Francesco Rinaldi e figli - Barolo Doc 1968
100% Nebbiolo (?) - 13%
Mi piace usare il cavatappi a
lamelle, Un tappo secco, con una consistenza granulosa, viene via
docile senza far resistenza e senza rompersi.
Una piccola soddisfazione, quella
di aver usato bene lo strumento giusto, di aver giudicato bene.
Perchè usato su un tappo non
incollato, avrebbe fatto più danni che altro.
Il tappo è piccolo, per metà
macchiato di rosso, buon segno... la bottiglia è stata conservata
stesa.
E non ha odori strani.
Niente Decanter, decido che o ha
tenuto o lo shock della violenta aerazione dopo 40 anni rovinerebbe
del tutto ciò che si è conservato.
Nel bicchiere é mattonato al
centro con bordo aranciato.
Ha comunque una buona massa
colorante e il colore è vivo, per niente cupo.
Forse, forse... Comincio a
sperare.
Faccio girare il bicchiere e il
vino mi segue pesante e compatto, glicerina ancora ne ha.
Profumi sottili, ma interessanti
da seguire con attenzione.
Nessuna riduzione, niente di
sgradevole, solo un pò timidi.
Marmellata di arancia, chinotto e
terra rossa.
No! Nei profumi non è morto...
Tabacco dolce, sottobosco
polveroso, fiori appassiti, ma non di violetta.
Evolve in qualche minuto a frutti
più neri raggiungendo la marmellata di mirtillo e china.
Basta... Ora lo assaggio.
Al gusto è... al gusto mi
sembra... DOLCE !!!
E' solo un'impressione, ma il
primo pensiero è stato quello.
Alcol avvertibile, ma non da 13%,
sicuramente nel 1968 hanno arrotondato per eccesso.
Morbido, certamente, ma tannino
inavvertibile, freschezza ormai sparita e giusto un'ombra di
mineralità.
Praticamente un Barolo che non è
più un vino rosso.
Difficile parlare di persistenza,
visto che gli aromi sono ormai appena avvertibili.
L'ho trovato strano, ma allo
stesso tempo interessante e non privo di fascino.
Inutile parlare di punteggio, lo
darei di affetto, ha quasi la mia età.
Tenuto conto dei sui 45 anni, mi
verrebbe voglia di stare alto.
E mi chiedo: ad esempio, un Kurni
dopo così tanto tempo come potrà mai essere?
A sensazione direi messo molto
peggio.
Finirò la bottiglia, per rendere
omaggio al 100% al lavoro di quel vignaiolo che nel 1968 ha faticato
per mettere in bottiglia il miglior vino possibile.
Un regalo da un collega
Sommelier, che ringrazio tanto.
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