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🍷 Tenuta Volpare – Trentino Chardonnay πΆπ‘œπ‘™π‘™π‘–π‘›π‘Ž 𝑑𝑖 π‘‡π‘Ÿπ‘’π‘›π‘‘π‘œ 2021

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È stato il primo assaggio e l’unico acquisto di π•π’π§π’πŸπžπ«πš 𝟐𝟎𝟐𝟐. Cantina giovane, la postazione subito all’ingresso del corridoio centrale, nessuno in attesa davanti, nome curioso che rimane impresso nella memoria, una coppia entusiasta di raccontare i propri vini, nati sulle colline a Est di Trento. Come da catalogo li avevo segnati per assaggiare il loro pinot nero, rivelatosi poi davvero buono, e invece mi sono trovato davanti anche ad uno chardonnay, novitΓ  nella novitΓ , praticamente in prima edizione. E anche questa bottiglia mi Γ¨ piaciuta, con tutte le concessioni alla gioventΓΉ dell’azienda e dello stesso vino da poco messo in bottiglia, perchΓ© in tutto questo, sorso dopo sorso, giΓ  emergono cura, purezza ed eleganza. Fragrante e definito, espressivo di un floreale bianco cosΓ¬ intenso da sfiorare l’idea di aromaticitΓ , ci sono poi quelle sfumature vanigliate e burrose che lo legano a doppio filo alle peculiaritΓ  intrinseche dello chardonnay, visto che nel percorso dalle

🍷 Ignaz Niedrist - SΓΌdtiroler Sauvignon “π‘·π’π’“π’‘π’‰π’šπ’“ & π‘²π’‚π’π’Œ” 2019

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Fiore di sambuco, nella sua forma piΓΉ definita e dolce, il frutto della passione, il pompelmo rosa, la mandorla appena sgusciata. Immagini fragranti e nitide, ma c’Γ¨ anche un accenno di pietra focaia, sfumature iodate e salmastro. In bocca ha il giusto volume, c’Γ¨ polpa ed Γ¨ gialla, avvolta in un floreale di rosa dal medesimo colore, su un gusto che ha tantissimo sale e un’onda di freschezza mentolata, con quasi una respiro di salvia. Sul finale concede la presenza anche al calore che rimane perΓ² solo un attimo, aleggia e scompare sulla traccia marina, profonda e lunghissima. Dalla mano felice di πΌπ‘”π‘›π‘Žπ‘§ π‘π‘–π‘’π‘‘π‘Ÿπ‘–π‘ π‘‘, l’unione di due anime, il calcare di Appiano Monte, il porfido rosso di Cornaiano, mediano la struttura e portano in primo piano l’eleganza aromatica, per un vino di ricami e non di impatto πŸ’–.

🍷 Giuseppe Rinaldi – Langhe Freisa 2018

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Non li avevo mai attesi cosΓ¬ tanto, dolcetto, barbera, nebbiolo e appunto freisa tendo a bermeli abbastanza in scioltezza, quando ne ho voglia, perchΓ© se mi mettessi timore reverenziale anche su questi vini, finirei per non sapere cosa prendere dalla cantina. E poi mi piace quella forza giovanile che le sue bottiglie esprimono nei primi anni, l’espressione fruttata cosΓ¬ spontanea, la tessitura ancora scabra, farsi solleticare i sensi anche in modo piuttosto diretto. Alla fine non Γ¨ che siano passati cosΓ¬ tanti anni, ma sotto l’impostazione originale e riconoscibile le differenze ci sono. E’ un freisa che si fatta piΓΉ austera, la polpa rossa ha lasciato spazio ad una speziatura penetrante, alla terra rossa, al sottobosco asciutto. Ha guadagnato spessore e lo ha levigato, almeno all’inizio del percorso di bocca, perchΓ© poi l’increspatura arriva, in un sorso saporito, salato e la gola che dopo qualche secondo, appena si riscalda. PiΓΉ seria, piΓΉ intensa e sempre di grande soddisfazione, no

🍷 Le Vieux Joseph - VallΓ©e d’Aoste Pinot Gris “𝐿𝑒 𝑃𝑒𝑑𝑖𝑑 π‘ƒπ‘Ÿπ‘–π‘›π‘π‘’” 2019

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Aggiungo solo due parole sul “𝐿𝑒 𝑃𝑒𝑑𝑖𝑑 π‘ƒπ‘Ÿπ‘–π‘›π‘π‘’” nato dal lavoro di Ilaria Bavastro in un minuscolo vigneto di appena 0.2 ha, per sottolineare come sia un vino delizioso, cominciando dal nome e proseguendo con il disegno sulla bottiglia, per arrivare poi al finale di bocca, che rende finalmente merito alla vera natura del pinot grigio, che se rispettato oscilla fra le prerogative del bianco e gli aromi dei rossi. Ed Γ¨ proprio lΓ¬, mentre la materia liquida sfuma e del vino rimane la parte area, che nella memoria si forma un’immagine cosΓ¬ definita di ribes e ciliegia.  

🍷 Domaine De Villaine – Rully 1er Cru 𝘊𝘭𝘰𝘢𝘹 2018

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I profumi non tradiscono l’aspetto, cosΓ¬ pieno, intenso, immerso in una luce rubino, e portano allora in primo piano una bacca scura, matura e dolce, accompagnata da violette, piccole spezie, tratti di sottobosco. Altrettanto da pinot noir meridionale Γ¨ l’ingresso di bocca, accogliente, di frizione avvertibile, con aromi di rosa e cannella, e saper poi salutare i sensi, sulla traccia di una trama sapida decisa.

🍾 Trento Doc con Roberto Anesi - AIS Reggio Emilia

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Roberto non Γ¨ una sorpresa… certamente. Lo avevo giΓ  ascoltato in altre occasioni e i suoi modi di esporre, pacati, brillanti, la lucida passione per gli argomenti, il saper mettere a fuoco gli aspetti fondamentali tralasciando gli inutili fronzoli, mi sono sempre piaciuti. È Trentino, miglior sommelier d’Italia, ambasciatore del Trento Doc… d’accordo. Comunque riuscire a creare un racconto cosΓ¬ centrato sul territorio e la sua espressivitΓ , che sia interessante, completo, anche dettagliato, in ogni caso fruibile da una platea variegata di appassionati dal lungo corso e persone alle prime esperienze di degustazione, non Γ¨ cosa banale. A livello personale, da chi molte di quelle cose le racconta a lezione, mi sono goduto la prima parte con l’inquadramento storico e pedo-climatico, perchΓ© avere conferme delle proprie conoscenze da una persona cosΓ¬ competente, fa bene alla propria autostima. Ho poi avidamente seguito l’approfondimento sullo stile e sull’espressivitΓ  del Trento Doc nelle d

🍾 Vigna Cunial - Emilia Malvasia Spumante Brut “Monte Roma”

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  πŸ‡ 100% malvasia di Parma – 12% Una storia antica che stava per scomparire, non Γ¨ la solita π‘šπ‘Žπ‘™π‘£π‘Žπ‘ π‘–π‘Ž 𝑑𝑖 πΆπ‘Žπ‘›π‘‘π‘–π‘Ž π‘Žπ‘Ÿπ‘œπ‘šπ‘Žπ‘‘π‘–π‘π‘Ž, questa Γ¨ la vera π’Žπ’‚π’π’—π’‚π’”π’Šπ’‚ π‘ͺπ’‚π’”π’‚π’π’Šπ’π’Š, dal nome di chi ne ha permesso il recupero dall’estinzione con poche e vetuste piante ancora esistenti. E’ il genitore poco noto di tante varietΓ  ben piΓΉ sotto la luce dei riflettori, nel suo “La stirpe del vino” Attilio Scienza la chiama π‘šπ‘Žπ‘™π‘£π‘Žπ‘ π‘–π‘Ž π‘œπ‘‘π‘œπ‘Ÿπ‘œπ‘ π‘–π‘ π‘ π‘–π‘šπ‘Ž, per legarla al suo territorio ora Γ¨ battezzata con il nome di π‘šπ‘Žπ‘™π‘£π‘Žπ‘ π‘–π‘Ž 𝑑𝑖 π‘ƒπ‘Žπ‘Ÿπ‘šπ‘Ž. Il profilo aromatico non ha quell’aromaticitΓ  sfacciata, vegetale, vezzosa che spesso emerge nella π‘šπ‘Žπ‘™π‘£π‘Žπ‘ π‘–π‘Ž 𝑑𝑖 πΆπ‘Žπ‘›π‘‘π‘–π‘Ž, qui Γ¨ decisamente il frutto a fare da protagonista in diverse sfaccettature che coinvolgono la susina, l’albicocca matura, la scorza d’arancio candita, per poi avviarsi su altri orizzonti, muschiati, nel miele di castagno, all’uvetta, alla fragranza del panettone. ComplessitΓ  evidente,