Gli champagne della maison Laurent-Perrier all’Inkiostro (27/06/2019)
La cucina stellata di
Terry Giacomello è quella che ho provato di più negli ultimi anni, cambia
continuamente e non l'ho mai trovata banale. Nella mia beata ignoranza del
mondo “food” identifico il suo punto di forza nel come gioca con le consistenze
e, soprattutto, sulla trasformazione della materia.
Mi è anche capitato
di non riuscire ad entrare in completa sintonia con la sua ricerca di amalgama fra
i sapori, a volte dai passaggi tesi all’estremo, ma è una parte del fascino che
si vuole provare varcando le soglie dell’Inkiostro a Parma. In questo, l'ultima
occasione, proprio la settimana scorsa, è stata una esperienza particolarmente
felice.
Il 🍴 “risotto,
plancton marino, capesante, vongole e ortica di mare” porta in Emilia l’essenza
più pura del mare, fra sapori intensi e delicati allo stesso tempo, sfumata
dolcezza che lascia spazio ad un’espansione sensoriale dalla forza iodata. Ho
davvero apprezzato la cottura eccellente, cosa non sempre scontata,
nemmeno in ristoranti così titolati.
Per gli stessi motivi
mi sono goduto il 🍴 “lombo
di baccalà, semi di oliva taggiasca, olivello spinoso”, un trancio alto e succoso, vero piacere farlo sfaldare in bocca premendolo
contro il palato. Sicuro rifugio per i sensi le 🍴 “radici di bardana,
scorzonera e uova di trota”, di quelle cose che potresti continuare a mangiare
fino a svenire, offre il fascino confortante di aromi leggeri e ben definiti.
Non avevo mai
assaggiato i famosi 🍴 “crackers
accompagnati dalla fialetta di grasso rancido di prosciutto di Parma”. Dal mio
punto di vista hanno rappresentato un giochino di pura goduriosità e se su questo avevo pochi dubbi, quello che mi ha sorpreso è
stata la delicatezza di tutto l'insieme, letteralmente una versione
territoriale di pane con burro salato.
Sul momento ho
trovato qualche difficoltà con il 🍴 “succo di acetosella,
sesamo croccante e gelato di big-bubble. Strano, metallico,
un dolce non dolce, però la memoria di quel gusto spiazzante continua a non
volermi lasciare nemmeno dopo così tanti giorni, un messaggio forte arrivato ai
miei sensi. Forse, molto semplicemente, sul momento non era quello che mi
aspettavo, ora lo risentirei più che volentieri con atteggiamento diverso, e
chissà?
Tuttavia, la
protagonista di questa torrida serata, la più calda di un'estate giunta così in
ritardo, non è stata solo la cucina dell'Inkiostro, ma anche l’incontro con la
maison Laurent-Perrier a cui Terry e Francesca avevano dedicato uno speciale
menù.
Devo a Vania e ad
Alberto se negli ultimi anni ho realizzato come nello champagne non valga
necessariamente l’equazione “piccolo è bello”. Le grandi case hanno fatto la
storia e sono tutt'ora una parte fondamentale del presente di questo territorio
dalla natura così estrema.
Ho avuto il piacere di
sedere allo stesso tavolo di Stèphane Montjourides, storico brand ambassador di
Laurent-Perrier in Italia, imparando così che la loro è la quarta maison per importanza
della produzione. Sul momento ho pensato a chissà quali numeri, ma alla fine si
tratta di circa 8 milioni di bottiglie, dimensione paragonabile a quella di Berlucchi
e Ferrari, quindi solo una goccia in un mare, che nei dintorni di Reims, supera
di slancio i 300 milioni.
L’ha definita con una
filosofia “Chardonnay oriented”, non certo per l’uso esclusivo di questo
vitigno, piuttosto per la ricerca di una raffinatezza che già si coglie nel
loro champagne di ingresso, la 🍷 Cuvée Brut. Cura maniacale dei dettagli fatta di un
assemblaggio di ben 100 vini diversi, solo mosto di prima pressatura, sosta sui
lieviti protratta oltre i 4 anni, non pochi per farne un biglietto da visita.
Annate base 2012 per il 70%, il resto 2009, minima
parte di Meunier, perché capace di donare vitalità ma tende ad ossidare velocemente,
maggioranza Chardonnay, a completamento una frazione significativa di Pinot Noir,
danno vita nell’insieme a uno champagne in cui freschezza e salinità hanno ruoli
altrettanto centrali. Fragrante nei profumi, dal tocco esotico di zenzero, e
saporito all'assaggio, agrumato, amaricante, dalla tattilità perfetta complice
una bollicina minuziosa, manca forse solo di un attimo di inquietudine, ma non è
questo il suo ruolo, quale manifesto della maison gli si chiede di esserne un preciso
testimone del gusto.
Il Brut Nature di Laurent-Perrier ha storicamente un
nome che rende bene l’idea, 🍷 Ultra Brut. Non nasce per assecondare quella moda
recente del “io bevo solo non dosati”, piuttosto ne è un precursore, dimostra la
volontà di esaltare la purezza di un'annata talmente perfetta in cui
l'arrotondamento finale in dolcezza perde ogni significato. Carattere, corpo e
apertura aromatica verranno dal prolungamento della sosta sui lieviti, estesa a
ben 7 anni.
In effetti la solarità si coglie nitidamente, non solo
nella pienezza, ma anche nella totale assenza di quelle seppur tenui sfumature
erbacce che nella Cuvée Brut, con attenzione, si potevano cogliere. C'è più
pesca che non agrumi, la vera sorpresa viene dall'esaltazione di una vena
salmastra che arriva a costringere l'acidità ad un ruolo da comprimario. Calice
dalla nitidezza appagante, vi sono ritornato volentieri alla fine della serata
su invito di Stèphane, quando ha chiesto cosa volessimo assaggiare ancora una
volta.
Nel mondo dello Champagne, la scelta di proporre i
millesimati è stata per secoli un concetto a cui dedicare rispetto e attenzione,
tuttora Laurent-Perrier lo interpreta in modo esigente e personale. Sono uscite
rarissime, di conseguenza poco conosciute, persino originali, come la scelta di
assecondare il frutto della complicata vendemmia 2007.
Al momento dell'assaggio del 🍷 Brut Millésimé 2007 ogni possibile dubbio sparisce in un attimo, ci si
trova davanti ad uno champagne rifinito, austero, aristocratico, meno immediato
ma profondo e da ricercare, ha nell'equilibrio il suo punto di forza. Di un’intensa
espressione minerale nei profumi, accompagnati da fragranza di fiori
bianchissimi, il sorso ha spessore, porta aromi di tisana, agrumi canditi, onnipresente
il sale, dosaggio completamente amalgamato nella struttura. Un regalo preziosa
averlo avuto in degustazione.
Laurent-Perrier è una delle pochissime maison la cui
Cuvée de Prestige non è millesimata, ai vari Cristal, Clos des Goisses, Don Pérignon
si contrappone la 🍷 Grand Siècle, champagne nato con l'idea di ricreare in bottiglia il frutto
dell'annata perfetta come sintesi del contributo di tre diversi millesimi.
Prima uscita con le annate 1952, 1953, 1955, abbiamo assaggiato la numero 24, creata
dalle vendemmie 2004, 2006 e 2007.
Come nei loro altri Champagne, seppur i due vitigni
più nobili siano presenti in percentuali quasi paritetiche, sembra che sia il
solo Chardonnay a governare profumi e aromi, lasciando al Pinot Noir il compito
di infondere forza e struttura. Cedro, vaniglia, i tipici toni burrosi di
quell’uva meravigliosa senza aver mai visto legno, soprattutto ostrica,
conchiglia, l’idea di respirare al mattino sulla riva del mare.
Portato alle labbra si coglie nitido l'importanza del
calice, speziato, suadente, allo stesso tempo l'equilibrio e la profondità non
fanno sentire il peso della materia, finale tutto su foglia di agrumi. Vero
capolavoro dell’arte champenoise creato da Michel Fauconnet, storico chef de
cave forte di un’esperienza di quasi mezzo secolo guadagnata ininterrottamente
presso la maison di Tours-sur-Marne. Stèphane ci ha raccontato che il prossimo
anno si ritirerà dalle scene, e ha già dato il suo consenso nella scelta del
successore.
Menù
🍴 Benvenuti della
Chef: Lami-crack di zucca, yogurt, patè di sesamo nero e sale - Chips con
sgombro marinato - Tacos con ricotta e povere di olive nere - Sablé salato con
fegatini di pollo
🍴
Radici
di bardana, scorzonera e uova di trota
🍴 Cannolicchi, succo
di Pandano ed estratto di rafano
🍴 Risotto, plancton
marino, capesante, vongole e ortica di mare
🍴 Lombo di baccalà,
semi di oliva taggiasca, olivello spinoso
🍴 Succo di Acetosella,
sesamo croccante e gelato di big-bubble
🍴 Piccola pasticceria
🍴 Prima del Caffé
🍴Crackers fatti con farina tipo 0 del
"Molino Grassi", accompagnati con grasso rancido di prosciutto di
Parma Galloni, ottenuto macerando sottovuoto (in olio di semi di girasole a 80
°C per 2 ore) la parte gialla del salume.
🍴Pagnotta a lievito madre - focaccia all’olio
- schiacciata con farina di tapioca - sfogliate al burro e aromi - grissini
all’olio e mais - grissini al burro.
Champagne in abbinamento
🍷 Laurent-Perrier – Brut Cuvée
🍇 55% Chardonnay, 35% Pinot Noir, 10% Meunier – 12%
🍷 Laurent-Perrier – Brut Nature “Ultra Brut”
🍇 55% Chardonnay, 45% Pinot Noir – 12%
🍷 Laurent-Perrier – Brut Millésimé 2007
🍇 50% Chardonnay, 50% Pinot Noir – 12%
🍷 Laurent-Perrier – Brut Grand Siècle n°24
🍇
55% Chardonnay,
45% Pinot Noir – 12%
🍴 Risotto, plancton marino, capesante, vongole e ortica di mare.
🍴 Lombo di baccalà, semi di oliva taggiasca, olivello spinoso
🍴 Radici di bardana, scorzonera e uova di trota
🍴 Succo di Acetosella, sesamo croccante e gelato di big-bubble
🍴 Benvenuti della Chef: Lami-crack di zucca, yogurt, patè di sesamo nero e sale - Chips con sgombro marinato - Tacos con ricotta e povere di olive nere - Sablé salato con fegatini di pollo
🍴 Crackers fatti con farina tipo 0 del "Molino Grassi", accompagnati con grasso rancido di prosciutto di Parma Galloni, ottenuto macerando sottovuoto (in olio di semi di girasole a 80 °C per 2 ore) la parte gialla del salume.
🍴 Pagnotta a lievito madre - focaccia all’olio - schiacciata con farina di tapioca - sfogliate al burro e aromi - grissini all’olio e mais - grissini al burro.
🍴 Benvenuti della Chef: Lami-crack di zucca, yogurt, patè di sesamo nero e sale - Chips con sgombro marinato - Tacos con ricotta e povere di olive nere - Sablé salato con fegatini di pollo
🍴 Cannolicchi, succo di Pandano ed estratto di rafano
🍴 Piccola pasticceria
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