Marsa Allah “Porto di Dio” – Heritage Intorcia 14/12/2016

E’ stato come avere la Sicilia in terra Emiliana, per il calore da uomo del Sud di Michele Miceli mentre raccontava le magie del Marsala, nella pacata eleganza di Francesco Intorcia quando, con timidezza aristocratica, ha parlato del suo sogno.
Ma soprattutto nei loro vini…


Hanno portato i riflessi ambrati di terre brune illuminate dal sole, i sapori dolci dei frutti, i ricordi di spezie orientali, i profumi jodati del mare sulla costa spazzato dal vento. Hanno trasmesso il calore di un popolo e della sua storia, hanno offerto il loro cuore...


Del Marsala ho un passato di assaggi sporadici, e comunque tanto rispetto, perché il tentativo di Nordicizzazione che si trova ormai in tanti vini meridionali, non ne ha scalfito la tradizione. E forse nemmeno potrebbe, visto la sua natura é intrinsecamente legata all’ancestralità del metodo con cui viene prodotto.
Un vino e una storia che vogliono ora fortemente rinnovarsi, a cominciare dagli abbinamenti… ne abbiamo avuto, dal vivo, la dimostrazione.
È stato proprio l'accostamento con il cibo che non mi ha lasciato alcun dubbio quando ho visto il programma della degustazione.
Tante volte ho visto cercare l'esagerazione negli “spigoli” del piatto nella speranza che il Marsala potesse andare a prendere tutti i buoi una volta che son già scappati... non funziona così.
Il Marsala ha di per se un suo equilibrio che deve essere rispettato, a seconda dei casi funziona come il sale o lo zucchero da aggiungere ad una preparazione per renderla perfetta.
Quando funziona, come con il crostino con fois gras e cipolla, o quello straordinario con la capasanta, per non parlare del tortino al cioccolato che era già più scontato, diventa una cosa celestiale.


Con l'AIS di Reggio il servizio rasenta sempre la perfezione, sono davvero bravi e questa volta si sono superati, con tanti vini e tanti piatti da servire nei tempi giusti. Da applausi la cucina, che nella serata ha offerto piatti non banali, dalle cotture e temperature sempre eccellenti.
Mi sono divertito un bel po', e ho imparato tanto, soprattutto ad amare...

Marsala Vergine Riserva Secco Vintage 1980


Servito a 16/18°. Ambra con orlo smeraldo. Il primo naso è da negozio di dolciumi, in evidenza pasta lievitata, uvetta, cioccolato al latte, frutta rossa passita, zucchero di canna. A ruota l'erba di montagna, fiori gialli essiccati, liquirizia, infine una sfumatura di carta pergamena. Il sorso è succoso di prugna sciroppata, amaricante, concede alla bocca aromi di fumo e legno antico, finale raffinato. Torbato e con ricordi di corteccia resinosa a bicchiere vuoto.
Abbinato a "Intermezzo di Fico con Parmigiano Reggiano 36 mesi"
Purtroppo non funziona, nel mio caso probabilmente per una sproporzione a favore del fico. Il vino molto secco cozza con la dolcezza del frutto e il sapore vira sul metallico, poi il fico torna fuori prepotente. La bocca rimane lungamente dolce.


Marsala Riserva Superiore Oro Vintage 1980


Ramato chiaro, con ricchezza di materia nel liquido. Profumi finissimi, eleganti di un delicato caramello, cornetto alla crema, rosa gialla, nocciola, torrone e caramella d'orzo. La gioventù viene manifesta dalla forza dell'alcool, a cui occorre prestare attenzione, perché tende a rapire il naso. Bocca posata, serena, quasi sottile e dalla dolcezza che è appena un sussurro. Alla masticazione sprigiona erbe aromatiche e menta piperita. Pura eleganza. Il ritorno ai profumi regala ora vaniglia e Alchermes, zucchero filato a bicchiere vuoto.
Abbinato a "Tartare di Culatello e Lardo di Colonnata con stracciatella su passatina di ananas, zenzero e peperone giallo"
L'abbinamento potrebbe anche funzionare se l'ananas e lo zenzero non portassero una componente acida di per se troppo spinta. Piatto troppo slegato perché un qualsiasi vino lo possa sistemare.


Marsala Superiore Ambra Semisecco Vintage 1994


Mogano luminoso, dall'unghia dorata. Speziatissimo di cioccolato fondente, miele di castagno, frutta candita, caffè. Seguono ricordi erbacei di menta e prezzemolo, dolci di bastone di zucchero e croccante alle nocciole. Il tutto avvolto da un sottofondo con tantissimo mare, sale e acqua salmastra. Bocca che è dolce solo per un attimo, poi avanza il calore dell'alcol e infine si rasserena in un aroma di incenso e legni resinosi. Lascia ricordi di erbe aromatiche e muschio bianco a bicchiere vuoto.
Abbinato a "Pane tostato con fois gras e cipolla caramellata all'arancia"
L'abbinamento funziona molto bene e non era facile. Il Marsala riesce a contenere lo squilibrio di un piatto con fois gras, arancia e cipolla caramellata. E di quest'ultima ce n'era tanta.


Marsala Riserva Superiore Ambra Dolce Vintage 1980


Rossiccio nella sfumatura e decisamente trasparente, ha profumi zuccherosi, di miele e albicocca candita, the alla cannella, terra calda, ciliegia, scorza di agrumi. Sorso che entra dolce e suadente, l'alcol quasi non si avverte per il bellissimo equilibrio, di nuovo riappare il ricordo di frutta rossa. Chiude pulitissimo quasi non dolce, con aromi tostati e di torba. Pesca sciroppata a bicchiere vuoto.
Abbinato a "Tortino di cioccolato con cuore fondente e scorzette di arancia candita"
Il matrimonio è perfetto, il cioccolato ha una sezione amara ben contenuta, si sposa benissimo con il dolce non dolce del Marsala, lascia una fusione di sapori di sale e mare, che addirittura esalta una complessiva freschezza.


Terre Siciliane Grillo Igp “Perpetuo" 2015
Oro brillante, con lampi di bronzo. Porta un naso delicato, fruttato di albicocca e pesca, fresco di mela gialla e agrumi, profondamente jodato. C'è anche una trama erbacea di fieno tagliato. Bocca secca, aromaticamente piena e di spessore, orientata verso il frutto tropicale, mango, melone. Chiude con un soffio finale di mallo di noce, setoso e asciutto di alcol. Ha una tenuta all'aria straordinaria, che ne arricchisce i profumi con melograno, miele e camomilla. Piaciuto tantissimo.


Marsala Vergine Riserva Secco Vintage 1980


Servito a 6/8°. La sfumatura é chiara ma dalla venatura ramata, il liquido é ricco di materia in sospensione. L'esordio é di nocciola tostata, non c'é ombra di dolcezza, piuttosto é nitido il ricordo di jodio e di sale, di mare e di macchia mediterranea. Un filo di mallo di noce, un ricordo di tabacco e di legno spaccato, vivo e scattante porta cereali, sesamo, fragranza di pane appena sfornato. Il sorso é sorprendentemente freschissimo, spesso, aromatico di frutta secca, castagna, fico, lunghissimo in profondità. Appena caldo di alcol sul fondo della gola, lascia una bocca di nebbia salmastra e oli essenziali. Meravigliosa pasta di mandorle a bicchiere vuoto.
Abbinato a “Capesante velate di guanciale, su crema di patate e porri”
Praticamente perfetto, un gioco di temperatura ottimale, la capasanta di per se buonissima con l'alcol sfumato del Marsala che ne asciuga al millimetro la parte grassa e succosa.


Prologo: buffet in piedi prima dell'inizio della degustazione

Terre Siciliane Igt Grillo “Vignemie” 2015



Agrumato e floreale, con quest'ultima caratteristica che sarà ancora più evidente negli aromi di bocca, dove la sapidità supera la sensazione di freschezza. Finale mentolato.
Abbinato a “Cannolo di baccalà, trota salmonata, polpo con giardiniera, crema di tonno.
Il baccalà é piuttosto buono, con un filo di salinità in eccesso rispetto ai miei gusti, ma la preparazione più interessante é quella della giardiniera. L'abbinamento purtroppo non aveva speranza di funzionare vista la persistenza del cibo decisamente superiore a quella del vino. Trota e tonno molto buoni, li avrei preferito con una guarnizione più leggera, in quantità e in saporosità.







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