Rieslingata pre-vacanza...

Così si chiamava il gruppo whatsapp creato da Andrea, splendido padrone di casa, per generare al meglio il caos che abbiamo allegramente messo in pratica il venerdì sera.


Questi i vini della serata:

🍷 Giovanni Menti, Omomorto Metodo Classico 2012
🍷 Mastrosasso, Pignoletto Rifermentato in bottiglia 2015
🍷 Weins-Prüm, Mosel Wehlener Sonnenuhr Riesling Kabinett 2014
🍷 Egon Müller Scharzhof, Mosel Scharzhofberger Riesling Spätlese 2008
🍷 Schloss Lieser, Niederberg Helden Riesling Auslese Goldkapsel 2012
🍷 Verwaltung der Staatsweingüter, Rheingau Rüdesheim Berg Rottland Riesling Spätlese 1987
🍷 Carl Schmitt-Wagner, Mosel-Saar-Ruwen Longuicher Herrenberg Riesling qualitatswein

🍷 Ancarani, Vino Rosso da uve stramature

Al solito abbiamo mangiato cose sfiziosissime, dagli antipasti al dolce, e fatto un sacco di chiacchiere in allegria, da vecchi amici che purtroppo hanno poche occasioni per riunirsi insieme.

Non ero preparato a scrivere qualcosa sui vini, la serata me la sono goduta fino in fondo, però alla fine, é anche un modo per fissare un ricordo, di una calda serata di fine luglio.

Allora tutto a memoria... e di seguito quello che ricordo

🍷 Giovanni Menti – Omomorto Metodo Classico 2012


Naso soffice, da lieviti giovani, con una sfumatura aromatica evidente tanto che mi é venuta spontanea la frase “...beh gli sarà scappato qualche grappolo di Moscato in pressatura”. Magari la Durella é così, non la conosco quasi per nulla, però questa fragranza dolce mi piace, é rassicurante. Una sensazione che si conferma anche in bocca, dove diventa naturalmente più marcata mano a mano che la bottiglia si scalda. Il residuo zuccherino é evidente, ma sarà comunque il lietmotif della serata quindi un ottimo inizio, non ha quella sferzata di acidità del Riva Arsiglia ma é appagante, sincero e piacevole


🍷 Mastrosasso - Pignoletto Rifermentato in bottiglia 2015


Il sur lie del mastro, ancora da etichettare e mettere in commercio, ha detto anche il nome ma me lo sono anche scordato, mentre invece ricordo che in etichetta avrà la foto di un nido in una pianta di vite. Nei profumi é dominato dal metodo, come altri sui gemelli da uve Pignoletto, corretto senza sbavature, il sorso ha equilibrio e un buon margine di miglioramento sulla chiusura di bocca. Lui ci crede tanto, io continuo a rompergli le scatole fino a che non mi regala una bottiglia di Sauvignon, così dopo mi metto zitto.


🍷 Weins-Prüm - Mosel Wehlener Sonnenuhr Riesling Kabinett 2014 (8.5%)


Il giovincello della serata, mentolato, dal profilo bianco e verde, semplice, mi sembra di avvertire un accenno di gas al naso, e in effetti la carbonica sarà piuttosto evidente in bocca. Il 2014 nella Mosella deve essere stata un'annata piuttosto complicata. La parte dolce si sente, e diventerà ancora più evidente con qualche grado in più, bevuta piacevole e spensierata forse quasi da aperitivo visto il corpo esile. 


🍷 Egon Müller Scharzhof - Mosel Scharzhofberger Riesling Spätlese 2008 (8.5%)


Erroneamente per qualche secondo memorizzo che sia il Kabinett, che ho già sentito alcune volte senza che mi abbia così impressionato, nonostante il nome. Poi lo avvicino al naso e quello che sento mi fa immediatamente cercare l'etichetta... un vino così non può essere un Kabinett, e in effetti é lo Spätlese. Tutta la complessità e la ricchezza di un Riesling, fatta di propoli, pesca, miele leggerissimo, ardesia, timo, con il piccante botritico ad esaltare e amplificare il tutto. E non ha nemmeno messo il turbo degli idrocarburi... una delitto averla aperta ora. Cala leggermente in bocca, dove la sfumatura della carbonica si avverte, e la saporosità non lunghissima denuncia l'errore di averla aperta almeno con 10 anni di anticipo. Mi stupisce invece che non abbia avuto un gran rapporto con l'aria, molto strano.


🍷 Schloss Lieser - Niederberg Helden Riesling Auslese Goldkapsel 2012 (7%)


Molto, ma molto dolce, al momento manca di distensione, lo abbiamo provato con il fegato di baccalà, e come sensazione gustative sarebbe andato anche bene, ma troppo dissonante negli aromi. Il vino a tirare verso una voglia di dolce, il pesce a tirare verso una secchezza morbida, da grande Marsala. Questo e averlo aperto almeno 5 anni prima del tempo lo ha sicuramente penalizzato.


🍷 Verwaltung der Staatsweingüter - Rheingau Rüdesheim Berg Rottland Riesling Spätlese 1987 (10%)


Segni di leggera colatura sull'etichetta, tappo apparentemente integro sotto la capsula, ma appena vi pianto il cercine, ne esce una goccia di liquido. Mi preparo ad usare il cavatappi a lamelle, però il tappo mi segue e riesco ad estrarlo a mano. Quantomeno, non ha odori preoccupanti. Lo é invece appena nel colore, in un mix di oro, ambra, ruggine e arancio. Il profumo ha un attimo di assestamento, come per abituarsi bene all'ossigeno, poi inizia a danzare fra la terra e i suoi frutti. Gioca con resina, tartufo, humus e un nitido tabacco, rimbalza di piccoli frutti rossi, biscotto al miele e prugna Regina Claudia. In bocca parte subito con un'acidità sferzante, non c'é il minimo accenno di zuccheri residui, anche gli aromi vogliono qualche minuto per cominciare a venir fuori, così come la trama tannica, poi evidente, matura, affascinante. Il rapporto con l'aria é splendido, con la temperatura anche meglio, lasciarlo nel bicchiere lo addolcisce. Bottiglia colta al volo, arrivata a Noi dopo quasi 30 anni, forse miglior vino della serata.


🍷Carl Schmitt-Wagner - Mosel-Saar-Ruwen Longuicher Herrenberg Riesling qualitatswein 1977


L'etichetta non é originale, di sicuro é una stampa recente messa su bottiglie ritrovate in cantina, anche la gemella che avevo io era così, quanto alcol avesse rimane quindi un mistero, di cui tutto sommato ci importa poco. Il colore invece fa scendere una lacrimuccia tanto é bello, quasi ancora non si libera della sfumatura verdolina. Il tappo, sbriciolatosi nell'apertura, ha fatto il suo mestiere fino alla fine, difendendolo strenuamente dal tempo. Tuttavia il bicchiere fa davvero fatica a liberare gli aromi. All'inizio sono soffusi, promettono eleganza, sfodera qualche minuto di gloria, con Noi a coccolarlo e a fare il tifo per Lui, poi però cede, e note leggermente ammuffite lo avvolgono. In bocca le sensazioni sono integre, l'acidità é al suo posto, la dolcezza non é invasiva, tuttavia l'aromaticità, che in vini dal corpo esile come questo sostengono, anzi sostituiscono, la struttura, non é sufficiente. E' una bevuta di 40 anni, quindi la accogliamo con grande piacere e favore, però ormai molto sfibrata, tranne nel colore. Il contrario del precedente, sono le magie del Riesling.


🍷 Ancarani – Vino Rosso da uve stramature (12%)


Siamo ormai alla fine, confortando i sensi affaticati con una fantastica Torta alla Frutta di Gino Fabbri, e arriva questo vino da dessert da uve Centesimino. Scurissimo e vivace come il sangue, dai profumi un po' arruffati ma un sorso gustoso e lineare. Le geometrie di zuccheri, alcol, tannini, acidità, corpo formano un poligono aureo, diventa un nettare succoso, quasi leggero, saporito di mora e mirtillo, che sposa il dolce in modo perfetto. E la bocca finalmente si rilassa.


E poi qualche altra foto sparsa, cose mangiate, colori, ecc...




Appuntamento a settembre, per la “Borgognata post-vacanza” confronto stagnolato di vini di Borgogna e vini fatti con stile Borgognone... e vediamo se ci prendiamo.

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