Champagne Yves Ruffin – Brut Premier Cru s.a.


50% Chardonnay, 50% Pinot Noir – 12%



Come prima cosa mi sento di ringraziare la gentilezza e la professionalità di Madame Ruffin.

Ho comprato Champagne direttamente dal produttore diverse volte, e quel velo di freddezza che in altre occasioni ho spesso percepito, con Sylvie Ruffin si é trasformato in una grande cordialità.

Sono diventato curioso di provare i suoi vini dopo aver letto una serie di belle recensioni, prima sulla guida "Le migliori 99 Maison di Champagne" e poi nei post di Enogea.

Questa volta, invece della flûte, ho deciso di usare il calice da degustazione visto che avevo ancora in mente le immagini della serata di venerdì, durante l'École de Champagne.

Nel bicchiere il perlage é quello che corrisponde ad una sboccatura recente, con catene di bollicine che partono da diversi punti nel bicchiere e salgono veloci verso la superfice rimanendo minute.

Il colore é un paglierino pallido ma pieno, forse per effetto del passaggio in rovere, senza sfumature verdoline e con una bella luce.

Del passagio in legno questo é l'indizio più evidente, con appena un accenno nei profumi, sotto forma di nota dolce, e nessuna influenza sul gusto.

La prima impressione é quella di frutta, in parte agrumi e in parte a polpa, poi gesso e fiori bianchi.

Mettendo a fuoco, gli agrumi sono cedro maturo a cui, con il tempo, piano piano si sostuisce il profumo della buccia della mela golden.

Evindente anche il sentore dei lieviti.

Appena messo in bocca, mi é venuto in mente di quando parlo dell'incisività che un Metodo Classico dovrebbe avere al gusto... e qui ci siamo.

La pungenza dell'anidride carbonica é piacevolmente evidente e, sarà anche un Brut, ma ho l'impressione che il dosaggio sia veramente basso.

Ha una bella freschezza, coerentemente agrumata, che ricorda nettamente il pompelmo anche per quella punta appena amarognola che si crea per via della bocca che rimane perfettamente asciutta.

Non ha una lunghezza importante, ma non si smetterebbe mai di riempirsene il bicchiere.

Uno Champagne base, che nel suo modo di essere coerente e diretto, può rappresentare in modo perfetto il concetto stesso di questi vini.

Spese di spedizione comprese, alla fine, é una bottiglia che ho pagato meno di 24 Euro, e sicuramente non vale meno di 86 punti... con la netta sensazione di fargli un torto.

Davvero un Coup de Couer.

Champagne Yves Ruffin é un RM di Avenay Val d'Or, conduce i vigneti con agricoltura biologica certificata dal 1971, usa solo lieviti indigeni e, da quello che ho letto in una scheda tecnica, ha meno di 49 mg/l di solforosa.

La vinificazione é in botte grande di acacia dai 12 ai 30 hl.

Se questo é il Brut, non vedo l'ora di sentire l'Extra Brut... che ho letto definire come "Extra-Brutale".




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