"Accademia dello Champagne" aprile 2016 - MasterClass domaine Jacques Selosse
Mi
é piaciuta molto una frase pronunciata da Alberto durante la
presentazione della serata: "Anselme é stato il primo RM a
dimostrare di poter fare, sistematicamente, Champagne con un livello
qualitativo pari a quello delle grandi Maison".
Alla
fine della serata, non avrò alcun dubbio sulla verità di questo
concetto, dopo aver degustato 6 Champagne che hanno in comune,
intensità, profondità e realizzazione cesellata, ma comunque dotati
di una personalità nettamente distinta, pur venendo dalla stessa,
geniale, mano.
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BdB, così potenzialmente simili, così lontani nel bicchiere, un
inconsueto BdN e infine il Rosé. Volendo condensare in poche parole
ognuno di loro, in maniera ingiusta vista la miriade di sfaccettature
che hanno regalato nel bicchiere, potrei raccontarli così...
"INITIAL":
se questo é il punto di partenza io posso anche fermarmi al via, é
il mio Selosse, il BdB declinato in stile Borgognone
"V.O.":
l'eleganza aristocratica del BdB, domina senza apparentemente darlo a
vedere, ma si afferma senza indugio.
"SUBSTANCE":
la nemesi del V.O., forse il modo che ha scelto Anselme di ricordare
al mondo che é pur sempre un R.M.
"LES
CARELLES": la forma più pura dei BdB, gioca in punta di
fioretto, ma ti conquista ugualmente con facilità.
"SOUS
le MONT": é la prima volta che assaggio un BdN così, il Pinot
Noir declinato dalla vocazione bianchista di Anselme, ne conserva la
forza rendendolo affilato come se avesse il cuore da Chardonnay. L'ho
amato subito.
"ROSÉ":
un trucco geniale, lo Chardonnay tinto di arancione, l'eleganza dell'uva bianca spruzzata di rosso, fissa il benchmark di questa
tipologia.
Tutte le bottiglie provenivano
direttamente dalla cave di Anselme Selosse, la giusta umidità
ha conservato morbidissimo il tappo, aprirle é stata di una facilità
inconsueta, nonostante la sboccatura recente. Tutte in stato di
conservazione perfetto.
Champagne
Brut Grand Cru "Initial" – 100% Chardonnay
Una
delle poche bottiglie che, in altre occasioni, ho riconosciuto alla
cieca, ha un naso potente, nocciolato, dolce di miele leggero e
prugna gialla matura. L'eleganza si mette a fuoco subito dopo, come
gelatina di albicocche e un refolo terziario, quasi di distillato, da
grandissimo Bas-Armagnac. Il sorso é vinoso, coerente di frutta
secca e crema catalana, la freschezza si libera dilagante con la
masticazione, per un lunghissimo finale agrumato. A bicchiere vuoto
ha la dolcezza di un grande Meursault. "Initial" come
"inizio", ma per i miei gusti potrebbe anche essere il
punto di arrivo... da almeno 93 punti.
Champagne
Extra Brut Grand Cru "V.O."
– 100% Chardonnay
V.O.
sta per Version Original... Il colore vira verso il
dorato, i profumi partono più delicati, e questo ne esalta la
raffinatezza floreale, la mineralità gessosa di "craie",
la candida speziatura di cioccolato e burro. In bocca danza di
equilibrio, con un soffio di calore che conforta e lo fa amare fin da
subito. L'acidità é serena, aristocratica, espressione pura della
perfezione artigiana fatta Champagne. Chiude languido come una
canzone di Edith Piaf, su note di liquirizia e biscotto dolce. La
miglior bottiglia della serata, svetta dall'alto dei suoi 95 punti.
Champagne
Brut Grand Cru "Substance" – 100% Chardonnay
Un
mare d'oro, brillante al tramonto, nel bicchiere. La natura di terra
e di bosco emerge in maniera sfacciata, nella forma screziata del
miele di castagno, legno di sandalo, tabacco biondo, appena un
accenno di mallo di noce. Il perlage é una cascata di luce, l'aroma
miscela la marmellata di albicocca e l'arancio candito, in una dolce freschezza. Si distende meno, rispetto a quelli che l'hanno
preceduto, e per questo si ferma a 89 punti. E' una bottiglia che
punta di più sul carattere, trascendendo leggermente la natura dello
Chardonnay.
Champagne
Extra Brut Grand Cru "Les Carelles" – 100% Chardonnay
Dal
"lieu dit" di Les Mesnil sur Oger... Paglierino brillante,
riempe di luce chiara il bicchiere e definisce uno stacco netto con
il "Substance". Il naso é un flash di un bianco
abbacinante, come le case di Kastellorizo inondate dal sole, in
immagini di pareti di gesso, profumate di un caldo cioccolato, su un
tappeto di erbe aromatiche dolci. Il sorso é tetragono, non devia
nemmeno un attimo da un percorso rettilineo di sapidità e freschezza
tagliente, quasi cruda. Lunghissimo, dal finale pacato in cui le
sensazioni si affievoliscono a poco a poco, quasi a non voler
scomparire del tutto, in aromi mentolati. Diversa da tutte le altre,
quasi aliena, meno "calda ed emozionale", ma la mano é
sempre quella. Arriva ad almeno 92 punti. Stupendamente profumato di
camomilla e fumo leggero, a bicchiere vuoto.
Champagne
Extra Brut 1er Cru "Sous Le Mont" – 100% Pinot
Noir
Dal "lieu dit" di Mareuil
sur Ay... Il ramato con cui illumina il bicchiere é scioccante per
quanto inatteso, ma nei profumi di arancio amaro e chinotto
diventa perfettamente coerente. Uno Champagne di un'intensità
minerale penetrante, pennellata di rosso, terrena e metallica, dal
profumo tannico di erbe officinali che solo in grandissimo spumanti,
riescono ad essere davvero eleganti. In bocca é ferrugginoso,
dall'acidità agrumata di mandarino dolce, manda appena un lampo di
amaro, poi vira sulla dolcezza e chiude lungamente salato.
Affascianate e bellissimo, nel suo essere così inconsueto, rende
merito alla scelta di vinificare separatamente un lieu dit
unico. Una cosa nuona ed esaltante, sfonda con decisione i 94 punti.
Champagne
Brut Grand Cru Rosé – 90%
Chardonnay, 10% Pinot Noir
Oro rosso brillante e vivace, il
colore é una delle cose più accattivanti che abbia mai visto. Nei
profumi lo ricordavo molto più dominato dalla Chardonnay, ma in
questa bottiglia é il Pinot Noir che emerge, sotto forma di arancio
fragrante, mandarino ed erbe aromatiche. Al primo sorso cambia
decisamente marcia, é potente, con un attacco inizialmente rotondo
che viene subito sorpassato da un'acidità affilata. Masticandolo lo
si gode pienamente, la carbonica si esalta per un istante, poi si
calma per lasciar espandere tonalità vanigliate, salinità di brezza
marina, l'aroma di rosa... meraviglioso. Allora un'eccellenza da 91
punti la merita, senza alcun dubbio.
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