Degustazione Barolo BOVIO, Bologna 3 Dicembre 2012
In genere durante le degustazioni pubbliche non riesco a raggiungere la concentrazione necessaria per arrivare a definire bene il vino.
Per me, una buona degustazione, non é un evento pubblico.
In questo caso, però, sia per il mio particolare stato d'animo sia per il ritmo particolarmente blando con cui la serata é lentamente scivolata via, sono riuscito a prendere dei buoni appunti che riporto direttamente dal mio notes.
Per come sono stati serviti i vini, ho potuto degustarli con almeno un bicchiere di vantaggio rispetto ai degustatori ufficiali della serata.
Anche perché, sinceramente, non sono stato così bravo nel trovare tutti quei profumi e quelle sensazioni che hanno trovato loro.
Spero quindi di essere stato influenzato molto poco da quello che veniva declamato alla platea.
Nel complesso abbiamo sentito dei bei vini ma, questione di gusto personale, dovendo proprio scegliere berrei Pinot Nero tutta la vita.
Barolo
Rocchettevino 2008
Rubino
con orlo granato, di un bel colore vivace, ottima trasparenza e
consistenza intermedia.
Il
primo naso porta in evidenza la tostatura, che progressivamente
tenderà a dissolversi per lasciare sempre più spazio al frutto e
alle spezie.
Frutta
che dà un'impressione di freschezza sotto forma di ciliegia e
arancia rossa su un sottofondo di cannella e terra bagnata.
Non
ha una complessità clamorosa, ma é piacevole nella definizione
delle sensazioni.
In
bocca la freschezza del frutto e di sensazione é piacevole, con
tannini ancora ben scolpiti ma assolutamente non verdi, piuttosto
quasi polverosi.
Lascia
un'impressione di calore, senza avere una persistenza lunghissima.
Bello
nella sua, giovane, semplicità vale 86 punti a crescere nel
giro di alcuni anni.
Barolo
Arborina 2008
Massa colorante importante, ma più
spento del precedente, con una consistenza importante.
Profumi non particolarmente intensi,
di frutti in bacca e un terziario di cuoio e terra in evidenza.
C'é poi una strana sensazione che
più che alla tostatura del legno mi fa pensare proprio alla cenere.
In bocca, pur dimostrando un bel
frutto, ha una morbidezza innaturale.
Sicuramente un vino più grosso di
quanto non sia elegante e che magari renderà meglio accompagnando il
cibo che non in una degustazione.
Non mi fa impazzire, non riesco a
dargli più di 83.
Barolo
Gattera 2008
Nel colore é ormai completamente
sul granato, piuttosto trasparente ma anche positivamente vivace.
Consistenza importante.
Naso elegante, anche se non
particolarmente esplosivo, in cui emergono la speziatura di cannella
e una bella mineralità.
Seguono frutta in gelatina con un
leggero sottofondo di fiori appassiti.
Al gusto ha un bel equilibrio e pur
dimostrando una bella ricchezza di tannini li trovo comunque di
grande qualità, perfettamente maturi.
Mantiene una freschezza che gli dona
un'impressione quasi ematica di grande persistenza.
Riportando il bicchiere al naso
emerge una elegante nota di cioccolato.
Di valore assoluto, almeno 88
punti un pò anche di prospettiva.
Barolo
Riserva Bricco Parussi 2004
Granato con orlo aranciato, un pò
cupo forse anche per la presenza di sedimenti nel bicchiere.
Quella dei sedimenti é stato una
presenza frequente nella serata anche perché i vini non vengono
filtrati.
A me non danno alcun fastidio, fanno
parte del mondo del vino, e d'altronde, coloro che non vogliono
sedimenti nel bicchiere possono sempre bere un bel lambrusco
d'annata...
Facendo però attenzione che non sia
un “metodo ancestrale”.
Ha un profumo intenso e nero
di china, spezie sia dolci che piccanti e iniziano a farsi avanti un
etereo di vernice e di smalto.
Bellissima la rosa appassita e
frutta decisamente in marmellata.
In bocca é perfetto con tannini
assolutamente integrati e ancora una freschezza che lo rende quasi un
succo di frutta.
Mi fermo ad 87, forse perché
da una riserva mi aspettavo un filo in più di eleganza al naso.
Barolo
Arborina 1996
Granato con orlo aranciato di
consistenza importante.
Profumi ormai quasi completamente
spostati sul terziario, mi pare quasi di identificare il gudron.
Ha grande intensità, ma all'inizio
pecca un filo di complessità, bisogna lasciargli un pò di tempo per
aprirsi.
Poco a poco, con l'ossigenazione,
viene fuori la frutta nera e la prugna secca migliorando minuto dopo
minuto.
In bocca ha un'ottima morbidezza, ma
la freschezza risulta un pò spenta.
Buona invece la persistenza.
Un 89 di stima, ma se ne
avessi in cantina delle bottiglie le berrei in fretta.
Barolo
Gattera 1996
Colore veramente particolare: bordo
aranciato mentre al centro sembra ancora rubino. In pratica, avrebbe
saltato una tonalità di colore.
Massa colorante importante e di
notevole consistenza.
Finalmente un naso di adeguata
complessità e anche molto particolare con i primi profumi che
ricordano il tartufo e il petrolio.
Anche in questo caso, dopo tanti
anni in bottiglia, bisogna lasciar agire l'ossigeno in modo da poter
apprezzare l'aroma di scorza di arancia, l'elegante tostatura e una
bella nota balsamica.
In bocca ricorda il succo di prugna
e dimostra la freschezza che invece mancava nel precedente. Tannini
perfetti così come la persistenza.
Decisamente il fuoriclasse della
serata, con 91 punti e forse anche qualcosa di più.
Un applauso speciale agli ottimi formaggi Piemontesi che sono stati serviti in accompagnamento.
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