Hirschhorner Hof – Pfalz Riesling Q.b.A. Trocken 2009
100%
Riesling – 12.5%
Colore
intenso e caldo, quasi raggiunge il limite inferiore del dorato con
una consistenza, che a bicchiere inclinato, é proprio evidente.
Profumo
particolare, forse all'inizio anche non perfettamente pulito, che si
concretizza in frutta a polpa matura e, mi pare, appena un accenno di
Botrytis.
Sotto,
sepolte, le note varietali del Riesling emergono appena per poi
uscire, con i minuti in progressione.
Naturalmente
sono profumi di gioventù, di frutta e di fiori, visti i pochi anni
dalla vendemmia l'idrocarburo é ancora una svuocata visione lontana.
Il
calore dell'aspetto c'é anche nel profilo olfattivo, sotto forma di
cedro candito, melone bianco, marzapane, e speziatura del miele di acacia.
Non
é la Mosella, si vede e si sente, ma é bello lo stesso.
Al
caldo si accompagna comunque la freschezza della fragranza, un calore
fresco e vivace.
In
bocca é coerente: riscalda, é avvolgente, quasi grasso, ma
l'acidità scattante lo sostiene e tende a renderlo equilibrato.
Evidente
il residuo zuccherino, il Trocken dell'etichetta deve essere sempre
considerato con il metro dei vini tedeschi.
Bella
coerenza anche nei sapori, che sono quelli di pesca gialla e limone,
con chiusura appena ammandorlata.
Il
"tende" di prima viene dal fatto che nei sapori ha una
strana amalgama, le sensazione sono del livello giusto, ma ancora non
fuse.
Probabilmente
ha solo bisogno di tempo.
Sulla
tenuta mi lascia perplesso e, se é sicuro che possa reggere per
diversi anni, potrà arrivare anche a 10, 15 o 20 anni?
Alla
fine può portare a casa qualcosa come 86/87 punti.
Acquistandolo
tramite un'amica direttamente dal produttore questa bottiglia é
costata con le spese di spedizione intorno ai 16-17 Euro.
Più
sta a contatto con l'aria e più il Riesling viene fuori.
Veramente
curiosa la tappatura con sughero ricoperto da una goccia di
ceralacca, forse
per ridurre il passaggio d'aria mantenendo i vantaggi dell'elasticità del
sughero.
Vino
prodotto da agricoltura bio-dinamica.
Commenti
Posta un commento