Ombre Rosse - Bordeaux in orizzontale e verticale
Ristorante ed enoteca, posti diversi, stessa proprietΓ , il nome in comune, πΆππππ πΉππππ Γ¨ un angolo nascosto nelle antiche stradine del centro di Parma. L’ingresso tappezzato di adesivi, dentro l’ambiente raccolto, ti abbraccia e subito capisci di essere in un “ππ’πππ πππ π£πππ”, nella sostanza e non di apparenza, dove vai e non capiti per caso, cosΓ¬ Γ¨ stato per me.
Un giorno al mese viene proposta una degustazione diversa, l’esplorazione di un tema specifico rendendo disponibili, tutte insieme, tante bottiglie. Mi ha attirato la possibilitΓ di assaggiare ben 9 annate del Bordeaux nato ancora nel vecchio millennio, sul bancone mi sono travato un allineamento di ben 27 etichette, svolte su una dimensione temporale di mezzo secolo.
Anche la formula Γ¨ originale, gli euro vengono cambiati in un numero equivalente di gettoni, dollari da degustazione Monopoli-style. La lista dei vini riporta il valore di ogni calice in unitΓ di fantasia chiamate “ππππππππ”, lΓ¬, sul momento, sei libero di scegliere quello che vuoi. Funzionale, versatile, un sistema efficace per modulare spesa e quantitΓ dell’assaggio.
Un assortimento capace di coprire la maggior parte del variegato mosaico della Bordeaux in rosso, piccoli chΓ’teau messi alla prova del tempo, e seppur piccoli e seppur nella mia modesta esperienza, so bene che in questo, l’estuario della Garonna, al mondo non teme rivali.
Mi ero preparato, cercando nomi e annate sull’edizione bicentenaria della bibbia di π½πππ-π΅πππ‘ππ π‘π πΉπ́πππ‘, avevo tutto con me, trascritto sui fogli, poi ho scelto di godermi la mia ignoranza e il piacere della scoperta, andando a caso, libero ad ogni sorpresa.
Con una sola eccezione, in generale tutti, da subito, timidi nei profumi, me lo aspettavo soprattutto perchΓ© diverse bottiglie sono state aperte proprio al momento, su mia richiesta... ho solo dovuto aspettare che l’ossigeno svolgesse il suo compito. In bocca, invece, fin dal primo sorso espressivi, posati, struggenti nello sfiorare il palato, ostinatamente profondi, con un garbo infinito nel far emergere una salinitΓ sottile, precisa, dal respiro marino.
L’integritΓ quale fattore comune, la netta sensazione che lo scorrere del tempo assuma, in questa terra sospesa fra il fiume e l’oceano, un ritmo diverso, inevitabilmente piΓΉ lento. La consapevolezza arriva nel momento in cui realizzi che Γ¨ un mondo fatto di minuzie, di luci soffuse, di piccole cose portate sulla riva dalle onde del mare, di attesa, di ricerca, di dedizione, di ascolto paziente.
Proprio per questo ho deciso di fermarmi a 5 assaggi, prima che i sensi si stancassero troppo, con tutto il rispetto che, al lavoro dell’uomo, Γ¨ sempre dovuto. Di seguito quelli, fra i tanti possibili, che ho scelto per me, a fianco un numero che non amo, ma che in frangenti di questo tipo mi aiuta a definire le personali gerarchie di piacere, senza pretese che abbiano un valore assoluto.
π· ChΓ’teau Patache d’Aux – MΓ©doc Cru Bourgeois 1981 (π² 88)
π· ChΓ’teau Anthonic – Moulis-En-MΓ©doc Cru Bourgeois 1988 (π² 86)
π· ChΓ’teau Chicane – Graves 1995 (π² 92)
π· ChΓ’teau Laplagnotte-Bellevue - Saint Γmilion 1978 (π² 90)
π· ChΓ’teau Lyonnat – Saint Γmilion 1985 (π² 93.5)
E visto che il ristorante collegato Γ¨ a due passi, per non degustare proprio a stomaco vuoto, qualcosa dal menΓΉ, me la sono altrettanto goduta.
π½ degustazione di mini-hamburger (kobe, chianina, vitello, fassona) con salsa wasabi e senape in grani
π· ChΓ’teau Patache d’Aux – MΓ©doc Cru Bourgeois 1981 (π² 88)
Colore fitto, non saprei dire la sfumatura vista la luce fioca, naso all’inizio timido da cui, mano a mano, emerge una delicatezza di frutto in gelatina che viene dal bosco, in piccole bacche, sia rosse che scure, ci sono anche fiori di un nulla appassiti, solo in un secondo momento si uniscono spezie dolci, impressione di terre polverose e asciutte, l’eucalipto. Nell’insieme definisce un profilo soffuso, elegante, in punta di piedi. La bocca Γ¨ armonia, il tannino un ricamo, scorre posato in aromi salmastri, di ciliegia candita, forse non lunghissimo e magari Γ¨ proprio in questo che mostra i suoi anni, ma l’assaggio Γ¨ di grande serenitΓ e pulizia.
π± 43ha, π encΓ©pagement: 60% CS, 30% M, 7% CF, 3% PV
πππππ‘π 1981:π£ππππππππ 01/10,πππ πππππ‘π ππππ πππππ‘π π πππππππ π, ππ πππ π πππ’ππππππ‘π πππ πππππ ππππ πππ πππ ππππππππππ π πππππ π‘ππππ πππ πππππππ π π π’ππ πππππ πππ’π πππ‘π. ππππππ‘π πππ πΆπ ππ ππ’πππ πππ‘πππ§π π‘ππππππ π ππππππ‘π̀ πππππππ‘π πβπ, πππ ππ π‘ππππ π π π πππ π ππ’π π ππ‘π, πππ πππππππ π π π’π πππ ππππππ πππ.
π· ChΓ’teau Anthonic – Moulis-En-MΓ©doc Cru Bourgeois 1988 (π² 86)
Scuro, concentrato, naso appena balsamico, resinoso, aghi di pino e anche cuoio, cresce in fretta con la complicitΓ dell’ossigeno, arriveranno anche tostature e cenere. Sorso dall’attacco morbido, poi arriva il tannino che asciuga, gli spigoli si affilano, appare nervoso, su aromi affumicati che segnano un finale appena amarognolo. Appagante dal punto di vista tattile e nei profumi, la chiusura ne definisce i limiti.
π± 26ha, π encΓ©pagement: 61% M, 29% CS, 8% CF, 1% PV
πππππ‘π 1988: π£ππππππππ 19/09, πππ’π πππ‘π ππππππππ πππππππππ‘π, ππ ππ ππππ£πππ πππππ πππ π‘π πππππ ππππππ πππππ‘π ππ π΅ππππππ’π₯. ππππ π‘ππππππ, ππππ‘π πππππππ‘π π πππππππ π π, ππ ππ’πππ πππ£πππβππππππ‘π πβπ ππππ̀ πππ’ππ’ππ‘ ππππ π πππ‘πππ‘π.
π· ChΓ’teau Chicane – Graves 1995 (π² 92)
Una bella trama di colore e per quanto si possa intuire, anche una grande luminositΓ . Naso polveroso, lamponi in gelatina, foglia di agrumi e polpa di sanguinella, succo di ribes e mirtilli, spezie orientali, giΓ cosΓ¬ espressivo al primo contatto, nitido, diretto, concessivo. In bocca pieno, dolce, presente nei tannini dalla magnifica tessitura, saporito, pulito e profondo, finale minerale che porta in primo piano la grafite. Testimone di Graves nel profilo e nell’unicitΓ , una bottiglia Γ¨ venuta a casa con me.
π± 5.3ha, π encΓ©pagement: 50% M, 50% CS
πππππ‘π 1995: π£ππππππππ 11/09, ππππππ πππππ‘π, πππππππ‘π πππππππππ‘π. π΅ππ π ππππππ‘ π πππ π£πππ πππ‘ππππ π π ππ‘ππ π, π ππππππππ‘ βππππ πππ‘ππ£πππ πππ‘πππ§π ππππππ‘πππ. πππ π π‘ππ’π‘π‘π’ππ, πππ’πππππππ π πππππππ π πππ π£πππ ππ πππ£πππβππππππ‘π.
π· ChΓ’teau Laplagnotte-Bellevue - Saint Γmilion 1978 (π² 90)
Colore austero e profumi che ricordano la sabbia del mare, giΓ alla prima rotazione esce spontaneo un frutto rosso disidratato, la rosa passita, delicatezza e grazia, in modo innato, arriveranno poi tostature e torrefazione. La bocca Γ¨ succosa, iodata, dalla trama sottile, leggera, le sfumature si fanno agrumate, decisamente buono, lineare, senza incertezze in questo peso che Γ¨ leggerissimo, il finale torna al frutto, piccolo e rosso. Dall’alto dei suoi 44 anni.
π± 6.1ha, π encΓ©pagement: 70% M, 30% CS
πππππ‘π 1978: π£ππππππππ 07/10, π‘πππππ£π, ππππ π‘π πππππ π ππππ’πππ’π ππππππ ππππππ πππ, ππππ§ππ ππππ ππππ‘π ππππ§ππππ πππππ π π‘ππππππ. ππππ πππππππππ‘π π ππππππ π, πππβπ π π πππ ππ πππ£ππππ πππ 1975, ππ ππ’πππ ππ’πππ‘π.
π· ChΓ’teau Lyonnat – Saint Γmilion 1985 (π² 93.5)
Ha densitΓ di colore e con una concessione alla penombra, direi anche luce. Si mostra diverso perchΓ© nei profumi da subito ha intensitΓ che conduce ad una trama di erbe aromatiche, cuoio, pellame, il frutto Γ¨ scuro e nemmeno in confettura. Sorso di intensitΓ , morbido e pieno, salmastro, saporito, privo del minimo cenno di cedimento, ha spessore e tannino vellutato, piena lunghezza e comunque, ancora una volta, grandissimo garbo. Si concede, persino, il timido calore dell’alcol, che bocca !!!
π± 51.7ha, π encΓ©pagement: 70% M, 15% CF, 5% CS
πππππ‘π 1985: π£ππππππππ 19/09, πππππππππ‘π πππππ π‘πππ‘π π πππππππππ‘π ππππ£ππ‘π. ππππ πππ’πππππππ‘π π π‘ππππππ, ππππβπ πππ ππππππ, πππ πππππ ππ πππ’π‘π‘π πππ‘π’ππ, ππππππ πππ’π πππ‘π π ππππππππ π πππππ‘ πΈ́ππππππ ππππ§ππ ππ ππππππ‘. π·π πππ£πππβππππππ‘π.
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