una precisione e raffinatezza che in bocca diventano energia, volume, un'esplosione di freschezza e mineralità. Cedro e foglia di agrumi che si spingono fino allo zenzero, ananas, salinità e persino un leggero calore. 92pt

🍷 Benoît Lahaye - Extra Brut GC BdN s.a. - (sb. 11/2016)
Che naso sottile, marino, piano piano viene fuori l'arancio quasi candito, la sabbia, si crea un'eleganza dalle fondamenta minerali. Il sorso é magnifico, salato, dall'agrume decisamente più giovane e più chiaro, focalizza allora un freschissimo mandarino e non rinuncia nemmeno ad una parte ferrosa che poi uscirà anche ai profumi. Finale sfumatamente mentolato, nel complesso di una finezza magnifica. 91pt



 🍷 Michel Furdyna - Brut Millésime 1988 - (sb. 1993)
Lo avvicini al naso e pensi “Chablis!”, netto. Certamente non di annata recente, perché l'espressione gioca prima sulla gomma bruciata e solo dopo arriva alla roccia spaccata, aspettandolo ancora si uniscono pesca sciroppata e tanta lavanda. In bocca ha un'aromaticità commuovente, emerge il litchi, la rosa gialla, con la carbonica che ormai è solo una vibrazione sottile. Il finale è giovane di agrumi gialli canditi, con la sapidità dolce che offre potrebbe spacciarsi senza grossi problemi per un Puligny, almeno a bicchiere vuoto. 90pt

🍷 Tattinger – Brut BdB Comtes de Champagne 2006 - (sb. 2015)
Chiarissimo, dalla bollicina raffinata, ha profumi freschi di salvia, limone, polvere da sparo, libro antico e un leggero ricamo fumé. Sorso sottile, posato, aromatico di ciambella al limone, ha un qualcosa di Borgognone, tanta raffinatezza, ma manca di cuore. Per l'eccellenza ci vuole altro. 89pt

🍷 Vilmart - Brut Coeur de Cuvée 2009 - (sb. 04/2016)
Raffinatezza bianca di mandorla, passaggio di fumo, la dolcezza resinosa del tabacco, esce infine il frutto prima come mirabelle per poi andare verso la frutta esotica. Ingresso di bocca largo, aperto, salino, da subito in aromi a polpa gialla ben matura, nel finale cambierà orientandosi verso un'acidità agrumata, salata e candita. Sempre irrequieto ritornerà su prugna e albicocca, senza arrivare ad una certezza concreta. 88pt

🍷 Fallet-Gourron – Non Dosé BdB GC s.a. (sb. 03/2017)
Dorato chiaro e lucente, inizia delicato, floreale, minerale, dolce di tiglio, erbe aromatiche, una leggera resina. Bocca gessosa, freschissima, con agrumi gialli canditi, scaldandosi non disdegna neppure una leggerissima evoluzione. Molto bello il finale, lungo e dissetante. Il ritorno ai profumi trova nitidamente la mela gialla matura. 88pt

🍷 Philipponnat - Brut Clos des Goisses Juste Rosé 1999 - (sb. 10/2006)
Rosato pallido e naso piuttosto timido, appena un soffio di arancio, un po' di pesca, melone, con calma arriveranno chinotto, metallo e ruggine. Anche in bocca é piuttosto muto, fatica a delineare aromi netti. Un calice che non ha nulla di sbavato, ma non riesce a scuotere, forse anche complici i “calibri” che l'hanno preceduto. 87pt

🍷 Godmé – Brut BdN GC Les Champs Saint Martin 2005
Bel colore, particolare, dorato rossiccio. Naso di miele, radici, liquirizia, dolce e amaricante allo stesso tempo, ha già un suo fascino a cui si aggiungono frutta secca, tostata e appassita, infine un accenno di distillato. Sorso coerente, dal frutto rosso, la sensazione amaricante è più marcata, seppur creando un dualismo con spunti anche positivi. Non lunghissimo, finale dagli aromi biscottati in un filo di mineralità, equilibrato nel dosaggio. 86pt

🍷 Rémi Couvreur - Brut s.a. (sb. 02/2017)
Paglierino con inattesi riflessi appena rosati. Naso dolce di zucchero filato, torrone, gelsomino, tanto gesso, un accenno di pesca. Sorso suadente, sostenuto da un filo di acidità, però si allarga invece di distendersi e questo lo limita. Mandorla negli aromi, finale di roccia bianca. 86pt

🍷 Michel Loriot-Apollonis – Brut BdN Authentic Meunier s.a. - (sb. 02/2017)
Paglierino chiaro animato da un bel perlage. Profumi erbacei, muschiati, seguono fiori bianchi, sensazioni saline e di umami. In bocca la carbonica è intensa così come la sapidità, porge aromi di agrumi rossi, ma nel complesso ha una sensazione “verde”, si perde, manca di completezza. 84pt

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