T. Dornach – V. delle Dolomiti IGT Pinot Blanc XY 2010


100% Pinot Blanc – 12.5%


Ho atteso qualche giorno prima di aprirlo, come faccio sempre per far riposare una bottiglia dopo un viaggio.

La curiosità, ormai, era ormai arrivata al limite.

Non ho aspettato una cena speciale, semplicemente il venerdì sera, la fine della settimana lavorativa, una cosa in famiglia.

In relax, questo era importante.

Mi piace già nel bicchiere, con una luce che é anche più bella di quella che mi ero immaginato, la sua vivacità, i suoi toni giovani, appena stemperati di verdolino.

Preziosa, viva, non si direbbe che abbia fatto legno.

Profuma di frutta e di spezie, di agrumi e vaniglia, solletica il naso, é quasi piccante.

Il legno si avverte, ma é delicato, si unisce al frutto e non lo sovrasta, quasi lo esalta.

Mano a mano che la temperatura si alza, l'agrume diventa mandarino e poi lascia spazio ad un elegante floreale di biancospino.

In bocca ha una freschezza sferzante, disseta e la lascia asciutta.

Negli aromi, ha una coerenza assoluta.

E' giovane, giovanissimo, gli si aprono davanti come minimo 5 anni di evoluzione per arrivare ad una piena rotondità che per ora, e ne sono contento, gli manca.

Sì, sono contento che sia proprio così... perché era da tempo che cercavo un vino in cui non é l'alcol il protagonista.

Però devo ammettere il mio errore: andava comunque servito a temperatura un filo più alta.

Sotto alla grande freschezza, lasciandolo scaldare un pò, viene fuori quella mineralità del territorio che solo il Pinot Bianco dell'Alto Adige riesce a trasferire in modo così nitido nel bicchiere.

Nel complesso ha un'impostazione molto francese e con questo uso veramente ben dosato del rovere può davvero ricordare un Bourgogne.

Un grazie a Patrick Ucceli, proprietario di Tenuta Dornach, per averlo creato e per la gentilezza che mi ha dimostrato durante il nostro scambio di mail per arrivare  all'acquisto.

In questo momento, é un vino da non meno di 87 punti, ma se gli diamo qualche anno, potrà salire anche di un bel pò.

Fra spese di spedizione e tutto quanto, l'ho pagato circa 16 Euro, che per una produzione così limitata, é un prezzo più che ragionevole.

Dalla scheda tecnica, leggo che ha fatto fermentazione e 10 mesi in barrique di rovere francese, compresa la malolattica (!!!).

A cui é seguito un altro anno in bottiglia, prima di andare in commercio.

La mia era la bottiglia 620 di 1554, questo vuole dire che sulla terra ci sono potenzialmente altri 1552 felici possessori del XY 2010 (io di bottiglie ne ho 2).









Commenti

Post popolari in questo blog

Androvandi – Colli Bolognesi Pignoletto Classico “Alto Vanto Bianco” 2015

🍷 Fallet-Prevostat - Champagne Non Dosé Avize Grand Cru n.m.

Armando Castagno e la Borgogna: Côte de Beaune - Pommard e Volnay 12/03/2018