Sette gioielli di Epernay – Champagne Boizel (AIS Bologna 03/12/2018)

Mi ha fatto sorridere il commento di Federico ad inizio serata, quando ha detto "è bello vedere una sala così piena". Sapevo da alcuni giorni che i posti erano esauriti, fin dall'inizio era quello che fortemente desideravo, però è vero, sono quei colpi d'occhio che non lasciano indifferenti, a maggior ragione quando le persone non sono ancora sedute e l'allestimento dei tavoli sembrano perdersi senza una fine.


Il compito di presentarlo è toccato proprio a me, e quando si tratta di un amico diventa un onore impagabile. Ci siamo conosciuti nel modo migliore possibile, davanti ad una buona tavola aprendo belle bottiglie, solo in un secondo momento ho realizzato chi fosse veramente. Uomo di sala in ristoranti importanti, 20 anni or sono miglior Sommelier AIS d'Italia, ore comunicatore e produttore di vino in prima persona. Una vita intrecciata a tante persone che ho imparato a stimare.


Ho partecipato a diverse serate che lo hanno visto protagonista, grazie al suo ruolo in Feudi di San Gregorio le possibilità che può offrire alla nostra Delegazione sono tantissime, dalle aziende del gruppo, allo Champagne, i vini "vulcanici", la “sua” stessa Etna... quando ne parla i suoi occhi brillano. Ma era tanto che non si degustava Champagne a Bologna, con i colleghi abbiamo scelto di dedicarci a Boizel, una piccola maison che Feudi ha fermamente voluto nella propria distribuzione.

Federico ha condotto la serata con tutta quella sicurezza pacata di cui è capace, quel savoir-faire in grado di mettere a proprio agio chiunque maturato in decine di anni spesi a contatto con il pubblico nell'altissima ristorazione. Ricchezza di contenuti e allo stesso tempo tanta serenità, si è creato un clima disteso quasi come si fosse fra amici, il tempo allora è volato.

La storia di Boizel è ormai lunga quasi due secoli, ben 6 generazioni con lo stesso cognome si sono alternate alla guida mantenendo una dimensione che si potrebbe ancora definire "domestica", lì proprio nel cuore pulsante dello Champagne, la leggendaria Epernay.

Come tante altre aziende una minima parte di vigneti di proprietà e 10 volte tanto di uve provenienti da piccoli e storici conferitori. Vite parallele di uomini che da una parte acquistano e dall'altra creano la magia delle bollicine, relazioni solide tramandate da nonni, a padri, a nipoti, saldate da fiducia e rispetto, senza le quali sarebbe impossibile garantirsi negli anni la qualità del prodotto.

La filosofia della maison Boizel ricerca l'eleganza degli aromi sottili che solo la necessaria attesa lascerà poi esprimere compiutamente. Un risultato che passa necessariamente dall'impiego del solo mosto di prima spremitura, nella selezione maniacale delle migliori parcelle in tutto il mosaico dello Champagne senza negarsi la maturità dell'Aube, nei lunghi affinamenti sui lieviti, in un uso minimo di legno e malolattica al fine di preservare la massima purezza espressiva.

Durante la vendemmia la pressatura avviene direttamente in 12 centri sparsi su tutto il territorio dello Champagne, la sede di Epernay ospita solo la cantina di spumantizzazione e di affinamento. Joyau, il nome scelto per la cuvée prestige di Boizel, fa proprio riferimento al punto più profondo delle cantine, quella storica, dove vengono conservate anche bottiglie risalenti all'anno di fondazione.

Per dimostrare come le parole si traducano in fatti, da questa scatola del tempo abbiamo avuto l'onore di poter creare con la nostra degustazione un percorso lungo di più di 20 anni, dai giorni nostri fino a toccare annate dalla fame leggendaria come 1995 e 1996. L'idea era quella di per poter toccare con mano come il tempo possa aggiungere profondità lasciando un'inalterata eleganza.


7 assaggi, 7 gioielli che hanno luminosamente brillato in un nebbioso e freddo lunedì di inizio dicembre. Non ho mai creduto fino in fondo alla storia dei "giorni frutto" ma nemmeno la escludo completamente, perché ho ormai capito che nel mondo del vino non ci sono equazioni perfette, gli assaggi cambiano da occasione a occasione, si può vivere nella bellezza dell'irrazionale.

Perfetto biglietto dell'idea champenoise della maison Boizel il 🍷 Brut Rèserve, dimostra quell'eleganza articolata che non ci abbandonerà in nessuna tappa del nostro percorso, dosaggio perfettamente integrato nella natura dello Champagne, denominatore comune di tutti gli assaggi. La ricerca della piacevolezza portata a termine con precisione, leggerezza e garbo.

Volume e pienezza si tingono di arancione nel 🍷 Blanc de Noirs, capace di quella rotondità avvolgente e speziata che solo una sboccatura datata 2 anni può perfezionare. Una fortuna coglierlo in questo momento di evoluzione, Pinot Noir in purezza risultato di vigneti situati nella Montagne, nella Marne e nell'Aube, come tale rara testimonianza di come il vitigno si esprime in tutto l'areale dell'AOC.

Deciso contrasto con il successivo 🍷 Blanc de Blancs, di grande precisione, cristallino nell'espressione aromatica e gustativa, vibrazione e tensione che tracciano un solco che trascina al suo interno tutti i tuoi sensi. Texture magnifica, acidità e carbonica che si fondono creano una splendida sinergia.

Subito a fianco un altro Blanc de Blancs, ma che scende indietro fino al 🍷 Brut 1996 in versione RD. Perfetta fotografia dello Chardonnay nella Côte des Blancs in un'annata che ha coniugato freschezza e maturità come non è mai accaduto. Il sogno di sfidare il tempo diventato realtà, dimostra pienamente nel confronto con la bottiglia che lo ha preceduto come nello Champagne un intervallo di 20 anni siano appena una frazione d'eternità.

Sempre restando nell'argomento di annate straordinarie il 🍷 Grand Vintage 2008 è uno di quegli assaggi di cui percepisci inconsciamente la grandezza senza afferrare esattamente il perché. Uno Champagne che dialoga direttamente con i sensi senza passare per il pensiero, un'esperienza istintiva che in questo momento si rivela pienamente nella tattilità e negli aromi, con i profumi che si tengono ancora giustamente nascosti lasciando solo intuire la grandezza che continuerà a crescere per chissà quanti anni.

Ho amato fin dalla prima goccia lo 🍷 Joyau de France 2000, appena portato alla bocca, incondizionatamente, per quel lasciarsi andare ai segni del tempo, appena appena, giusto per un attimo e soltanto prestandogli tutta l'attenzione che merita. Allora si possono cogliere quell'indizio di cenere, qli accenni tostati, la trama ancora verdolina celata all'interno di un manto dorato. Dietro a mineralità e dolcezza speziata nasconde ancora un mondo vastissimo con tutta la bellezza crepuscolare dell'evoluzione dello Champagne. Un calice che racconta la vita.

Ultimo "gioiello" della maison Boizel lo 🍷 Joyau de France 1995. Annata splendente che i veri amatori, seppur con timidezza e senza troppo alzare la voce, nel cuore preferiscono alla tanto decantata vendemmia che l'ha poi seguita. Proprio in questo bicchiere ne abbiamo trovato tutte le ragioni del mondo, riunite nel trascendere con noncuranza lo scorrere del tempo e sfoggiare un'intatta eleganza. Gli anni trascorsi hanno aggiunto polpa piuttosto che scalfirne il carattere, nel colore, così ricco, nei profumi, per una complessità che in questo momento sfoggia frutti persino rossi, marzapane, infine per la capacità di aggrapparsi al palato e impossessarsene con decisione.

É stato il giusto culmine di una salita vertiginosa vissuta di bicchiere in bicchiere, un regalo unico della famiglia Boizel grazie a Federico, che ha reso speciale la serata e il ritorno dello Champagne a Bologna. Servizio perfetto ed esattamente nei tempi giusti, permettendo così a tutti di godere calici alla giusta temperatura senza interrompere lo scorrere delle parole.

Di seguito la lista delle cuvée degustate.

🍷 Champagne Boizel – Brut RÉserve n.m.
🍇 30% Chardonnay, 55% Pinot noir, 15% Meunier

🍷 Champagne Boizel – Blanc de Noirs n.m.
🍇 100% Pinot noir

🍷 Champagne Boizel – Blanc de Blancs n.m.
🍇 100% Chardonnay

🍷 Champagne Boizel – Blanc de Blancs Brut RD 1996
🍇 100% Chardonnay

🍷 Champagne Boizel – Grand Vintage 2008
🍇 50% Chardonnay, 50% Pinot noir

🍷 Champagne Boizel – Joyau de France 2000
🍇 65% Pinot noir, 35% Chardonnay

🍷 Champagne Boizel – Joyau de France 1995
🍇 55% Pinot noir, 45% Chardonnay






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