Marisa Cuomo – Furore Bianco "Fiorduva" 2008
Fenile
30%, Ginestra 30%, Ripoli 40% - 13.5%
Paglierino
intenso e profondo, reso tale dal passaggio in legno, ma con una luce
viva che smentisce i 5 anni passati dalla vendemmia.
Nel
bicchiere si muove con la ricchezza di un vino rosso e anche in
questo caso il barrique ha sicuramente fatto la sua parte.
Oltre al
grado di maturazione che il clima della Costiera Amalfitana può
garantire...
I
primi profumi si concentrano sulla speziatura dolce di vaniglia e
frutta tropicale matura come banana, mango e ananas sciroppato.
Si
riconoscono il burro di nocciolina e il cioccolato bianco con un
delicato floreale di fiori anche questi bianchi.
Tutto
sommato, però, é come se fosse un pò timido e fà fatica a
dispiegare il suo ventaglio di colori.
In
bocca però cambia marcia...
Morbido
come mi aspettavo, grasso come mi aspettavo, ma la luce che mi aveva
colpito guardandolo si concretizza con una freschezza viva e succosa.
E'
agrumato di cedro con appena un retrogusto piacevolmente ammandorlato, che ancora una volta possiamo ricondurre al passaggio in legno.
Il
tutto condito con una sapidità che é quasi scontato definire
marina, vista la posizione delle vigne.
Ha
una lunghezza da premiare con 88 punti che sarebbero potuti essere
anche di più se il naso fosse stato allo stesso livello.
Ho
comprato questa bottiglia in enoteca un paio di anni or sono,
affascianato dalla storia di queste vigne autoctone che crescono
aggrappate alle pareti del golfo di furore crescendo in orizzontale
per via delle pendenze.
Però
40 Euro sono una cifra che non sarei più disposto a spendere.
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