Girlan – AA Pinot Nero "Patricia" 2010
100%
Pinot Nero – 13.5%
Come
d'abitudine, porto il tappo al naso e... non solo non trovo difetti,
ma vengo rassicurato da un piacevole aroma fruttato.
Anche
nel bicchiere si disegna la tipicità del Pinot Nero: grande
trasparenza, una sfumatura fra il rubino e il granato.
All'inizio
ha una nota importante di tostatura, come spesso accade anche in
altri Pinot Nero di Girlan, e di spezie.
Bisogna
lasciargli un pò di tempo per respirare...
Con
calma arrivano terra rossa, bastoncino di cannella, ginger e fragole
fresche poi, quando dopo qualche minuto i sentori di legno se ne sono
andati, si disegna anche una bella violetta.
In
Alto Adige non la si trova spesso, me la ricordo ad esempio nei vini
di Gottardi.
Con
il contributo dell'ossigeno continua a cambiare evolvendosi in cuoio,
tabacco biondo mantenendo la freschezza del frutto.
In
bocca, servito appena fresco, si esalta l'equilibrio delle sue
componenti.
Morbido,
sopratutto di alcol, ma senza riscaldare in modo eccessivo.
Trasmette
un gusto sapido e fresco allo stesso tempo, che rafforza la voglia di
accompagnarlo al cibo.
Per
essere un Pinot Nero di linea intermedia, legato ad un singolo
vigneto ma non "riserva", ha una persistenza fruttata di
tutto rispetto.
Il
tannino si sente solo alla fine del sorso, con un'impressione
polverosa, proprio in coda alla scia dei sapori.
Una
delle migliori espressioni del Patricia che abbia mai sentito, si
merita un 87 (lo so... é un pò di affetto) per questa bella sorpresa che mi ha fatto.
Ha
iniziato come vino di "frutto", fin dal tappo, per
concludere in modo assolutamente coerente.
Acquistato
in super-offerta in enoteca a ben 6.9 Euro.
Ne
avessi prese di più...
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