Chateau Filhot – Sauternes 2004


60% Semillon, 36% Sauvignon, 4% Muscadelle - 14%


Luce calda e vivace, sul bordo un riflesso metallico che sembra quello dell'oro lucidato a specchio.

Nel centro il colore diventa più chiaro e la sfumatura più complessa da descrivere, non ci sono solo le possibili evoluzione del giallo, emergono riflessi più scuri, di smeraldo e di legno.

Per i profumi bisogna pensare ad una di quelle bancarelle che vendono frutta disidratata e spezie, in un mercatino di una località in riva al mare.

Uva passa, datteri, fichi, albicocca, crème brûlée, nocciole tostate, cioccolato con un sottofondo salmastro, per non andare a scavare oltre...

Il primo sorso é dolce-sapido, l'amalgama arriva in un secondo tempo quando al gruppo si unisce un sorso di freschezza.

Il sapore, quasi con sorpresa, lo associo alla frutta rossa, in particolare alle delle prugne secche, rigorosamente Santa Rosa.

Un ricordo d'infanzia.

Il finale ha un gusto sapido, con una punta amaricante di liquerizia in bastone, che rimane a lungo anche qualdo il vino se ne é andato da tempo.

Faccio fatica a bere il Sauternes, se non per accompagnare un buon formaggio, ma questa é veramente una bella bottiglia che vale 88 punti.

L'ho acquistato all'asta fallimentare del Tribunale di Bologna, insieme a parecchie altre, per un prezzo interessante: appena 15 Euro.

Non l'avrei aperta se una amico, ospite a cena, a fine pasto non mi avesse chiesto "non hai quel vino francese...".

Chiaramente l'ho accontentato anche se, in realtà, se non avesse detto nulla era mia intenzione offrirgli un Martingala.

Non ha preso male, ma non saprà mai cosa si é perso.




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