I protagonisti di ieri sera
Non tutte le ciambelle (abbinamenti) riescono con il buco (perfetti)...
Come lo avevo pensato, e come é venuto fuori, per ricordare una bella serata, anche fra qualche anno.
BRINDISI
INIZIALE
Trento Doc - Spumante Metodo Classico "Blauwal" – 12.5%
Azienda Agricola
Cesconi
100% Chardonnay
Scelto perché...
Uno dei pochi
spumanti italiani che, seppur alla lontana, mi ricorda la Cote de
Blanc con la finezza dei profumi e la struttura da “vino” degli
Chardonnay di Avize.
Forse anche
eccessivo come apri-cena, ma chi se ne importa...
Come é
andata...
Che
dire, non poteva essere diversamente e poi l'ultima bottiglia é
sempre la migliore.
Bello deciso, il dosaggio non si sente per nulla, alla fine é andato ad accompagnare gli sformatini di zucchini e di zucca.
Bello deciso, il dosaggio non si sente per nulla, alla fine é andato ad accompagnare gli sformatini di zucchini e di zucca.
ANTIPASTO
- bresaola di renna
- sformatini vari
di verdure
- e poi sorpresa...
Alto Adige Valle d'Isarco - Kerner 2012 – 13.5%
Tenuta Pacherhof
100% Kerner
Scelto perché...
Mi immagino la
Bresaola di Renna come una Bresaola più saporita, con la carne
magari anche un pò meno tenera di quella di mucca, e forse un pò
più asciutta.
E allora mi gioco
questo Kerner, di struttura, ma con una grande freschezza e facilità
di beva.
Il problema
potevano essere i profumi, ma questo Kerner non ha la spianta
aromatica così marcata come tanti vini da questo vitigno.
Magari qualcuno
preferirà continuare con il Blauwal, sicuramente il Kerner andrà
bene con gli sformati di verdura.
Come é
andata...
Un
simpatico disastro: la bresaola é risultata affumicata e
pepata, buonissima con una persistenza gustativa impressionante.
Ha
letteralmente “arato” il povero Kerner, che poverino, con i suoi
13.5% e i profumi eleganti, sembrava proprio un vino da aperitivo.
Ci
sarebbe voluto un rosso, e anche di quelli importanti.
Poi,
surprise, é saltata fuori la mousse di fegato di renna al
whiskey... e allora ciao!
Fossi
stato casa mia sarei volato a prendere uno Chateau Filhot 2004 in
cantinetta, ma tant'é...
PRIMO PIATTO
- involtini di
tagliatelle alla robiola avvolti nello speck
Poully-Fuissé - "Sur la Roche 2011" – 13%
Domaine Jacques
Saumaize
100% Chardonnay
Scelto perché...
Un primo piatto
ricco di ingredienti saporiti e sapidi, chiama un bianco morbido.
Non avevo mai sentito questo vino, ne ho bevuti altri di denominazioni minori (St.Veran) della stessa cantina, che mi sono piaciuti per il loro struttura, senza essere pesanti.
Non avevo mai sentito questo vino, ne ho bevuti altri di denominazioni minori (St.Veran) della stessa cantina, che mi sono piaciuti per il loro struttura, senza essere pesanti.
Poully-Fuissé é
una denominazione più importante del St.Veran, l'ultima zona di
grande qualità della Borgogna per i bianchi andando a sud, mi
aspetto più morbidezza, e ricchezza di più profumi che dovrebbero
tenere a bada l'affumicato dello speck.
Sopratutto mi
aspetto una conferma sulla buona mano del vignaiolo che già mi aveva
colpito.
Come
é andata...
Il
Poully-Fuissé ci poteva anche stare... magari fra 5 anni.
Vino
giovanissimo, mi sono sentito davvero un “erode”, con gli
involtini di tagliatella ha dato vita ad un abbinamento dissonante
migliorato un pò con l'alzarsi della temperatura.
- fagiano all'uva
- filetto di renna
- zampone in crosta di purè
- contorno di lenticchie
Barolo Docg - "Arborina" – 2008
Azienda Agricola Bovio
100% Nebbiolo
Alto Adige Sekt - Brut Rosé n.m.
Weingut Haderburg
60% Pinot Nero -
40% Chardonnay
Scelti perché...
Un vero dilemma, il
filetto di Renna é un'incognita, se emerge la nota selvatica,
chiamerebbe un rosso morbido.
Lo stesso vale per
il fagiano, che però è all'uva, e quindi potenzialmente con un
gusto agrodolce.
Me lo ricordavo da
altri anni molto equilibrato, quasi da abbinamento da bianco passato
in legno.
Ho pensato di
mettere un rosso, un Barolo in stile "modernista", che
ricordo rotondo, per parere il colpo se dovesse prevalere il gusto
del cibo forte.
Con la possibilità
di continuare con il Poully-Fuissé, se Renna e Fagiano dovessero
risultare più equilibrati.
Per lo zampone
l'abbinamento è più facile.
La preparazione in
crosta, a maggior ragione, mi spinge a metterci un Metodo Classico.
Ne ho scelto uno
volutamente un pò rustico, prima vino e poi spumante.
Uno Spumante più
da sensazioni tattili e gustative, che non da profumi e aromi
raffinati.
Come
é andata...
Fagiano
di quelli seri, con la carne appena asciutta, e filetto di renna
molto delicato, dolce, cotto al sangue, si scioglieva in bocca.
Il
Barolo di Bovio c'é stato divinamente: anche questo appena giovane,
ha esaltato i cibi con la sua freschezza di sensazioni.
Il
filetto di renna era accompagnato da una purea di rafano, pera e
salsa Wasabi... sorry ma per questi spigoli non sono ancora
pronto.
Lo
zampone era cotto in modo normale e poi messo al forno per 1 ora
sepolto dal puré.
Semplicemente
delizioso, da piccolo adoravo fare un bel mix fra cotechino e pure
nel mio piatto.
Che
ve lo dico a fare? Semplicemente galattico con il Rosé di Haderburg.
Rustico
con rustico, abbinamento perfetto.
DOLCE
- Spuma di zabaione
da mangiare con pandoro (si toccia il panettone nella spuma)
Pignoletto Passito – "Dolcedò"
Azienda Agricola
Maria Bortolotti
95% Pignoletto, 5%
Sauvignon – 14.5%
Scelto perché...
Abbinamento
"obbligato": non amo i vini dolci quindi non ho la cantina
fornita.
Avrei probabilmente
scelto un passito meno importante, magari un vino anche solo
"amabile", e forse con le bollicine.
Visto che ho un
debito di gratitudine con Mariana, e volevo una bella occasione in
cui aprirlo, ho deciso per questo Pignoletto, di cui mi hanno sempre
parlato bene, ma non ho mai sentito.
Come é
andata...
E'
andata che ormai era mezzanotte, non aveva senso aprire i vino e poi
subito dopo quello del brindisi.
Io
ho passato il toccio del pandoro, ero ormai full
Sarà
per la prox volta, il Dolcedò é tornato a casa.
BRINDISI di
MEZZANOTTE
Asti Docg - "La Selvatica" 2012
Az.Agricola "La
Caudrina" di Romano Dogliotti
100% Moscato di
Canelli – 7%
Scelto perché...
Per anni ho aperto
Champagne importanti a mezzanotte traendone soddisfazioni modeste.
Si arriva a
mezzanotte dopo aver mangiato l'impossibile, una successione di
sapori forti, magari anche dopo il dolce, tirando il Capodanno a
pistacchi e frutta secca.
Uno spumante secco, in quelle condizioni, diventa metallico e difficile da gustare come meriterebbe.
Allora quest'anno
mi gioco davvero un Asti.
Perché quando si
trova il prodotto giusto, è un vino straordinario: leggero, dolce,
ma non solo dolce (quelli buoni), riposante per i sensi, ma appagante
per il gusto.
Deve essere freddo
e di qualità, come i prodotti di Dogliotti che amo tantissimo.
Questo è l'unico
vino su cui a priori non avevo davvero alcun dubbio.
Come é
andata...
Quando
l'Asti é a questi livelli, possiamo far morire di invidia anche i
Francesi.
Piaciuto
a tutti, da applausi a scena aperta, esagerando un bel pò...
Ormai
a più di 1 anno dall'imbottigliamento.
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