Orizzonti... - “La degustazione, disciplina e interpretazione” 06/12/2016
Al
“25” si sta bene, mi piace tantissimo il centro di Carpi nelle
serate di nebbia, quando il bagliore dei lampioni si trasforma in
mantelli di luce che scendono dalle pareti scure degli antichi
palazzi.
Ormai
saluto Pier e Salvatore quasi come vecchi amici, la nuova sala
degustazione immersa fra le bottiglie crea atmosfera, il tavolo
imperiale permette a tutti di vedersi in faccia, da tempo ho scelto
il mio posto, quello con la miglior illuminazione. Luca mi ha
insegnato bene.
Le
parole di Francesco ancora echeggiano dopo giorni e notti, in parte
sono sempre state mie, in parte forse diventeranno mie, in parte devo
ancora capire cosa dovranno significare per me.
Ne
abbiamo parlato in provato, gli ho detto che comunque mi stavano
facendo pensare, allora mi ha regalato qualche suo appunto per
aiutarmi a metabolizzarle meglio. Li ho letti e li rileggerò con
calma, vedremo dove si porrà il mio orizzonte.
Intanto
mi sono goduto intensamente questa serata, diversa da quelle che in
genere amo. Le degustazioni di Francesco sono lunghe, impegnative per
i sensi e per la mente, ho bisogno di un tema “forte”, che mi
aiuti a mantenere la concentrazione, bicchiere dopo bicchiere, ora
dopo ora...
Questa
volta il tema stesso era “la degustazione”... a bottiglie
coperte, dal Nord al Sud, dall'Est all'Ovest dell'Europa, lungo anni,
vitigni e metodi, tentando di indovinare territori, epoche e autori.
Il
tempo è volato...
Tanti
vini, tutti ugualmente meritevoli di attenzione, per una storia, un
sogno inseguito, un particolare curioso, una tradizione lunga secoli,
il capriccio di un solo anno, un qualcosa che una volta c'era e ora
non c'é più.
Alcuni
davvero eccellenti...
Porto
a casa il ricordo del “Dieci e mezzo” di Marco Buvoli, con la
grande soddisfazione per averne una bottiglia intatta in cantina. Ne
avevo intravisto la complessità olfattiva nel fratello minore
“Cinque” proprio sabato scorso, qua però è in piena luce a cui
si aggiunge nel sorso struttura e potenza aromatica. Stile Bollinger,
ma prodotto nel Vicentino...
Sempre
confortante ritrovarsi nelle proprie sensazioni anche a bottiglia
coperta. La mia vocazione bianchista e Borgognona ha abbracciato come
amici gli Chassagne-Montrachet di Bruno Colin in quel gioco fra note
dolci e aromatiche, con sale, capperi e pepe contrapposti a burro,
mandorle e cioccolato. Contrasto particolarmente evidente nel 1er
Cru “Morguet”, capace di un finale saldo dalla lunghissima
distensione.
Buffo
davvero che al Cepparello 1996, a distanza di poche settimane, abbia
assegnato senza sapere cosa fosse la stessa valutazione. Rileggendo
le vecchie note ritrovo la medesima sensazione che traccia un profilo
autunnale, la stessa eleganza un po' vintage, ma anche la stessa vita
ancora pulsante. Commuovente il sentore di pesca e fiori gialli a
bicchiere vuoto.
Aggiungo
un altro rosso, a spostare la mia ordinaria bilancia che predilige
l'altro colore, il Barolo “Manvigliero” 2012 di Burlotto,
inconsueto negli sbuffi di macchia mediterranea, profumato di terra
ferrosa e mirto della costa Sarda ad estate avanzata, frutto goloso e
giovanissimo in bocca.
Infine
due grandissimi vini dolci, partendo dal Tokaji Aszú 6 Puttonyos di
Sauska. Un piccolo produttore di appena 6ha, Francesco ha voluto
sottolineare che non si tratta delle classiche multinazionali del
Tokaji. Regala questo vino in cui i 222 g/l di zuccheri residui sono
mascherati da un'acidità fruttatissima e affilata che lo rendono
praticamente un calice di convivialità. Ho poi letto nella scheda
tecnica essere al limite della doppia cifra.
Raramente
i vini da muffa nobile mi colpiscono per eleganza, spesso trovo che
la nota pungente di zafferano li limiti alquanto da questo punto di
vista, ma nel Terminum 2012 ho trovato una rinnovata visione.
Peraltro sconcertante negli aromi di bocca, quasi metallico, dalla
dolcezza di piccolo frutto rosso e esoticità di anice.
Poi
ci sono i vini che porterei a casa... per me, da bere anche ogni
giorno, in spensieratezza, senza pormi soggezioni davanti a bottiglie
troppo importanti.
Da
strapparsi il cuore dal petto il Gutturnio Frizzante 2004 di Croci,
ormai spoglio della carbonica, rende ancora nitidamente il fruttato
morbido della Croatina e la rustica freschezza del Barbera. Vorrei
averne una cassa in cantina.
Con
i vini dello Jura ho ormai un legame di sangue, stretto proprio ai
loro toni ematici e aranciati, al loro correre succosi senza
sovrastrutture tanniche, a quella freschezza spesso affilata che
asciuga con gioia la bocca. Il “Trois Cèpages” dei Marquis
d'Angerville è decisamente uno di questi.
Ho
persino ritrovato un vecchio amico, “L'Originale” di Pierre
Gerbais, con quei toni di agrumi rossi che mi fanno ricordare gli
Champagne da Pinot Noir in annate particolarmente fresche... invece
si tratta di Pinot Blanc Vrai in purezza. Vitigno straordinario, il
terroir dell'Aube negli ultimi anni sta tirando schiaffi al regno dei
Grand e 1er Cru.
Per
certi versi il vino più sconvolgente è stato lo Spätburgunder di
Bernhard Huber che ha fatto crollare un'altra mia convinzione: quella
che in Germania non fosse possibile produrre rossi di livello. Certo
il profilo olfattivo é particolare, la carica di legno ancora lo
lega nel sorso, e forse non lo abbandonerà mai del tutto. Tuttavia
il frutto speziato con sui si è offerto mi ha proprio colpito...
così come il prezzo.
Da
buon burocrate, seppur ipoteticamente sulla via del ravvedimento, ho
trascritto note e punteggi della serata, ma quale gesto di pentimento
li riporterò a parte, direttamente sulle relative fotografie,
raggruppate nelle batterie con cui sono state servite.
Ovviamente,
e piacevolmente, la degustazione é stata accompagnata dai piatti
dello Chef Pier, che con la sua cucina riporta sempre all'estate.
Leggera e saporita la Tartare di Tonno, con la freschezza esaltata
dalle verdurine.
A
seguire il Polpo su purea di patate, piatto rassicurante, quasi di
terra, tenerissima la parte interna dei tentacoli, tostato e quasi
caramellato invece all'esterno. La dolcezza della carne richiama la
sapidità del purè, uno dei migliori mai mangiati, con pomodorini e
origano a completare con acidità e speziatura.
In
pane fatto dal Ristorante, morbido e croccante, ci ha sostenuto
durante i 26 calice, i dolcetti finali hanno chiuso degnamente la
serata.
Si
é proprio vero... al “25” si sta davvero bene.
PROLOGO
Falkenstein
– AA Val Venosta Weissburgunder 2014
100%
Pinot Bianco
Roccia,
cedro, erbe aromatiche, rosa bianca, mughetto, pesca. In bocca é
polpa, poi di nuovo roccia e agrume. In bocca scorre con uno spessore
evidente, dalla salinità minerale e condita. Profuma di Alto Adige e
di freddo, il sapore é quello del sole. 87pt
SESSIONE
BOLLICINE (3 bottiglie, 3 vitigni, 3 terroir, 3 stili, 3 diverse
vocazioni gastronomiche)
Pierre
Gerbais - Champagne L’Originale Extra Brut s.a.
100%
Pinot Bianco
Lo
avvicino al naso, all'inizio é molto delicato, ma mette a fuoco
l'arancio e il mandarino, mi viene subito in mente il Pinot Nero.
Sorso citrino, dalla freschezza agrumata che tira la bocca, quasi
metallica, la bussola comincia a puntare verso Reims. Poi acquista
volume, nei profumi sorgono fumo, mineralità, sale, diventa succoso,
alla masticazione dimostra una bella trama. Si completerà, ha un bel
futuro davanti, acquisterà un filo di calore e lo spessore che
ricordo dai precedenti assaggi. Bella bottiglia. 88pt
Marco
Buvoli – Metodo Classico Buvoli “10 e mezzo” s.a.
100%
Pinot Nero
Dorato
lucente, bellissimo. Frutta secca, un filo sottilissimo di
evoluzione, panettone appena sfornato, miele, mandorla tostata. In
bocca ha volume e un'esplosione di aromi, liquirizia, mela al forno,
burro, cioccolato in polvere, metallo caldo, mineralità marnosa.
Potenza e lunghezza impressionanti, con finale di buccia di frutta
gialla, erbe balsamiche e distillato di prugne. A bicchiere vuoto
profuma di scorze di arancio candite ricoperte di cioccolato. Un
Bollinger fatto nel Vicentino. 93pt
Contratto
- Asti Spumante “De Miranda” 2012
100%
Moscato di Canelli
Chiarissimo,
dalla trasparenza che rivela il metodo, ha esordio aromatico di
salvia, poi lime, agrumi, giallo
di fiori e
di frutti.
Il sorso è leggiadramente dolce, spumoso, porta la primavera nel
bicchiere a cui aggiunge lavanda e un finale, seppur
non lunghissimo,
di timo. Prodotto dal 2010 con Metodo
Charmat Lungo, anzi lunghissimo, perché sono ben 24
mesi di sosta sui lieviti.
Prima veniva
usato il
Metodo Classico.
UN
CELEBRE ROSATO (MATURO)
Morel
Père & Fils - Rosé des Riceys 2006
100%
Pinot Noir
Colore
meraviglioso, che supera la consueta soglia di densità dei rosati,
potrebbe essere scambiato per un Bourgogne, anche per la luce
pulsante. Regala piccola frutta rossa fresca e in caramella, non nega
una sfumatura erbacea di geranio e radici, poi ricordi tostati di
caldarrosta e terra riarsa. Il sorso non ha slancio, l'acidità è
debole, manca di forza aromatica, offre appena un leggero chinotto
quale anticipazione di un finale acquoso e sfumatamente medicinale.
83pt
UN
BIANCO D’ANTAN (CONTADINO)
La
Sabbiona - Picolit Secco 1981
100%
Picolit
Bottiglia
mai uscita in commercio, imbottigliata per il consumo domestico,
unica annata prodotta. Ambra velato dalla materia, ha profumi che
ricordano il Crème Caramel, miele d'acacia, fiori appassiti dalla
pungenza mentolata. Ingresso dolce, poi arriva il calore dell'alcol,
un velo affumicato, infine sul retronasale la speziatura di cera,
vernice e canfora. Assolutamente dignitoso e non solo una curiosità.
84pt
SESSIONE
TRASVERSALE EUROPEA (IN BIANCO)
Chateau
Dereszla - Tokaji Kabar 2013
100%
Kabar
Luce
opaca e profumi tenui, pungenti e smaltati, di menta, mela verde,
pesca, noce moscata e banana. Sorso caldo, avvolgente, riempie la
bocca e offre ricordi boisé, rimanendo comunque una bevuta più di
impatto che non di slancio. 81pt
Weingut
Prager - Wachau Grüner Veltliner Achleiten Stockkultur Smaragd 2013
100%
Grüner Veltliner
Lampi
di pura luce paglierina, chiarissima e ammaliante. Offre un naso di
budino alla vaniglia, pesca sciroppata e roccia spaccata. Bocca
glicerica ma irrorata di freschezza, saporita di frutta esotica,
finale lunghissimo di avocado e peperone. Chiusura pulita ed
elegante. Profuma di cemento caldo a bicchiere vuoto. Da un vigneto
unico nel Wachau allevato ad alberello con densità di 10000 ceppi
per ettaro. 87pt
Hatzidakis
- Santorini Assyrtiko “de Mylos” 2014
100%
Assyrtiko
Giallo
pieno e denso di colore, che riflette lampi ancora verdolini. Porge
profumi di limone maturo, jodio, sale, un idrocarburo leggero, fiori
bianchissimi in sottofondo, la dolcezza della mandorla sgusciata.
Sorso pieno, goloso, particolare nell'aroma rosso di mora e mirtillo,
una lunghezza minerale che si spinge al limite del salato. 89pt
SESSIONE
BIANCHISTA “ORIZZONTALE” FRANCESE
Bruno
Colin - Chassagne-Montrachet 1er Cru “La Maltroie” 2009
100%
Chardonnay
Paglierino
intenso, brillante di luce, profuma di burro fuso, cioccolato bianco,
vaniglia, in tutto e per tutto si afferma come Chardonnay. Gli aromi
di bocca sono espressi in agrumi, pietra focaia, finale di mandorla
tostata e pompelmo. 88pt
Bruno
Colin - Chassagne-Montrachet 1er Cru “Les Chaumées” 2009
100%
Chardonnay
Naso
tostato, avvolto di note fumé, seguono frutta tropicale, melone
bianco, agrumi freschi e ricordi di carta pergamena. Sorso che si
sofferma prima su note dolci, la freschezza arriva solo in un secondo
momento, rimane comunque semplice nell'aromaticità di di aromi.
Persistenza corretta con chiusura di prugna e ribes giallo. 86pt
Bruno
Colin - Chassagne-Montrachet 1er Cru “Morgeot” 2009
100%
Chardonnay
Colore
che strizza l'occhio al dorato, spiccando per la sua lucentezza. Naso
marino, profumato di jodio, macchia mediterranea, pompelmo rosa,
pungente di pepe bianco, salato di capperi. Sorso giovane, irruento,
condito di sapida freschezza, ha spessore, densità, aromi morbidi di
burro di cacao. Finale estremamente rifinito. 92pt
SESSIONE
TRAVERSALE FRANCESE (IN ROSSO)
Jean
Foillard - Morgon “Côte du Py” 2013
100%
Gamay
Rubino
pieno, quasi particellare. Profuma di prugna e intensamente di
ciliegia, senza tuttavia essere sfacciato, seguono erbe amaricanti,
viola, rosa rossa e granatina alla fragola. Sorso dapprima carnoso,
appena medicinale, offre una dissetante freschezza cedendo
leggermente in rifinitura. 85pt
Le
Petit Domaine de Gimios – VdT “Rouge de Causse” 2013
30%
Carignan, altri 15 vitigni
Senza
solfiti aggiunti, da viti centenarie, 320m slm sopra al Golfo del
Leone, zona Roussillon. Rubino denso, tuttavia trasparente, profuma
di ribes, lampone, yogurt alla fragola, un respiro di sottobosco.
Bocca tiratissima, che conferma i piccoli frutti aggiungendo succo di
pomodoro, caramella di zucchero e un finale di arancia sanguinella.
Quasi assente la sensazione tannica sembra essere un bianco
travestito da rosso. 86pt
Domaine
du Pélican - Arbois “Trois Cépage” 2014
Pinot
Noir, Trousseau, Poulsard
Color
ciliegia chiarissimo, dalla luce pulsante. Il naso avvicinato al
bicchiere trova fragola, violetta, sorprendenti fiori gialli,
zafferano, miele d'acacia, curry e pepe. Puro succo in bocca,
particolare nel gioco aromatico fra agrumi gialli e spezie, che sul
finale diventono le protagoniste. Sorso goloso, dalla lunghezza
corretta. 87pt
SESSIONE
PINONERISTA
J.
Hofstätter - AA Pinot Nero “Barthenau Vigna S.Urbano” 2008
100%
Pinot Nero
Rubino
con orlo aranciato. Ha ricordi ematici, di terra rossa ricca di
ferro, dolci di fragola, tostati per l'affinamento, vellutati di
vaniglia. Bocca di volume, sapida, ricca di alcol dal un tannino che
asciuga più del dovuto. Sicuramente un buon vino, ma manca di
slancio. 86pt
Bouchard
Père & Fils - Monthélie 2013
100%
Pinot Noir
Rubino
splendido, i profumi sono immediati di violetta e cannella, eleganti
nei ricordi di piccoli frutti rossi, quali ciliegia e lampone. Sorso
rinfrescante, manca un filo di spessore e per questo il tannino
riesci di mettersi in evidenza. Ricca l'espressione aromatica,
marina, jodata, erbacea di acqua di pomodoro e fruttata di arancio
rosso. Tuttavia non rimane a lungo come si vorrebbe, lasciando spazio
alle sensazioni asciuganti del legno che lo ha cresciuto. 86pt
Bernhard
Huber - Baden Bombacher Sommerhalde Spätburgunder GG 2013
100%
Spätburgunder
Rubino
pieno e ricco, dalla superficie lucente. Profumi intensi, vellutati
di mirtillo, scuri di mora, speziati di cannella con un accenno di
tostatura e terra rossa. L'attacco di bocca é dolce, carnoso, dal
tannino ben presente e sottolineato dall'uso del legno, che forse il
tempo riuscirà a smussare un po'... ma il forse è d'obbligo. Finale
condito e sapido, non pensavo davvero che in Germania si potessero
raggiungere questi volumi sul Pinot Nero. Profuma di origano a
bicchiere vuoto, bella bottiglia. 88pt
SESSIONE
A VOCAZIONE MEDITERRANEA: NORD/CENTRO/SUD
Comm.
G.B. Burlotto - Barolo “Monvigliero” 2012
100%
Nebbiolo
Rubino
splendido, per un naso avvolto da ceneri e incenso, poi ricordi
carnosi, mirto, asfalto e grafite. Sorso minerale, dal tannino dolce
e un'impressione di ingannevole leggerezza, equilibrato, goloso nel
frutto. Ha classe da vendere e gioventù su cui investire, davvero
particolare nel colore per un Barolo. 90pt
Piancornello
- Brunello di Montalcino 2012 (anteprima)
100%
Sangiovese
Rubino
dall'orlo granato, regala ricordi delicati di arancio maturo a cui
seguono fragola, caramella, una leggera pungenza di pepe. Bocca
larga, inizialmente morbida, carnosa, poi la gioventù del tannino
esce pienamente, ma sarà solo questione di attenderlo. Finale
solleticante di sensazioni sapide. 88pt
Arianna
Occhipinti – Terre Siciliane Igt “SP 68” 2015
Frappato,
Nero
d’avola
Rubino
netto e dinamico, colorato e comunque di buona trasparenza. Profumi
speziati di cannella, terrosi di sottobosco, corteccia, la parte
fruttata espressa in forma di mirtillo maturo e anice stellato. Sorso
di buona freschezza dal frutto rosso inizialmente nitido, che
tuttavia svanisce in fretta asciugato da un tannino importante.
Rimane quindi una solitaria scia sapida. Mi aspettavo di più. 85pt
SESSIONE
TRASVERSALE VECCHIE ANNATE (2004-1996)
Ermano
Croci - Gutturnio Frizzante 2004
Croatina,
Barbera
Un
rifermentato presentato in una bottiglia Bordolese, già questo è
curioso... nel bicchiere é velato, dal colore aranciato scuro. Al
naso regala caffè, chinotto, cacao, ciliegia candita, radicchio
trevigiano, caramella alla liquirizia. Bocca con esordio appena
dolce, dal tannino che é solo un leggero brivido, nel finale regala
un ritorno fruttato di ribes. La carbonica é ormai svanita, ma il
vino ha un'integrità commuovente, ne vorrei una cassa in cantina.
Con tutto l'affetto del mondo, completamente meritato, ho scritto
87pt
Peter
Dipoli - AA Merlot-Cabernet Sauvignon “Iugum” 1998
Merlot,
Cabernet Sauvignon
Granato
pieno, con particella in sospensione. Profumi di humus, sottobosco,
rotella Haribo, tartufo, fortemente terziari di vernice e acetone. Se
il naso è decisamente crepuscolare in bocca invece é buonissimo,
cioccolatoso, una freschezza ancora viva abbraccia tannini levigati.
Bella espressione minerale, finale di arancio candito. 87pt
Isole
e Olena – Toscana Igt “Cepparello” 1996
100%
Sangiovese
Granato
dal bordo aranciato, un naso delicato, autunnale di foglie essiccate,
caminetto, cannella, mela caramellata, terrosità e fungo essiccato.
Bocca dolce, candita, saporita, vibra più sulla sapidità che non
sulla freschezza, ma con classe ed eleganza pura. Straordinario il
ricordo di fiori gialli e pesca a bicchiere che ho bevuto fino
all'ultima goccia. Il punteggio dato alla cieca é lo stesso della
degustazione del mese scorso. 92pt
SESSIONE
VENDEMMIE TARDIVE A CONFRONTO [Stesso vitigno, stesso terroir, stessa
annata, due diverse interpretazioni]
Cantina
Tramin - AA Gewürztraminer Vendemmia Tardiva “Terminum” 2012
100%
Gewürztraminer
Oro
antico e lucidato a specchio, lo zafferano si manifesta nella sua
forma più nobile, senza negare l'idrocarburo, il miele, la mela
caramellata con una suadenza di frutto che arriva anche ad essere
perfino rosso. In bocca é dolce, anzi dolcissimo, con mineralità
metallica e una lunghissima freschezza. Raramente i muffati riescono
a raggiungere questi livelli di eleganza. 91pt
Tiefenbrunner
- AA Gewürztraminer Vendemmia Tardiva “Linticlarus” 2012
100%
Gewürztraminer
Ambra,
con profumi di caramello, cannella, cemento, sabbia calda, un leggero
ricordo etereo. Sorso dall'espressione aromatica semplice, di creme
brulèe e frutta secca. Finale di croccante alla nocciola.
Decisamente meno riuscito del precedente. 86pt
UN
CELEBRE VINO DOLCE EUROPEO
Sauska
- Tokaji Aszú 6 Puttonyos 2003
Furmint,
Hárslevelű
Ambra
luminoso, dai riflessi ramati. Ha un naso di agrumi rossi, pompelmo
rosa, melograno in gelatina, miele, ciliegia candita. Bocca gioiosa,
in gran equilibrio fra dolcezza e spalla acida, esprime aromaticità
di mela cotogna e marmellata di albicocca. Un
vino da convivialità, quasi da bere senza
abbinarlo se non alle chiacchiere, per poi finire
la bottiglia senza accorgersene. Da
un piccolo produttore con appena 6ha di vigneto, la scheda tecnica
riporta 222
g/l zuccheri residui, 60.5 mg/l estratto secco, 10.0%, 9.2 g/l
acidità
Commenti
Posta un commento