Brindisi di Natale 2014 - 22 Champagne, 4 Franciacorta e un Clos de Goisses 1988
Una serata
incredibile, una batteria di Champagne da sogno, praticamente tutte
le sfumature, di territorio, di vitigno e di epoca di questo
spumante.
Francesco ci ha
accompagnato in questo viaggio, guidandoci nel trovare quelle
sensazioni così complesse e a volte così sfumate, che avevamo nei
nostri bicchieri.
Instancabile, nel
raccontarci i luoghi, le persone, per ore, passate seppur in fretta,
in piedi, servendo tutti i vini da solo, senza cenare.
Noi invece abbiamo
cenato e anche lo stomaco ha provato grande gioia in questa
esperienza.
Non ero mai stato
nel centro di Correggio, é molto bello e ben tenuto, così come
bellissima é la location del Ristorante “A casa di Camilla”.
Piatti perfetti,
leggeri, fragranti e freschi, perfetti per i nostri Champagne, grazie
anche a loro, e sopratutto a Vania che ha organizzato questa serata.
Di seguito la
trascrizione dei miei appunti, con anche i voti che ho dato sul
momento.
Io sui voti sono
“griccio”, di manica corta, forse con la presunzione, e la
fortuna, di aver sentito in questi anni, vini che stanno molto, ma
molto in alto.
E alcuni di questi,
anche fra quelli di stasera...
Trascrivendo gli
appunti, mi sono reso conto che, scalando in alto tutti i vini di 3-4
punti, forse sarebbe più giusto... ma ho scritto così nel mio
notes, e così li lascio, in fondo sono più importanti i valori
relativi.
Tutte le bottiglie,
a parte i “grossi calibri” finali, sono state degustate alla
cieca, divise in 4 batterie.
Aperitivo, a
bottiglia scoperta
Cà del Bosco -
Franciacorta Ris. Brut Annamaria Clementi 2005
55%
Chardonnay
55%, 25%
Pinot
Bianco, 20%
Pinot Nero
Ho sentito altre 2
volte di recente questo spumante e questa magnum mi ha stupito,
praticamente irriconoscibile. Pur nella sua relativa semplicità, non
c'é traccia del vino privo di slancio che ricordavo. E' fresco,
profumato di lieviti e agrumi, trasmette la mimosa, in bocca
equilibrato con una concessione alla sapidità e un leggero calore.
85 punti
Prima
Batteria, Champagne “base” e qualche pirata...
Cà
del Bosco - Franciacorta Ris. Dosage Zero Noir
2001
100%
Pinot Nero
Francesco
ci racconta che é il prototipo del Dosage Zero, la prima annata
prodotta. Colore molto chiaro, per i suoi 12 anni sui lieviti, ha un
naso “da Chardonnay”, con sensazioni evidenti di mela renetta,
erbe aromatiche e fumé. Una piacevolezza minerale che si conferma
anche al gusto, che pur in una completa rotondità, non appesantisce
i sensi e non ha alcuna concessione alla chiusura amara. Uno dei
migliori Cà del Bosco che abbia mai sentito, ma é anche una
bottiglia da 85/90 Euro. 86 punti.
Drappier
- Champagne Carte d’Or Brut s.a.
75%
Pinot Noir, 15% Chardonnay, 10% Meunier
Colore
più caldo, naso poco esplosivo, sentori di lieviti con anche qualche
pecca sull'eleganza. Sorso strano, inizialmente una sensazione di
immaturità, poi chiude nella dolcezza del dosaggio. Mi ha ricordato
il gusto del Ghiacciolo al Cedro. Per i 19 Euro che costa, é
comunque un gran bell'andare. Se penso al Ferrari base da 8.7 Euro,
beh... io prendo questo e bevo una bottiglia di meno. 82 punti.
Pierre
Gerbais - Champagne L’Originale Extra Brut s.a.
100%
Pinot Blanc Vrai
Non é
un errore, é proprio 100% Pinot Bianco, davvero “originale”.
Giallo luminoso, sfumato di verde, ha profumi spumosi, jodati, con un
nitido riflesso di lime. Bolla che punge, gusto
succoso, di succo di agrumi gialli, freschezza che prende il volo,
contenuta da un dosaggio cesellato. Uno di quegli spumanti, in cui
qualche grammo di zucchero, compie il miracolo. Appena 33 mg/l di
SO2, distribuito dalla “Les
Caves de Pyrene“,
sui 35 Euro. Per me 85 punti.
Gosset-Brabant
- Champagne GC Noirs d’Ay Brut s.a.
100%
Pinot Noir
Lo
vedo oro antico, con una sorprendente sfumatura rosa. Nei profumi é
scontroso, sa di arancia ammaccata, ferro, banana matura. Particolare
anche al gusto, con un'acidità strana, quasi vegetale, bucciosa. Sa
di purea di frutta e forse ha anche un filo di evoluzione.
Artigianale, anche sgraziato, ma non banale. 83 punti.
Barone Pizzini - Franciacorta Ris. Bagnadore Non Dosato 2008
50% Chardonnay, 50% Pinot Nero
Dopo il precedente, il colore più chiaro spicca in modo netto, e dopo tanti altri, anche una bollicina meno puntiforme. Ha un naso tostato, di crosta di pane e oltre, tabacco e pungente di menta. Carbonica sfumata, aromaticità un pò asettica, decisamente corto, ma chiude pulito. Corretto da 80 punti, ma non nei 30 Euro di prezzo.
Aubry
- Champagne PC Brut s.a.
60%
Pinot Meunier, 20% Chardonnay,20% Pinot Noir
Giallo
pallido, dalle bollicine minute, ha un naso di grafite e agrumi
freschi. Vaporoso in bocca, ha un sapore freschissimo di arancio
giallo, appena vegetale, masticandolo si distende in un'acidità
potente dal finale salato, decisamente lungo. Con il passare del
tempo, il contatto con l'aria lo esalta, dandogli rotondità e
amalgama. 84 punti, io adoro Aubry, anche alla cieca. Francesco ci
dice che in Francia é una bottiglia da 15 Euro. Ecco...
Claude
Corbon - Champagne Prestige Brut s.a.
50%
Chardonnay, 25% Pinot Meunier, 25% Pinot Noir
Giallo
intenso, profondo e traslucido. Profumi di incenso, legno di sandalo,
frutta gialla matura e succosa, albicocca e cannella. Bolla
finissima, con aromi di miele, avvolgente e quasi vinoso. Una
pienezza di gusto artigianale, con una freschezza sopra alle righe.
Amo profondamente gli Champagne che mi scuotono così i sensi. 87
punti. Tiraggio 2004, sboccatura 2011, tutta la grandezza di Avize.
Cesare
Bosio - Franciacorta Ris. Girolamo Bosio Non Dosato 2004
Pinot
nero 70%, Chardonnay 30%
Qui
entro in contrasto con Francesco, non ho amato questa bottiglia, mi é
mancata la sintonia. Colore profondo, senza concessioni a gioventù o
maturità e spettro olfattivo metallico, terroso, con sentori di
caffè. Al gusto la bolla é in secondo piano, con un sapore semplice
di limone maturo, anche lungo, ma non sfaccettato. Messi l'uno di
fianco all'altro, Champagne e Franciacorta hanno un distacco netto,
di texture, in cui i secondi impallidiscono. Il prezzo é onesto, sui
23/24 Euro. 82 punti.
Alain
Couvreur Champagne Blanc de Noirs Brut s.a.
80%
Pinot Noir 80%, 20% Pinot Meunier
Paglierino
netto, con bollicine finissime. Elegante e pacato nei profumi, di
zucchero di canna, frutta rossa e fiori colorati. Nitidi il petalo di
rosa e il garofano in boccio. Si vaporizza in bocca al primo sorso, é
completo e pieno, si gioca sulla competizione fra sapidità e
freschezza per emergere. Con il risultato di un equilibrio
lunghissimo, dal sapore di mirabelle, e una vena di brezza marina. Un
capolavoro, da 88 punti. 3 volte sentito alla cieca e 3 volte entrato
nel cuore.
Seconda
Batteria, Champagne Blanc de Blanc senza essere troppo rigidi...
David
Léclapart - Champagne BdB PC L’Apôtre Extra Brut s.a.
100%
Chardonnay
Colore
profondissimo, ti schiaffa in faccia la sua sconcertante complessità
che profuma di thé al limone, agrume maturo, pompelmo, pepe bianco,
gesso. E quando ormai ti ha portato tutto da una parte, ecco che esce
una nota dolce di caramello. Bollicina minuta, forse anche appena
dimessa, un gusto prima da vino e poi da Champagne. Corpo importante,
tondo e avvolgente, aromatico di cera con una punta tostata di caffé,
lunghissimo. Ho segnato 89 punti, ma vedo ora che la descrizione
scavalca di netto i 90, anche perché, scopriamo che é una
sboccatura 2007. Ed ecco la spiegazione per la carbonica sfumata...
Bottiglia valutata sui 100 Euro.
Ulysse
Collin - Les Perrières BdB Extra Brut s.a.
100%
Chardonnay
Naso
da manuale per uno Chardonnay... floreale giallo, crema, burro,
ananas e citronella. Carbonica nervosa, con una punta di falsa
evoluzione trasmessa probabilmente dal legno. Più potente che non
raffinato, ha un aroma finale di erbe aromatiche salate. La nota
nocciolata nei profumi, é ora evidente, praticamente un Borgogna con
le bollicine. Forse il riferimento al PC di Meursault nel nome non é
casuale. Però, tutto sommato, a Ulysse Collin viene decisamente
meglio il BdN. Bottiglia da 70/80 Euro, per me 85 punti.
Claude
Cazals - Champagne GC BdB Carte Or Brut s.a.
100%
Chardonnay
Già
dal colore, paglierino pallido con sfumatura verdolina, si indovina
che siamo sbarcati a Le Meslin-sur-Oger. La conferma vengono dai
profumi, freschissimi, di ananas fragrante e un gesso nitidissimo,
che solo questo GC, e forse Cramant, riescono a definire così
nettamente nel bicchiere. Bolla finissima, cremosa, prima al limite
del salato, e poi chiude con aromi di foglia di limone e clementine.
86 punti. Ho capito che in Francia si trova a 18 Euro, ma forse sto
sognando... di averne una cassa a casa.
Bruno
Paillard – Champagne BdB Millésimé Brut 2002
100%
Chardonnay
Colore
giovanissimo e appena accennato, non gli avrei mai dato gli anni che
ha. Ma il 2002 é stata una vendemmia magica, e la stiamo ancora
scoprendo completamente. Profuma di fumo e cedro, un floreale bianco
di rara eleganza e definizione, la sfumatura esotica dell'anice. Al
gusto ha un aroma di conchiglia e gesso, con una bolla ancora non
domata che lo rende saporito e gustoso, disteso in un finale
lunghissimo di pesca gialla croccante e lavanda. Più di 10 anni sui
lieviti e ancora così giovane. Bottiglia da 100 Euro, si ferma per
ora a 88 punti, ma varcherà presto l'asticella.
Demarne-Frison
– Champagne BdB Lalore Brut Nature s.a.
100%
Chardonnay
Appena
sfumato di giallo, ha un profumo di mela grattugiata, ricordi fumé e
distillato di pere. Francesco lo definisce un naso “autunnale” e
rende benissimo l'idea. E' austero anche al gusto, di nuovo un mix di
aromi dolci, aspri e appena evoluti di frutta ben matura in purea,
decisamente coerente in se stesso, ma molto meno nel vitigno. Ha 2
g/l di zucchero residuo per un prezzo in enoteca di 30 Euro. Per me
83 punti.
Yves
Ruffin - Champagne PC Brut s.a.
50%
Chardonnay, 50% Pinot Noir
L'intruso, un non-BdB in mezzo ai BdB, ma lo stile di questo piccolo RM potrebbe
ingannare, perché fa risaltare la finezza dello Chardonnay
sfruttando la potenza del Pinot Noir per dargli incisività. Giallo
luminoso, scattante, profumi freschissimi di pompelmo, pesca bianca e
mela verde, apparentemente acerbi, ma é la vitalità aromatica che
inganna. Sorso inizialmente nervoso, elettrico, dopo tanta posatezza
bisogna riabituarsi a questo tipo di Champagne per scoprirlo infine
equilibrato e ancora dal gusto di frutta a polpa bianca. Amo gli
Champagne di Ruffin, così come Vania e Matteo. 86 punti.
Pascal
Doquet – Champagne BdB Brut Grand Cru
100%
Chardonnay
Sfumatura
che ammicca verso il dorato, dalla bollicina finissima. Naso
roccioso, gessoso, minerale, quasi salmastro. Il sorso ha una
sapidità sopra le righe, esaltata da una bolla appena pungente, che
gli toglie un filo di eleganza. Risulta pieno, largo, quasi da
masticare, ma appena spento, per una freschezza in secondo piano.
Assemblaggio delle annate
2003
(40%), 2002 (40%), e 2001 (20%). 84 punti.
Terza
Batteria, verso
l'eccellenza
Françoise
Bedel
– Champagne Brut Cuvée Comme Autrefois 2001
33% Pinot
Meunier, 33% Pinot Noir, 33% Chardonnay
Giallo
in pienezza di colore, con profumi confusi, marini e di salsedine.
Non perfettamente pulito anche al gusto, con una chiusura in parte
amara. Il sospetto che sia stato compromesso dal tappo é forte.
Sboccatura 2013, quindi 12 anni sui lieviti per un'annata minore. Non
posso salire sopra ai 79 punti.
Moët
& Chandon – Champagne Dom Pérignon Brut Vintage 2004
??% Chardonnay,
??% Pinot Noir
La percentuale
esatta dei vitigni nella cuvée é segreta, ho sempre pensato che sia
60 e 40, ma non ci sono dati ufficiali. Luminosissimo, ma con profumi
strani, in parte chimici, in parte vegetali di sedano, appena
ingentiliti da un sottile floreale bianco. Al gusto é aromaticamente
incoerente, con sapore di frutta matura e un finale confuso e non
lunghissimo. La caduta degli Dei, per me non sopra agli 83 punti.
Bollinger
- Champagne La Grande Année
Brut 2004
66%
Pinot Noir, 34% Chardonnay
Profondo
nel colore, ma di un giallo limone splendente. Naso di grande
finezza, minerale di conchiglia e roccia bianca calda, ananas e pasca
gialla ben matura. In bocca ha un ingresso sapido, con una freschezza
complessa di agrumi maturi, che si allunga in profondità in aromi di
radice e di liquirizia. Stile aristocratico, impostazione aromatica
spietata e senza compromessi, si vede la mano di una grande Maison.
89 punti.
Fleury - Champagne
Extra Brut 2002
70%
Pinot Noir,
30% Chardonnay
Chiaro e luminoso
nel bicchiere, di nuovo un figlio di questa annata ancora ripetuta
(forse il 2008?). Affumicato e sassoso, ha un accenno aromatico di
uva fresca e ribes giallo. Il primo sorso é scomposto, ma di
carattere, in cui una mineralità salina e una freschezza succinica
non sono ancora amalgamate e remano in direzioni opposte. Manca un
filo di eleganza, di sicuro si esalterebbe con il giusto abbinamento.
Uno Champagne più gastronomico che da concorso. 84 punti.
Quarta
Batteria, senza
compromessi... vintage
1996 e
oltre
Louis Dubosquet -
Champagne GC Brut 1996
55%
Pinot Noir,
45%
Chardonnay
Chiusura con corda,
come anche altri nella serata che non ho citato, ma non é certo una
cosa comune, e una placca metallica al posto dell'etichetta. Colore
particolare, oro con sfumature rosate. Naso complesso e vinoso, di
pesca gialla in macedonia, mirabelle, fiori appassiti, fungo, torba e
un ricordo di distillato. Al gusto entra con una bolla minuta, che
trasforma il liquido in vapore e riempie la bocca. Ha una forza
aromatica potente, all'inizio di the verde e camomilla, poi di prugna
gialla matura e chiude eterno con aromi tostati di caffé e cacao.
Francesco lo ha descritto come un prodotto da “neo-ricchi”, a me
anche nel suo essere un
pò kitsch,
é piaciuto parecchio.
I numeri li ha, 90 punti.
Ruinart
- Champagne Dom Ruinart Brut 1996
??% Chardonnay,
??% Pinot Noir
Una
luce di una vitalità sconvolgente, preludio ad un altro naso
estremamente articolato, che apre su note jodate, di polvere da
sparo, ananas e iris. Poi cambia, e diventa più fresco e speziato,
con uno zenzero nitido, il ribes rosso e la balsamicità di lavanda
ed eucalipto. Il primo sorso dimostra una bollicina altrettanto viva,
ma talmente puntiforme che massaggia piuttosto che pungere.
Masticandolo si ritrova l'aroma penetrante di fiori selvatici, e un
perfetto equilibrio fra sensazioni sapide e fresche. Uno Champagne
cesellato, cristallizzato nel tempo. Il mio Coup de Coeur della
serata... 96 punti.
Pol
Roger - Champagne Sir Winston Churchill Brut 1996
??% Chardonnay,
??% Pinot Noir
Giallo
di spessore, con un riflesso appena rossastro. All'inizio é appena
chiuso, poi piano piano emerge la mineralità nitida e una speziatura
austera di sigaro, tabacco dolce, miele amaro e una sorprendente
albicocca fresca. Carbonica minuta, con un gusto sfumato di miele, in
equilibrio perfetto che il tempo gli ha finalmente concesso. Un filo
di sapidità in più, e avrebbe raggiunto le vette del Ruinart. Io mi
fermo a 94 punti... per Francesco é un 100, ma lo posso capire,
quando si é sulle cime, quando mancano quei pochi punti, sono di
nuovo i gusti personali che contano.
R.
& L. Legras - Champagne GC Saint-Vincent Brut 1996
??% Chardonnay,
??% Pinot Noir
Giallo tenue, con
un profilo minerale affilato, fine e sottile, condito da agrumi
freschissimi. Tagliente, come piace a me, minerale, diretto anche in
bocca, con un gusto di polvere da sparo e acidità di frutta a polpa
gialla. Lunghezza impressionante, stato di gioventù ineguagliato nei
suoi compagni di batteria. Inferiore ora, ma cosa sarà fra 10 anni?
Prodotto in sole 20 annate dal 1964, questa é serietà.
94 punti.
Philipponnat
- Champagne Clos des Goisses Brut 1988
??%
Chardonnay, ??% Pinot Noir
Oro
antico, con un riflesso rosa, ma ancora di luminosità strabiliante.
Ad occhi chiusi lo avrei scambiato per un vino, e non per uno
Champagne, ma che vino... Con sentori di brandy, idrocarburo, erbe
aromatiche salate, fieno tagliato, terra riarsa appena bagnata dalla
pioggia. Trasmette una maturità elegante, che toglie la parola. In
bocca la carbonica é appena una tenue nebbiolina, mantiene una
acidità che tira e un'inaspettata trama tannica che lo accompagna in
un finale di liquirizia e radice dolce. 92 punti, e contento di
questa esperienza difficilmente ripetibile.
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