Cena con degustazione eremitica fra amici...
E poi ti fanno
la sorpresa... attendi un ospite a cena, ti affanni a trovare
qualcosa da mangiare visto che il tuo frigo contiene più aria che
altro e si presentano in 2, armati di tutto quel che serve per
preparare un risotto.
Si portano
pure i vini, ormai devo avere una brutta fama...
Luca mi
stupisce e tira fuori 2 super-mega-bio della Loira, il Doc la gioca
facile, porta Alto Adige e Sancerre.
Mi lasciano solo a difendere
“territorio” e allora sacrifico una delle più belle espressioni
di Pignoletto degli ultimi anni, e non sto scherzando.
Nathalie
Gaubicher – Vin de France “Bobbly!”
100%
Cinsault - 12%
Mi
accorgo solo ora che l'etichetta é sbagliata, é quella di una
magnum mentre la bottiglia é normale. Pieno buccia di cipolla, con
spuma rosata, ha un inizio ruvido, terroso, profondamente aranciato e
screziato di lieviti, leggermente officinale. In bocca ha attacco
dolce, dalla carbonica é sfumata, con una sensazione di pienezza.
Trasmette una vitalità che si fa bere assai bene, anche in una sera
fredda d'inverno. Finale di rabarbaro.
Nathalie
Gaubicher & Christian Chaussard – Vin de France “Kharaktêr”
2011
100%
Chenin Blanc – 12%
Oro antico dai riflessi metallici,
profuma di albicocca caramellata e miele di castagno, dai toni caldi
di arbe amaricanti e soffio di smalto, comunque intensamente bianco
di fiorellini freschi. Sorso dolce-sapido, un inaspettato preludio ad
un fiume di freschezza, poi si orienta ad un goloso zenzero candito.
Vibrazione finale tannica di caramella all'orzo.
Pascal &
Nicolas Reverdy – Sancerre “Terre de maimbray” 2014
100%
Sauvignon Blanc – 13%
Verdolino chiarissimo, e naso
altrettanto giovane, floreale ma principalmente agrumato, di
mandarino e pompelmo rosa. Il sorso é nervoso, ancora sfibrato, ha
le componenti giuste tuttavia non ancora amalgamate, mi piacciono i
vini con grande tensione, ma un inizio di rotondità lo
completerebbe. Senza dubbio ora toglie la sete, fra qualche anno darà
anche più soddisfazioni.
Putzenhof –
Südtirol Bozner Leiten 2013
85%
Schiava, 15% Blauburgunder e Lagrein – 12.5%
Al colore appena più scuro della
mia Schiava ideale, ma nei profumi si avvicina molto, la ciliegia é
netta e anche la pasta di mandorla fa capolino senza nemmeno doverla
cercare troppo. In bocca é un pò più distante, sempre parlando di
un modello che mi sono fatto in testa, maggior volume, tannino più
avvertibile, minor freschezza. Ha comunque un bel frutto e con la
spalla cotta é andata assai bene, un rosso ci volevain questa
serata.
Il Mio
Pignoletto 2010
100%
Pignoletto – (ecchilosà)%
Una delle ultime bottiglie rimaste,
ricordo di una bella vendemmia nella vigna di un amico. Il colore non
ha ceduto al tempo, sfumature giovani e di gran vitalità, il naso
parte timido, i profumi sono sottili e nitidi come li ricordavo, con
la temperatura che sale verrà fuori una magnifica pesca gialla. Il
sorso é splendido, nella sua apparente semplicità, di carattere, lo
trovo completo, un insieme di calore e freschezza che si fondono, con
la seconda che prevale ancora. Fra 5 anni sarà ancora un gran vino,
ad avercene altre.
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