Vino e aria... – 25/10/2016 "LaVineria del 25" Degustazione Cantina di Bolzano

Durante la cena ho scritto molto, tanti appunti scritti fitti fitti sul depliant della cantina, sfruttando ogni piccolo spazio vuoto. Certo... avevo con me il solito notes, ma non tenerlo sul tavolo mi ha fatto sentire più discreto, più caldo il clima della serata, ha eliminato un elemento estraneo, rendendo tutto più intimo.


Mi piace raccontare quello che il vino regala nel bicchiere, gli appunti fissano le sensazioni e di solito li trascrivo mettendoci appena una sistemazione estetica, ma questa parte invece l'ho messa giù al mattino, senza rileggere nulla, attingendo ai ricordi puri, quelli rimaste attaccate alla memoria delle ore da poco passate.


L'immagine più nitido é lo straordinario rapporto con l'aria che hanno avuto i vini di Daniele, spesso non ci si sofferma su questo punto, che é invece indice assoluto di qualità. Ne ho goduto perché diversamente dal solito, strano per me che sono un "goloso" di vino, ho tenuto tutti i calici fino alla fine, li ho coccolati, sono tornato spesso da loro, li ho ascoltati e mi hanno dato soddisfazione.

Bellissima la progressione dei bianchi... appena versati più immediati e scalpitanti le selezioni Mock e Kleinstein, più raffinate le corrispondenti riserve, con quella del Sauvigon dall'impostazione decisamente Borgognona.

Definire un Sauvignon "borgognone" é un controsenso, ma il pensiero é salito spontaneo... rappresenta eleganza, pienezza, avvolgenza nei profumi, sorso ricco sostenuto da una freschezza vibrante, e soprattutto uso magistrale del legno, che amplifica e senza coprire.

Ecco... l'aria ha spostato l'ago della bilancia, col tempo ha fatto mettere la freccia alle selezioni, i profumi si sono affusolati, diminuendo di intensità hanno aggiunto tanti colori, sbocciando nella parte agrumata. Mantenendo l'originale e spontanea piacevolezza, si sono issati fino alla raffinatezza delle riserve, senza che queste avessero comunque ceduto di un solo millimetro.

Il Gewürztraminer non é voluto essere da meno... la grassezza iniziale, l'intenso floreale di rosa che amo e vorrei sempre reso in modo così nitido in questo straordinario vitigno, il penetrante fruttato del litchi, si sono via via affilati, diventando a fine serata più freschi e nervosi. Sono sbocciati i fiori d'arancio, i pungenti profumi di zenzero, la fresca dolcezza dello sciroppo di fiori di sambuco, un vero e proprio flash d'estate.

Avere tutte insieme le riserve dei rossi é stato impagabile, ha permesso di vedere come il vitigno si esprima in modo nitido mediato dal terroir dell'Alto Adige. Clima, terreni e mani capaci di assottigliare la pomposità del Merlot, lasciandogli i tratti carnosi, e distillare l'eleganza del Cabernet.

Daniele non me ne vorrà, ma l'ho preferito alla pienezza speziata del Taber. Il Mumelter ha un sorso elegante, dagli aromi autunnali, posato, retto da equilibrio e lunghezza... piaciuto tanto. Come ho già pensato in passato, "se tutti i Cabernet fossero così, si potrebbe anche bere Cabernet".

Per la prima volta ho sentito il Moar, selezione del Santa Maddalena, prodotto solo in magnum, più sottile nel frutto dell'Huck am Bach, si esalta nei tratti speziati e salini. Bottiglia che lasciata a riposare potrebbe davvero aprire a interessanti prospettive di evoluzione.

La chiusura delle sequenza con un vino di pura luce, il Vinalia, passito da un altro vitigno del cuore, il Moscato Giallo. Ha arricchito un'interpretazione tutta emiliana dello strudel, inconsueta, diversa, ma ben riuscita, di profumi canditi e dolcezza di pasta alla mandorla.


In abbinamento i piatti del grande Pier Vinzolini, "Ceviche di ricciola" e "Roast beef di tonno bianco" leggeri, estivi e speziati per i bianchi, una selezione di formaggi dell'Alto Adige e salumi Emiliani per i rossi. Come sempre al 25 si sta molto bene, e la nuova sistemazione della Vineria é splendida, proprio adatta a serate come questa.


Di Daniele non c'é molto da dire, mentre parlava con grande serenità del suo lavoro, dei suoi vini, della sua vita gli brillavano gli occhi, si é divertito anche Lui, si é divertito tanto...


Cantina di Bolzano - AA Sauvignon Mock 2015
Cantina di Bolzano - AA Sauvignon Riserva 2012


Serviti in tandem, il cru é per entrambi quello di Maso Mock, dalla esposizione Sud-Est, al mattino riceve la luce in anticipo. La Riserva viene prodotta con le piante più vecchie del vigneto, ancora condotte a pergola.

Il Mock ha una luminescente la sfumatura verdolina, mentre al naso esalta il vitigno nel modo più nobile e tipico dell'AA, con la purezza del fiore di sambuco, intenso e pungente. Netto é anche il ricordo di erbe aromatiche, una verdissima menta che tuttavia non maschera un fruttato vivo, protagonista, di pompelmo rosa e tanto frutto della passione.

Ingresso di bocca morbido, falsamente dolce, riscalda appena il fondo della gola regalando un aroma erbaceo di ortica e lavanda. A bicchiere più caldo dispiegherà ali di frutta tropicale e melone.

Di un giallo pieno e vivace, che ancora rifugge il dorato, si mostra la Riserva, dolce nei profumi di nocciola, melone bianco, ananas maturo, il floreale é intenso e fresco, alla rotazione regala un soffio di menta. La barrique si sentirà appena, ma solo a bicchiere più caldo.

Al sorso esce prepotente la freschezza, che lascia addirittura indietro quella del fratello più giovane, la barrique offre un'elegante concessione burrosa, ricordi di pasticceria, un finale bellissimo di albicocca. Vino di pura eleganza Borgognona, in cui il legno completa tenendosi comunque in secondo piano, lasciando al vitigno il compito di dettare i ritmi.


Cantina di Bolzano - AA Chardonnay Kleinstein 2015
Cantina di Bolzano - AA Chardonnay Riserva 2012


Anche il questo caso le uve vengono dallo stesso vigneto, un pò più alto rispetto a quello del Mock, a ricercare una maggior freschezza per il vitigno.

Una parte della selezione viene comunque passata in barrique per abbassare l'acidità della massa complessiva, forse questo spiega viene l'intensa colorazione.

Il naso porta ricordi di pesca gialla e albicocca, erbe aromatiche, mango, spuma di mare, mentre il sorso è dinamico, pieno, con un leggero e confortevole calore che avvolge la bocca. Il perfetto equilibrio regala serenità, il finale una sapidità lunghissima.

All'alzarsi della temperatura i profumi diventeranno sorprendentemente ancora più freschi, l'agrume si ergerà a protagonista, la chiusura aromatica nettamente di pompelmo.

La Riserva ha un inizio più timido, piano piano si apre su burro, cioccolato bianco, mandorla, fino ad esprimere pienamente una raffinatezza arricchita di aromi floreali, pesca sciroppata, tisana alla camomilla.

Bocca condita, saporita e minerale, dal profondo allungo fruttato e finale che si conferma, come in tanti altri vini della serata, profondamente salino.


Cantina di Bolzano - AA Gewürztraminer Kleinstein 2015


Vengono utilizzate una minima parte di uve appassite per dare morbidezza, perché l'alcol potente porta una sensazione gustativa asciugante, che deve essere bilanciata.

Nel bicchiere si mostra di un giallo appena dorato, una concentrazione notevole che si nota già mentre viene versato, così come sono intensi i profumi, dolci di pesca allo zucchero, litchi, miele leggero, vaniglia.

Segue un passaggio di fumo, un accenno di brodo, ma infine sono i fiori a diventare protagonisti, dal varietale intenso di rosa gialla al mughetto bianco e profumatissimo.

In sorso aleggia su un equilibrio grasso, l'alcol importante viene combattuto da un'acidità tirata, ma é la forza aromatica che colpisce. Quello che il naso ha già goduto viene restituito amplificato, un vero mazzo di rose, un cesto frutta tropicale.

Il contatto con l'aria avrà risultati sorprendenti, rinfrescando i profumi, arricchendoli di ginger e succo di fiori di sambuco. Si avvicina molto al mio canone di perfezione per questo vitigno.



Cantina di Bolzano - AA Santa Maddalena Moar 2012

Micro Cru di appena mezzo ettaro, principalmente Schiava e qualche grappolo di Lagrein, per una produzione di sole Magnum che esco a non meno di un anno dalla vendemmia. Non una Riserva. ma quasi...

Il colore é bellissimo, il più bello del mondo, una fiamma rubino profumata di ciliegia croccante, mirtillo e pasta di mandorle, leggero il ricordo di tostatura.

In bocca ha freschezza vivace, che non domina una certa rotondità vellutata non così frequente nei Santa Maddalena, ne ho amato la sapidità minerale e condita, preambolo di un chiusura speziata.

I love Santa Maddalena... e questo ha tutti i presupposti per poter anche invecchiare diventando un vino diverso, ma in grado di regalare vere sorprese.

Cantina di Bolzano – AA Merlot Riserva Siebeneich 2014

Il vigneto si trova a Settequerce, la parte più calda di Bolzano, quasi ai confini con Terlano, su sfasciumi di porfido rosso.

Colore rubino, denso e luminoso, focalizza immediatamente un frutto rosso carnoso, sottobosco, terra umida, cuoio, cacao, grafite, un tostatura che arricchisce di eleganza senza essere invasiva.

La bocca é morbida, polposa, sapida, si conferma il frutto piccolo e scuro, il mirtillo maturo, così come di nuovo ritorna un'ampia orizzontalità speziata. Con la temperatura crescente guadagna in freschezza e svela un finale di cioccolato dolce.

Il vitigno é reso fedelmente, l'Alto Adige ne ha snellito la linea a tutto vantaggio della bevibilità.



Cantina di Bolzano - AA Cabernet Riserva Mumelter 2014

Non solo Cabernet Sauvignon, la percentuale del Cabernet Franc é significativa ed é in progetto di farla crescere. Anch'esso rubino, é però meno denso nel colore e più brillante del Siebeneich.

Profumi speziati, aristocratici, di terra riarsa e cacao in polvere, ematici e minerali di ferro, nemmeno un accenno vegetale, piuttosto legni orientali, piccolo frutto rosso e tanta cannella.

Bocca rotonda, sapida, un gusto sottile e minerale dall'aromaticità netta di cuoio con finale intenso di cioccolato in polvere e caffè. L'aria lo renderà tiratissimo, se tutti i Cabernet fossero così potrei anche arrivare ad amare il Cabernet.

Cantina di Bolzano - AA Lagrein Riserva Taber 2012

Scurissimo, dalla trama fitta, ma l'orlo é ostinatamente ancora porpora, ha un naso immediato di spezie dolci e arancio rosso, caffè e amarena, denso di mora, fresco di lampone e chinotto.

Sorso avvolgente, dai ricordi di cioccolato e un volume importante senza diventare invadente, tannino potente ma raffinato, un lunghissimo e sottile sviluppo sapido.

Questa è la quintessenza delle riserve del Lagrein, il vino più premiato dell'Alto Adige, nulla viene dal caso... figlio di una grande annata, il 2012, ancora giovanissimo e dal luminoso futuro.


Cantina di Bolzano - AA Moscato Giallo Vinalia 2015


Un regalo imprevisto voluto da Daniele per concludere la serata, nasce da uve Moscato Giallo lasciate appassire naturalmente per 6 mesi all'aperto, sotto ad una semplice tettoia.

Fermenta in barrique, dove il processo si arresta spontaneamente al raggiungimento di un equilibrio fra alcol, zuccheri ed acidità. Ogni anno é quindi sempre diverso, nella nostra bottiglia la natura ha deciso che dovevano rimanere 250g/l di zuccheri residui.

Un vero vino di luce, un luminoso oro brillante, profuma di canditi e ricotta dolce, par nato per abbinarsi ad un cannolo siciliano, tuttavia questo é solo un preludio a frutta secca, croccante al miele, fiori d'arancio e caramella mou.

In bocca non può che essere dolce, sorretto da una spalla acida che nel sottofondo é presente e attiva, gli aromi succosi confermano in modo ancor più evidente torrone, dattero, frutta matura e zucchero di canna.

Con lo strudel é andato divinamente, e non poteva esserci risultato diverso.


Ceviche di ricciola con lime, passion fruit e pere candite alla vaniglia


Fresca già nei profumi, con il lime che quasi ricorda una leggera marinatura, in bocca é tenerissima, nel gusto si esalta con la speziatura del peperone, particolare l'accostamento con il dolce della pera candita. Il Mock l'ha accompagnata davvero alla grande.


Roast beef di tonno bianco, yogurt e arance


Molto bello da vedere, in bocca gioca sulla rincorsa fra la saporosità sapida del tonno e la freschezza agrumata dell'arancio, il pepe a fare l'ago della bilancia. Piatto ruffiano, ma nel senso buono, perché conquista subito con una piacevolezza immediata. Proposto con gli Chardonnay, pareva nato per la morbidezza della riserva.


Primiero di malga a latte crudo

Un anno di affinamento, mi ha ricordato un formaggio di malga preso questa estate da Degust a Bressanone. Saporito e sapido, dall'aromaticità potente, si sarebbe sposato volentieri con il Cabernet, piuttosto che con il Gewürztraminer, ma queste sono cose che si scoprono sempre dopo.


Selezione dei nostri migliori salumi


Tutti molto buoni, un plus per il salame, chiaramente un prodotto artigianale.


Strudel



Inconsueto Strudel di pasta sfoglia, raro da trovare in Alto Adige, che porta una sensazione croccante e friabile. Mi é proprio piaciuta quella particolare sfumatura agrumata che ha legato davvero bene con il Vinalia.

Infine, i colori dei rossi, da sinistra a destra, Taber, Mumelter, Siebeneich, Moar in grande di nuovo il Santa Maddalena


Commenti

Post popolari in questo blog

Androvandi – Colli Bolognesi Pignoletto Classico “Alto Vanto Bianco” 2015

🍷 Fallet-Prevostat - Champagne Non Dosé Avize Grand Cru n.m.

Armando Castagno e la Borgogna: Côte de Beaune - Pommard e Volnay 12/03/2018