🍷 Pranzegg – Rosso “Campill” 2014
🍇
100%
Schiava – 12%
Il
secondo bicchiere me lo sono versato perché il primo mi aveva
parecchio sorpreso e, devo confessarlo, anche un tantino deluso. Così
riottoso, tutto sulle sue, ripensandoci ora, forse con molta colpa da
parte mia, nell'aspettarmi qualcosa che non poteva essere.
Il
terzo bicchiere me lo sono versato perché già nel secondo era così
cambiato, come una bella voce, al mattino roca, che ha bisogno di
alcuni minuti per distendersi, per farsi nitida, per iniziare a
vibrare senza incertezze.
Il
quarto bicchiere me lo sono versato perché avevo sorseggiato il
terzo raccontandolo in diretta ad un amico. Stupendomi di trovarlo
così aperto, solare, talmente irriconoscibile rispetto a come era
iniziato, che davvero avevo pensato di essermi distratto nella
conversazione.
Il
quinto bicchiere me lo sono versato perché ormai ero totalmente in
sintonia con il suo modo di essere, finalmente preso dall'energia
liberata nel calice. Lui aveva solo bisogno di tempo, io di
accettarlo per la sua vera natura, senza preconcetti e attese.
Sarà
stata forse la chiusura a vetro che gli ha negato così a lungo il
contatto con l'ossigeno, ma partendo da toni crepuscolari, ha
guadagnato luce e colore.
Chiuso,
sotterraneo, compresso, profondamente autunnale, dai toni aspri e
trattenuti, l'ho sentito crescere, aprire infine le braccia ad un
abbraccio ruvido, ma sincero e amichevole, mettere a fuoco il frutto,
asciugare gli aromi, offrire sollievo alla sete.
Profuma
di ciliegia selvatica ed erba appena tagliata, in bocca ha polpa, un
velo di sensazioni metalliche, aromi di humus e spezie, uniti a forza
e dinamica tattile, il suo punto focale.
È
Schiava... una espressione diversa, dal fascino velato di
chiaroscuro, ma sempre e comunque una bellissima Schiava.
Commenti
Posta un commento