Degustazione Chablis J.M.Brocard - Dicembre 2014
Per qualche strano motivo queste note non erano state trascritte qui, mi sono venute in mente dopo aver un visto un commento ad un vino di J.M.Brocard.
La degustazione é stata guidata da Bruno Folli all'enoteca SoulWine, con relativa cena in abbinamento, nel dicembre del 2014
Chablis
Vieilles Vignes 2012
Straordinariamente
carico di colore, quasi dorato. Naso piccante e pepato, appena un
soffio di zafferano, ricco, di frutto giallo e caldo. Avvolto in note
burrose e rosmarino. E ha fatto solo acciaio... a dimostrare che
negli Chardonnay fatti bene e nel posto giusto, quei sentori che la
maggior parte delle persone associa al legno, vengono invece dal
vitigno e ne sono la caratteristica. In bocca ha un aromatico
piccante, che esplode subito alto, per poi cedere sulla lunghezza.
Uno Chablis stranamente potente, per la sua classificazione...
Chablis Vieilles Vignes 2006 in magnum
Più
chiaro nel colore, più vivace e meno ricco, quasi verde. Ricordi di
fumo, agrumato di limone sorprendentemente maturo e dolce, camomilla,
pesca. Elegante e sottile. Entra in bocca pieno, di erbe aromatiche,
sottile, appena amarognolo nel finale con evoluzione verso un
retrogusto di mimosa. Direi molto tipico, e veramente in gamba per i
suoi anni.
Chablis 1er Cru Vaud de Vey 2011
Color
tisana, stemperato di verdolino. Porto al naso al bicchiere e mi
chiedo se forse non sono in una spiaggia del Sud, alle 7 del mattina,
nel silenzio, con la brezza e il mare spianato. Salmastro, alghe,
salsedine, macchia mediterranea.
Poi
frutta e spezie... papaya, noce moscata, pompelmo, pepe bianco. In
bocca è cedro allo stato puro, thè aromatizzato all'ortica ortica.
A bicchiere vuoto lascia un sentore appena affumicato, estremamente
minerale, di cartuccia appena sparata.
Chablis Grand Cru Les Preuses 2011
Cedro,
esplosione di fiori, sale, fumo, incenso, alloro, pesca gialla
matura.
Di nuovo questa promiscuità frutta, fiori, spezie, roccia... un pò il filo conduttore della serata. Grasso, pieno, caldo, pizzica appena il palato, per un gusto quasi aromatico, di salvia. Lascia una scia leggera di thé alla pesca. Lasciato arieggiare ha un'evoluzione affascinante, diventa quasi tartufato, con note di Botrytis spuntate quasi dal nulla. Se é Grand Cru ci sarà un motivo...
Di nuovo questa promiscuità frutta, fiori, spezie, roccia... un pò il filo conduttore della serata. Grasso, pieno, caldo, pizzica appena il palato, per un gusto quasi aromatico, di salvia. Lascia una scia leggera di thé alla pesca. Lasciato arieggiare ha un'evoluzione affascinante, diventa quasi tartufato, con note di Botrytis spuntate quasi dal nulla. Se é Grand Cru ci sarà un motivo...
Chablis 1er Cru Montmains 1999
Evoluzione
nel colore stranissima, pennellate di verde in un bicchiere che ha
sfumature giallo-rosate. Spiazzante anche al naso... salamoia di
olive, incenso, burro salato, resina. In bocca é una lama affilata
di acidità, salino dal gusto di anice. Quasi magro, dalla struttura
esile che forse non ha mai avuto, lo trovo semplicemente
affascinante. Potrei berne per ore, si identifica con quello che mi
immagino come la vera anima dello Chablis.
Coup de Coeur... un Chenin da sogno
Il
vitigno più versatile del mondo, ci viene servito insieme al gelato,
ma non é certo il dolce il suo filo conduttore. Color ramato, il
naso é pazzesco. Mi ricorda la violetta dei migliori Bas Armagnac,
senza la nota alcolica faccio fatica a staccarmene. Per il resto é
comunque frutta rossa, con un gusto di ciliegia e prugna sciroppata
che non ti lascia più... Lo Chablis lo conosco un pò, ma lo Chenin
lo devo proprio studiare. Era un Anjou del Domaine de Juchepie
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