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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

Markus Molitor – Mosel Riesling "Haus Klosterber" 2008

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100% Riesling – 11.5% Verdolino appena tinto di giallo, naturalmente vivace come ogni degno figlio della Mosella. Alla rotazione, a dispetto del basso titolo alcolometrico, si muove comunque con una certa importanza. Nei profumi la prima impressione è di citronella, salvia e fiori bianchi mentre il minerale di idrocarburi rimane ancora lontano, e forse non arriverà mai. C'é invece un ricordo minerale intermedio fra la roccia e la gomma bruciata. Il tutto aleggia su un sottofondo di caramella dolce. Manca di sprint, manca di charme, non ha difetti evidenti, ma risulta monotematico. In bocca, come mi aspettavo, ha una freschezza quasi acidula a cui si unisce, senza tuttavia fondersi, il dolce di un avvertibile residuo zuccherino. Però manca di amalgama e anche al gusto non convince. Non penso sia questione di tempo, é ormai un 2008 e se aveva i numeri qualcosa doveva già uscire. Si tratta di un'espressione non felice del no

St. Michel Eppan – Südtirol Weissburgunder "Schulthauser" 2011

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100% Pinot Bianco – 13.5% Luce fredda e bellissima, con sfumatura verdolina quasi metallica. Profumi freschi e dolci in cui spicca la pesca bianca che identifica chiaramente il vitigno. Gli agrumi sono ben maturi, così come il melone, sempre bianco, con un ricordo rinfrescante di erbe di montagna e caramella alla menta. In bocca si esprime con morbidezza ed equilibrio, con il calore dell'alcol che esce appena alla distanza. La coerenza aromatica é perfetta: anche in bocca lascia un'impressione di credo e caramella balsamica. Chiude con una lunga scia sapida. A bicchiere vuoto, sembra proprio di mettere il naso in un bicchiere di granita alla menta. Devo essere onesto, mi ha dato l'impressione di un vino stilisticamente perfetto ma che manca un pò di cuore. Una fredda bellezza, a cominciare dal colore, che gli valgono 84 punti. Pagato appena 8.05 Euro, nell'emporio di bevande di Telfen a Siusi allo Sciliar, lo Schult

Domaine de la Pépière – Muscadet Sèvre et Maine Sur Lie 2010

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100% Melon de Bourgogne – 12% Il mio primo Muscadet , sono quasi emozionato...  Di questo vino se ne parla sempre ai corsi così male che é scattata la molla del "non può essere vero". Nel bicchiere é di un paglierino molto chiaro, ma senza nessuna traccia dei sedimenti che il sur lie avrebbe anche potuto giustificare. E che comunque a me non danno alcun fastidio... I profumi sono fragranti di frutti e fiori bianchi, ricordano la pasta fresca di pane, il muschio bianco, pompelmo e lime. Già da questo, mi aspetto un vino con un'acidità viva ed elettrizzante. Dandogli un pò di tempo per alzarsi di temperatura, il profilo si addolcisce di biancospino, tiglio e compare la pera matura. In bocca l'attesa freschezza non si smentisce, ma emerge un corpo, dovuto ai 6 mesi sur lie in acciaio, che é invece assolutamente inatteso. L'acidità, veramente vibrante, é esaltata da un legger o, ma evidente, pétillant di anidride carb

Champagne Yves Ruffin – Brut Premier Cru s.a.

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50% Chardonnay, 50% Pinot Noir – 12% Come prima cosa mi sento di ringraziare la gentilezza e la professionalità di Madame Ruffin. Ho comprato Champagne direttamente dal produttore diverse volte, e quel velo di freddezza che in altre occasioni ho spesso percepito, con Sylvie Ruffin si é trasformato in una grande cordialità. Sono diventato curioso di provare i suoi vini dopo aver letto una serie di belle recensioni, prima sulla guida "Le migliori 99 Maison di Champagne" e poi nei post di Enogea. Questa volta, invece della fl û te, ho deciso di usare il calice da degustazione visto che avevo ancora in mente le immagini della serata di venerdì, durante l' É cole de Champagne. Nel bicchiere il perlage é quello che corrisponde ad una sboccatura recente, con catene di bollicine che partono da diversi punti nel bicchiere e salgono veloci verso la superfice rimanendo minute. Il colore é un paglierino pallido ma pieno, forse per effetto del

Weingut Garlider – Südtirol Eisacktaler Veltliner 2010

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100% Veltliner – 13.5% La visita alla Cantina Garlider la ricordo ancora molto bene. Ci si arrivava attraverso una strada stretta fra la montagna e uno strapiombo, con le vigne a riempire quello che é letteralmente un burrone in cui si estende tutta la proprietà della piccola azienda. Questa bottiglia però, viene dalla mia enoteca preferita di Fié dello Sciliar, e mi costata l'onestissima cifra di 12.8 Euro. Il Veltliner di Garlider é un punto di riferimento per tutta la Valle d'Isarco mostrando un'eleganza e una ricchezza che altri produttori devono ancora raggiungere. Finita la mia lezione a Zola, Lombardia-Trentino-Alto Adige, ho creato l'occasione per sentire insieme ai colleghi questo vino e scambiare qualche commento. Nel bicchiere é bellissimo, con un colore pieno e una tonalità che é allo stesso tempo dorata, ma con una sfumatura di verde. Consistenza, movimento compatto, ruotando il bicchiere si crea un imbuto profondo... lasci