Degustazione Nosiola AIS RE 23/03/2017

0.6% di meno del'1.5%... sono i numeri della produzione di Nosiola su scala nazionale... lo 0.6% del totale del Trentino, che a sua volta é meno dell'1.5% di quella Italiana. In pratica ne sono rimasti circa 60 ettari, fra imbocco Val di Cembra, Valle dei Laghi e Vallagarina.

Quando ho visto la locandina dell'evento ho chiamato Alfredo, un amico che si occupa della degustazioni per l'AIS Reggio, e gli ho detto “solo una persona con una sensibilità per il vino di livello superiore può pensare di organizzare una degustazione di Nosiola in Emilia”.


La Nosiola o il Nosiol, perché a seconda della valle cambia il genere, é un vitigno semisconosciuto e probabilmente mal compreso, identificata con un vino esile e leggero, da consumarsi in fretta. Quando feci il II livello il relatore non ne parlò nemmeno...

L'ho sempre trovato un sorso bellissimo, bevuto ogni volta che mi sia capitato, ma questa é stata un'occasione unica... 8 calici così diversi l'uno a fianco all'altro, da espressioni molto tecniche, altre “nordiche”, altre vere e proprie interpretazioni “calde”.

Il vitigno comunque é sempre venuto fuori... lo ritrovo nei profumi contrastati, in cui sensazioni tostate e salmastre si mischiano a ricordi giovani di fiori e frutti. Una competizione fra evoluzione e fragranza a cui bisogna abituarsi gradualmente, ma poi diventa intrigante.

Il sorso porta sempre freschezza irrequieta e sapidità netta, quasi un velo di aromaticità. La mano del produttore può aggiungere maturità e volume, magari con altri vitigni, come in alcuni dei nostri vini.

Sul Vino Santo ogni parola spesa in più non sarebbe mai abbastanza, forse l'unico passito Italiano non aromatico in cui il vitigno non si fa soggiogare dal metodo, in cui il “dolce” non é mai “così dolce”, un equilibrio che lo mantiene sempre giovane anche a decine di anni dalla vendemmia.

Bottiglia della serata, la Nosiola 2006 di Cesconi, dal colore perfettamente dorato e profumi dai mille colori, prima muschio secco, poi albicocca disidratata, un mondo di spezie svolto fra propoli, anice stellato, un respiro di zafferano, coriandolo, infine dolcezza di tiglio, camomilla e cioccolato bianco.

Letteralmente incapace di stancare e pienamente confermato da una bocca fresca, agrumata e piccante, ancora giovane e leggera dopo 10 anni... porta in dote una lunga profondità aromatica.

Vino freddo dal cuore caldo che l'ossigeno ha nei minuti arricchito di ricordi di pepe e pietra focaia, neanche fosse un 1er Cru di Chablis... un'eccellenza netta.


Questi gli altri vini nella sequenza di servizio.

🍷 Vignaiolo Fanti – Nosiola 2015 (🎲 83 pt)
🍇 100% Nosiola

🍷 Eredi di Cobelli Aldo – Nosiol 2014 (🎲 86 pt)
🍇 100% Nosiola

🍷 Gino Pedrotti – Aura 2014 (🎲 87/88 pt)
🍇 Nosiola, Chardonnay

🍷 Eugenio Rosi – Anisos 2014 (🎲 87/88 pt)
🍇 Nosiola, Pinot Bianco, Chardonnay

🍷 Cesconi – Nosiola 2006 (🎲 91 pt)
🍇 100% Nosiola

🍷 Pravis – Ora 2012 (🎲 87 pt)
🍇 100% Nosiola

🍷 Giovanni Poli – Vino Santo 2005 (🎲 87 pt)
🍇 100% Nosiola

🍷 Pisoni – Vino Santo 2002 (🎲 90 pt)
🍇 100% Nosiola




🍷 Vignaiolo Fanti – Nosiola 2015 (🎲 83 pt)
🍇 100% Nosiola


Chiarissimo, dalla trasparenza spinta e un po' irreale. Profumi muschiati e di mela ammaccata, marmellata di ribes giallo, ananas sciroppato, un soffio di miele e una curiosa impressione aromatica di salvia. Anche in bocca ritorna la sensazione di Moscato, aromi di buccia di frutta, una trasparenza di tannino, morbidezza inattesa, finale mentolato dalla freschezza scomposta. Ricordi fumé a bicchiere vuoto, non mi ha convinto.


🍷 Eredi di Cobelli Aldo – Nosiol 2014 (🎲 86 pt)
🍇 100% Nosiola


Colore in pienezza di gioventù, naso delicato e giovanissimo di fiori bianchi, erba appena tagliata, tantissimi agrumi, il ricordo di pompelmo é evidente. Non così complesso, ma di grande pulizia. In bocca é vibrante, l'acidità nervosa e saporita di mandorla fresca e limone, sapidità a condire l'equilibrio, giusto il volume, il finale é di nuovo quasi aromatico. Il ritorno al naso trova il giglio e il mughetto, una dolcezza di confetto e il pompelmo trasformato in menta. Gran finezza di profumi a bicchiere vuoto. Coincide con la mia idea del vitigno, aggiungo ora... in gioventù.


🍷 Gino Pedrotti – Aura 2014 (🎲 87/88 pt)
🍇 60% Chardonnay, 40% Nosiola


E qui si cambia colore, perché nel calice é dorato rossiccio, semplicemente magnifico e nobile. Profumi dolci di mela al forno e cannella, tisana alle erbe, krapfen all'albicocca, rosmarino, poi arrivano anche sprazzi di piccoli frutti rossi quali la ciliegia candita, in sottofondo speziatura di anice. Sorso teso, di spessore, la tannicità é ben presente, la sensazione di dolcezza sfumata ma non nascosta, finale ammandorlato e di caramella alle erbe. Bevuta dal bel carattere, con il procedere della serata il naso diventerà più sereno, jodato e marino.


🍷 Eugenio Rosi – Anisos 2014 (🎲 87/88 pt)
🍇 Nosiola, Pinot Bianco, Chardonnay


La foto non rende merito alla sfumatura di colore, in cui il giallo si tinge di un leggero riflesso ramato. Porta subito mineralità al naso, espressa con ricordi jodati e salmastri di macchia mediterranea, mela golden, resina, timo, biscotto al miele. Una complessità balsamica e penetrante, in sottofondo anche zucchero di canna, burro e cioccolato, quella sensazione di brodo che ricorre in certi grandissimi bianchi nella loro gioventù. Il sorso é dolce, l'aroma quello di pesca gialla matura, appena una sensazione metallica, retrogusto di mandorla e croccante alla nocciola. Persistenza lunghissima, salina e dal tannino bianco, il ritorno al naso lo trova arricchito di ricordi di malva. Giovanissimo, forse troppo, crescerà tanto in bottiglia.



🍷 Cesconi – Nosiola 2006 (🎲 91 pt)
🍇 100% Nosiola


Bottiglia della serata la Nosiola 2006 di Cesconi, dal colore perfettamente dorato e profumi dai mille colori, prima muschio secco, poi albicocca disidratata, un mondo di spezie svolto fra propoli, anice stellato, un respiro di zafferano, coriandolo, infine dolcezza di tiglio, camomilla e cioccolato bianco. Letteralmente incapace di stancare e pienamente confermato da una bocca fresca, agrumata e piccante, ancora giovane e leggera dopo 10 anni... porta in dote una lunga profondità aromatica. Vino freddo dal cuore caldo che l'ossigeno ha nei minuti arricchito di ricordi pepati e di pietra focaia, neanche fosse un 1er Cru di Chablis... un'eccellenza netta.



🍷 Pravis – Ora 2012 (🎲 87 pt)
🍇 100% Nosiola


Oro rossiccio, ha un naso timido, balsamico di eucalipto, infusione di erbe aromatiche, sale, ruotandolo emerge un frutto dolce, l'albicocca e quei ricordi muschiati che in tanti altri calici sono apparsi durante la serata. Bocca morbida, forse persino con un filo di reale dolcezza, un aroma intenso di pesca sciroppata, anice, liquirizia e sensazioni minerali. Un vino di volume, ma il carattere gli deve essere riconosciuto.


🍷 Giovanni Poli – Vino Santo 2005 (🎲 87 pt)
🍇 100% Nosiola


Ambra brillante, profuma di zafferano, mela cotta, dattero, rosmarino, frutta tropicale, marmellata di arancia, legno secco, zucchero caramellato. Il sorso è dolce con ricordi fumé, porta aromi di tabacco e cannella, conditi di piccoli frutti rossi. Diventa piccante quando i polifenoli raggiungono il fondo della gola. Forse qualche anno in bottiglia lo renderà un po' più sereno, manca tuttavia di quella freschezza necessaria per una lunga prospettiva di vita.


🍷 Pisoni – Vino Santo 2002 (🎲 90 pt)

🍇 100% Nosiola 


Tonalità ambra scura, quantunque trasparente e luminosa di riflessi ramati. Il naso é complesso, con un'evidenza di zafferano, ricordi di fumo e tostature, creme brulée e cioccolato, erbe aromatiche, frutta rossa e nera, miele, scorza di agrumi e nocciola. Sorso succoso, piccante, dagli aromi di ananas caramellato, l'acidità agrumata e nervosa, ma tutto insieme arriva ad un incantevole equilibrio, nonostante l'evidente dolcezza. Finale di torrone, il ritorno al naso trova zenzero e caramella alla liquirizia. Bella bottiglia.




Prima dell'inizio della serata sono state offerte delle specialità gastronomiche di nicchia del Trentino... letteralmente spettacolari la Trota del Sarca marinata nel miele e il Salmerino affumicato, mi sarei riempito fino al collo del Pane di lievito madre del Panificio Moderno, mi sono volutamente limitato con i salumi della Macelleria Corrà.

In abbinamento 2 vini frizzanti, uno Charmat e un rifermentato in bottiglia, da uve Nosiola e Peverella, se non altro curiosi e ben fatti. Ma le bolle il Trentino non sono un problema, di buone se ne trovano.

A fine serata anche 3 grappe di Nosiola, le ho solo annusate, ormai la via del letto era ben segnata.
 


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