Degustazione rifermentati in bottiglia 25 Gennaio 2014


Alla cieca ci possono essere delle sorprese, ma capita anche che ci siano delle conferme.

Io non ho degustato alla cieca, ma quelli che erano con me non sapevano nulla dei vini.

Ho avuto il piacere di ospitare, Lola Gomar, Federica Bertuletti, Donato Dolzani, Marco Panichi, Federico Ecchia, Fausto Catellani e una provatissima Irina che mi ha fatto una grande e gradita sorpresa.

Ascoltando i loro commenti, ho visto confermare i miei dubbi sul Sur Lie di Tedeschi, ancora una volta praticamente senza bolla e dolce.

Tutti concordi sulla Malvasia di Camillo Donati, che non conoscevo.

Mi spiace, ma ancora una volta trovo che macerazione spinta non si sposa bene la rifermentazione. 

Già dal colore sembrava una Lambic e al gusto decisamente pesante e senza slancio.

Su tutti, il preferito, e non poteva essere diversamente, il "Furlani Naturale" servito rigorosamente per ultimo per non turbare la degustazione.

Pur nella sua relativa semplicità, gode dei benefici di un territorio straordinariamente vocato e si alza di categoria.

Ma quello che mi ha fatto molto piacere, é come il Falestar sia piaciuto, in modo unanime.

Secondo assoluto, di tutti i vini degustati.


Quella che segue, mi piacerebbe poter dire che sono parole mie, ma non é così: sono le descrizioni fatte da Lola.

Alla fine su 9 vini... anche se quello di Forlani "interrotto naturale " 80 % CH e 20 %PN é stato superiore inizialmente ... 

Risentendolo alla fine, l'ho trovato debole di corpo e senza tanti profumi.

Metto al primo posto Il FALESTAR di Maria Bortolotti..Piacevole al naso , profumi sottile di fiori bianchi e leggero aggrumato ...lo stesso riscontro in bocca. 

Questo ha fatto la differenza con gli altri.coerenza fra le sensazione olfattive e quelle gustative.

Bel Pignoletto

Seguito da ILLERI, un rifermentato sur lie di Monte budello, colpisce per le note fruttate ma sopratutto di agrumi, limone in particolare. 

In bocca, amarognolo da pompelmo, manca di freschezza, minerale.

I peggiori:

Il campione N.7 - di TEDESCHI sur lie , spiacente l'ho definito orrendo: fermo ..senza bolle.

Il campione N.2 - GUMMERHOF, uva Blatterle, uva autoctona altoatesina, 2012.

Mi dispiace dare questo voto al padrone di casa, che é decisamente di parte quando si parla di AA, l'avevo già sentito e non mi era piaciuto, oggi l'ho sentito alla ceca ,dunque non lo sapevo... ed é andata peggio, secondo me non pulito, anzi "puzzina", lasciando nel bicchiere é migliorato ma ha sempre mantenuto questo odorino non pulito.

Il campione N.6 ERIOLI , Alionza Metodo Classico non sboccato Pas dosé 2011. 

Troppo dolce.... Problema di elaborazione ??

Il vino di Camilo Donati ? = birra .... In realtà malvasia...si capisce dopo un po' che c'é nel bicchiere.

Particolari i vini fatti da Federico Ecchia, Giovanni un 2011 e un 2012. Assemblaggio in Maggioranza di Riesling e Chardonnay .

Il suo campione N.5: bella bolla, note di affumicato e di tabacco bianco al naso, molto residuo zuccherino in bocca

Il suo campione N.8 ..riporto la descrizione di Marco Panichi perché é molto azzeccata e mi trovo al 100% "odore di cucina economica, il latte che fuoriesce dal pentolino, che brucia e si attacca sul fondo del pentolino " .

Grazie Fabrizio, per l'ospitalità...come al solito é un vero piacere essere ospite da te.



Grazie a Te, Lola


Commenti

  1. Dove si è svolta la degustazione?

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  2. in che maniera si reperiscono questi campioni?

    RispondiElimina
  3. Dunque... la degustazione si é svolta a casa mia, a Bologna, con un gruppo di colleghi dell'AIS e altri amici, un Enologo, uno Chef e un rappresentante di vini ex-ristoratore.
    Il Falestar, il Sur Lie di Tedeschi, l'Alionza Metodo Classico e la Malvasia di Camillo Donati, si trovano più o meno facilmente, visto che la tiratura é limitata, in alcune enoteche di Bologna.
    Sicuramente i vini di Camillo Donati sono i più famosi a livello regionale e nazionale.
    Il Furlani Metodo Classico lo puoi trovare in giro per l'Italia, Io l'ho acquistato online nelle Marche, ad esempio.
    Altri sono produzioni semi-artigianali, il Blatterle lo produce il Maso Gummerer in Valle Isarco, sopra Bressanone, mentre i 2 Chardonnay sono una sperimentazione di un amico enologo.
    Il Pignoletto di Illeri lo acquisti in cantina di Illeri a Montebudello, vicino a Bologna.
    Posso saper il Tuo nome?
    grazie
    Fabrizio

    RispondiElimina

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