"A tutta zucca" - 📖 Scuola di cucina con Rino Duca (15/10/2018)
Amo la zucca e ormai sono stregato dal
fascino di veder creare i piatti davanti ai miei occhi, ripensandoci non è
certo un caso se ormai tanti ristoranti hanno la cucina a vista sulla sala.
Ma nelle lezioni di cucina di Rino si va
oltre... i tempi morti di una cena sono automaticamente cancellati, fra un
piatto e l'altro si partecipa alla preparazione del successivo, i gesti e gli
ingredienti diventano il centro della conversazione, anche se non si ha una
reale convinzione di volerli poi ripetere a casa.
Lui è così "vicino"... al di
fuori dell'effettiva distanza fisica limitata ai pochi metri della piccola sala
del Grano di Pepe, riesce a essere più un compagno della serata che non
l'effettivo conduttore, lo fa mettendo in condivisione il racconto delle sue
esperienze, le scelte, attraverso la naturalità con cui spiega come a volte
asseconda la tradizione e in altre invece aggiunge la sua personale visione.
Non c'è un gioco di ruolo fra chef e clienti,
nasce come una piccola comunità di amici che insieme inventa una cena che,
anche per questo motivo, alla fine risulterà immancabilmente più buona. Ormai
di questo sono più che convinto, razionalmente non riesco a spiegarmi il
perché, e tutto sommato poco mi importa, ma funziona alla grande!
Fin dagli incontri passati ho scoperto Rino
a suo agio nella solare Sicilia e innamorato dei frutti del territorio che
ormai lo ha adottato, e anche quando questi sono i protagonisti porta sempre un
soffio di mare, un pizzico di magia del Sud, qualcosa che lo leghi alla sua
terra.
Così il crumble è farina di mandorle unita
a burro con un pizzico di cacao, il tortello ripieno incontra i lupini e la
scorza di limone, un intenso cioccolato ricopre il dolce alla zucca profumato
dall'aroma di anice stellato.
Abbiamo iniziato con la preparazione della 🍴 Cheesecake, a base di philadelphia e
zucca, in modo da darle poi il tempo necessario per raffreddarsi e raggiungere
la giusta consistenza. L'abbiamo gustato per ultima, una vera goduria di cui
trattenere a lungo il ricordo percorrendo la strada di casa.
Semplice nell'idea e golosissima nella
realizzazione la 🍴 Patata ripiena di fonduta di zucca,
accompagnata da pioppini saltati e lamelle di champignon per creare verticalità.
Un inno all'autunno che arriva e scalda subito il cuore, per i sapori che
uniscono dolcezza a sfumature salate e di sottobosco, mordidezza a impressioni
croccanti. Per assecondare ancora di più la stagione un disegno di un grappolo
d'uva nel piatto... "Autunno a Sorbara" è proprio il suo nome.
Terra e mare, Emilia e Sicilia compongono i 🍴 Ravioli di zucca e lupini, ed è
proprio il sapore iodato e salino che stempera la dolcezza speziata del
ripieno, con un frammento di scorza di agrumi a dare quel guizzo in più di
freschezza. Zucca anche nella sfoglia, che Rino ha tirato davanti a noi,
portandone anche una versione trasparente senza glutine, appositamente per
alcuni compagni di sala.
Nell'abbinamento ha vinto l'Emilia, su
suggerimento dello Chef in persona il 🍷 Vej 270, un "Bianco Antico" 2016 del Podere Pradarolo.
Antico già nella luce e nel colore, crepuscolare e fitta di riflessi ambra, ma
non nell'anima, al contrario ribelle e irrequieta.
Quasi 9 mesi di macerazione gli hanno
conferito un frutto rosso, piccolo e candito, ma il vitigno è tutt'altro che
perso, cede appena di dolcezza, si bagna di spezie orientali, trova essenze
pungenti, diventa un succo dalla nervosa freschezza. Il lungo contatto ha prima
arricchito e poi preteso un tributo all'indietro, lasciando alla fine come
ricordo un lieve spessore.
Una
bella serata, una bella scelta, una bella atmosfera, la compagnia ha fatto il
resto, e tutto sommato ne avevo bisogno.
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