Serata Pinot Noir... con 2 Dom
La
“serata Champagne” é diventata una “Serata Pinot Noir di zone
vocate", con sotto-titolo "anzi... dell'unica zona vocata".
Ovviamente
gli Champagne c'erano lo stesso... abbiamo iniziato con il DP 2006,
in commercio da pochi mesi, l'impressione é buona, ma per ora é
appunto solo un “buon Champagne”. Tuttavia, qualche chance
concreta per il futuro gliela concedo con ottimismo.
Invece,
il DP 2002 é sempre Lui, anche in una bottiglia che qualcosa nel
tempo ha perso, mantiene quella finezza che 2003 e 2004 non hanno mai
avuto, e mai avranno. Vediamo se ci arriverà il 2006, penso di no,
ma di certo é partito meglio.
Pinot
Noir, tutti rigorosamente a bottiglie coperte... é consolante constare come alla cieca i sensi ti portano comunque dove ti hanno sempre
portato, a Chambolle, un nettare di elegante e completa pienezza.
Curioso
anche l'aver ritrovato, nell'unico che avevo sentito in precedenza,
le stesse sensazioni. Era il “Les Barreaux”, un vino dai profumi
eccellenti, e bocca ordinaria. Di sicuro non l'ha aiutato l'annata
Due
parole sugli altri... Savigny di Simon Bize ormai in piene discesa,
dell'Anne Gros “Les Damodes” (dall'attività di “negoce”) mi
é piaciuta l'intrigante salinità, Echezaux battezzato bio cogliendo
nel segno, un vino interessante, ma arruffato e non definito. Infine
Domaine des Perdrix potente ma sbrigativo, in bocca é integro per
alcuni istanti, per poi lasciarti... e non si fa così
Dom
Pérignon – Vintage 2006
Sfumatura
intensa, profuma di crosta di pane, scorza di pompelmo, gesso,
elegante di intensità agrumata. Sorso fresco, bolla vaporosa, buon
equilibrio, aromi minerali bianchi e polverosi, chiude senza grande
lunghezza, più nocciolato che amarognolo. La chance per il futuro
gli viene dal naso, ma anche dall'aroma di caffè che dopo qualche
minuto si é cominciata a sentire in bocca. 87pt
Dom
Pérignon – Vintage 2002
Di
un chiaro stupefacente, nel colore sembrerebbe Lui un 2006, ma il
naso riporta subito le cose a posto. Frutta tropicale, pesca gialla,
smalto, ferro, camomilla, tisana alle erbe per poi uscirsene,
prolungando il contatto con l'aria, con un minerale netto di pietra
focaia. In bocca ha una carbonica sottile, in questo si sente
l'effetto del tempo, rinfrescante di succo di limone e cedro,
delicato, chiude pulitissimo sulle punte. Comunque da 90pt
Simon
Bize & Fils – Savigny-les-Beaunes 1er cru “Aux Vergelesses”
2004
Rubino
scuro con bordo granato, vivace, al primo naso lo avrei collocato in
Alto Adige, come un grande Blauburgunder. Intenso e rosso di frutta,
soffi vegetali scuri, alcol, vellutato di gelatina di fragola. In
bocca é caldo, corposo, ma dai tannini che non sembrano maturi e
lascia una chiusura astringente. Ha perso la freschezza, lascia un
aroma di uva passa. Un vino con ancora qualcosa da dire, forse poteva
essere aperto prima, ma ho la sensazione che qualcosa sia andato
storto fin dall'inizio. 84pt
Domaine
Anne Gros – Vosne-Romanée “Les Barreaux” 2011
Colore
bellissimo, quello della ciliegia fresca, profumi di lampone, agrumi,
spezie dolci, frutta gioiosa e petali di rosa. Sorso fresco, si sente
ancora il passaggio in legno, di nuovo un accenno di tannino
asciutto, non impegna per tanto. Viene fuori un 86pt di incongruenza.
Anne
Gros – Nuits-Saint-George “Les Damodes” 2011
Naso
inizialmente timido, si esprime prendendosi i suoi tempi di arancio
rosso, rabarbaro, terra ferrosa e sottobosco. Bocca rotonda, morbido,
misurata, chiude con un filo lunghissimo di salinità intrigante.
Piaciuto tanto, 87pt
Domaine
Duband – Echezaux Grand Cru 2010
Evidente il riflesso granato, la prima cosa che ho pensato portandomelo al
naso é che fosse un vino biologico, cosa che poi si é rivelata
esatta. Profuma di ciliegia, cioccolato, uvetta, pan di spagna e
sughi d'uva. Il sorso é scomposto, sembra quasi che gli manchi il
volume, il poco corpo rende manifesto il tannino. Un vino
disordinato, con comunque dei pregi, 87pt. Scoprire però che si
trattava di un Grand Cru...
Domaine
Arlaud – Chambolle-Musigny 1er cru “Les Chatelots” 2010
Naso
ampio, speziatura, mora, mirtillo e finalmente la violetta tanto
aspettata, humus, poi con il contatto con l'aria arrivano tabacco
fresco, tostatura elegante e passaggio di fumo. In bocca ha
freschezza, il tannino ha la dosatura perfetta, una piacevole
sottigliezza dalla persistenza infinita in aromi fruttati e ferrosi.
Una evidente eccellenza, 90pt
Domaine
des Perdrix - Nuits-Saint-George 1er cru “Aux Perdrix” 2005
Ha
più materia colorante dei precedenti, senza cedere nulla in
trasparenza, ha profumi intensi di frutta fresca e carnosa,
penetranti. L'impatto gustativo é pieno, un succo voluminoso, dal
tannino vigoroso e maturo, ma questa impressione cade d'intensità
quasi subito, tuttavia senza perdersi. Questo dare e subito togliere
mi disturba, allora 87 pt.
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