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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Alzinger - Wachau Grüner Veltliner Federspiel Mühnpoint 2014

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100%  Gr üner Veltliner - 12% Paglierino pieno, ha profumi decisamente bianchi di mughetto, rosa e pesca, delicati e dolci, adagiati su un soffio verde di erba bagnata. In bocca entra con un sorso fresco, leggero, giustamente saporito di un brivido di pungenza. Gli aromi di fiori e frutta, abbracciano i sensi per un tempo corretto, lasciando un finale  salatino e di succo d'ananas. Semplice, ma buono buono, scorre davvero spensierato, e questo lo rende sorprendetemente versatile, perché difficilmente andrà a scontrasi seriamente con il cibo. Ho segnato 82 punti, pagato fra tutto circa 11 Euro, prezzo più che corretto per questa bottiglia. Sui Federspiel tutta la gamma aziendale é con tappi a vite, sughero invece per la classificazione superiore. Mentre nel 2013 tutti i cru erano presenti nella categoria Smaragd, per il 2014 quasi solo Federspiel, immagino per problemi di maturazione.

Weingut Kobler – Una serata di degustazioni sparse...

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...con Armin Kobler, vignaiolo a Magré, e Daniele Galler, responsabile commerciale Italia per la Cantina di Santa Maddalena. Un incontro nato quasi per gioco, la voglia di conoscerlo dopo tanti anni che apprezzo i suoi vini e di chiacchiere tramite FB, qualche bottiglia da sentire insieme, una serata bella e rilassante. Con noi anche Daniele, conosciuto solo qualche giorno prima, ora Responsabile Commerciale della Cantina di Santa Maddalena, ma che continua anche "a fare il vino". Armin ci ha portato a vedere i suoi vigneti, nella luce del tramonto, con passo svelto per evitare il temporale ormai in arrivo. Ha sottilineato le differenze fra fazzoletti di terra che distano solo poche centinaia di metri, e che poi sentirò anche nei vini, i grappoli ormai maturi, le viti giovani, quelle più muturi, quelli esili e quelle di corporatura robusta. Armin ha detto di come il 2014 sia stata un'annata difficile, con quasi la metà del raccolto rispe

Workshop sulla mineraltà dei vini... per modo di dire

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Come la gran parte di cose, alla fine sono quelle  senza pianificazione, senza ricerca,  che riescono meglio. Guidati solo dal sentimento "ho voglia di sentire quello, ho voglia di far sentire quell'altro", che mi hanno fatto riportare in cantina un Puligny-Montrachet per la tanta voglia di Alto Adige. Ciò che non era per nulla scontato, é che la matrice minerale di questi 4 vini venisse fuori in modo così netto e simile, senza nemmeno averci pensato, il termine "workshop sulla mineralità" é venuto fuori da solo. Certo... il Kerner di Pacherohof gode degli idrocarburi dolci che gli vengono dal nobile padre, lo Chablis ha quell'acidità tagliente del suo clima fretta, il Winkl paga appena lo scotto di essere un prodotto che più tirato di tanto non può essere, per costruzione... Poi c'é il Sylvaner di Garlider... il miglior bianco sentito nell'estate 2014, a distanza di un anno é già in rampa di lancio, Christian Kerschbaumer ha fatto i

Luigi Maffini - Cilento Aglianico "Cenito" 2006

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100% Aglianico - 14% Granato scuro e denso, con unghia color mattone, ha un movimento importante che entra diretto di profumi terziari, intensi e ardente, di terra rossa, pepe e carruba. In bocca inizia con un timbro diverso, un attacco leggero che illude, un sapore di frutta sotto spirito e poi di nuovo un'onda di calore tannico, carnoso, ma anche floreale. Si slancia in puro succo, gusto di pomodoro e ferro, poi si incanala in un filone di sapidità. Austero, ma di gran coerenza, una bottiglia che chiama un piatto di carne, senza troppo indugiare. Ho scritto 85 punti.

Tunia - Tiscana Igt "Chiarofiore" 2012

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70% Trebbiano, 30% Vermentino - 13% Ambra ramato, quasi color del miele di castagno, ha un velo leggero in superficie per una carbonica evidente. Ha un profumo immediato di albicocca dolce e matura, poi caramello, crema d'uovo, arancia gialla, erba bagnata e prugna ancora verde. Un ricordo penetrante di metallo bagnato e rugginoso, per certi versi mi ricorda il naso rinfrescante di una Geueze. Questo dualismo di dolce citrina mi piace parecchio, ha nella stranezza il suo fascino. Il sorso entra petillant e di spessore, ha l'aromaticità da arancio amaro e chinotto, un tannino lieve e una lunga chiusura integra, in punta di amaricante. Io l'ho bevuto abbastanza fresco, e se uno mette da parte qualche spigolo che ne viene esaltato, così toglie davvero la sete, piaciuta molto, nel suo genere. Pagato 10 Euro, con tanto di sconto, a Gusto Nudo 2015, per me vale dagli 82 punti a salire. Viene prodotto in modo particolare, che ho voglia di tr