Verticale AA Pinot Bianco Riserva "Vorberg" Cantina di Terlano
Degustazione
verticale delle annate 2002-2012
Ben
undici annate, coprono ben più del periodo che mi hanno portato da
un semplice curioso del vino a diventare relatore AIS proprio per la
regione dove questo vino nasce.
A
Terlano lo producevano, in realtà già dal 1993, senza poter sapere
che una mattina di un sabato invernale, un gruppo di amici si sarebbe
riunito in una degustazione seria, ma anarchica per vedere cosa é
diventato delle annate più vecchie o cosa promettono quelle più
recenti.
Per
me anche il cercare di ritrovare nella bottiglia il ricordo delle mie
estate trascorse sulle montagne di Siusi... giorni di caldo, freddo,
pioggia e sole.
Insieme
al Vorberg, altri Pinot Bianco "pirati" (degustati alla cieca), di altri luoghi o
di altre mani, per rendere la degustazione più saporita, per
stupire, per farsi 2 risate.
E
infine, il Pinot Bianco Rarità 2002, 10 anni sur lie, un regalo per
tutti i partecipanti e un omaggio morale a Sebastian Stocker, il
grande kellermaister di Terlano.
Questi i miei appunti di degustazione, scritti sul momento e completati dal riassaggio del giorno dopo di tutte le bottiglie.
Pierre
Gerbais – Champagne "L'Originale" n.m.- 12%
L'AOC
Champagne ammette nel disciplinare i "Pinots", e quindi
anche il "Pinot Blanc Vrai" che Pierre Gerbais, nell'Aube,
é uno dei pochi ad utilizzare in purezza.
Verdolino,
con una bolla appena confusa, ha un naso inizialmente dolce e
floreale, ma in bocca cambia registro, la finezza di bolla diventa
immediatamente riconoscibile, sfodera una freschezza di impatto,
tanto da sembrare quasi scomposto.
Si
apre nel frattempo anche nei profumi, con ricordi vegetali che
amplificano la sensazione gustativa leggermente acerba.
Sapido,
anche lungo nella sua semplicità, gli mancano un po' le sfumature di
colore, ma l'impostazione é bella e territoriale. 84
punti
Cantina di Terlano – AA Pinot Bianco Riserva "Vorberg" 2012 – 14%
Bella
trama di colore, spessa, che manda lampi di gioventù.
Nei
profumi si conferma fresco, raffinato, ma ancora inespresso, giocato
sui profumi da post-fermentazione, già piacevole, deve tuttavia
intraprendere la sua strada verso la complessità.
Agrumi
e roccia bianca ci sono, ma il Vorberg deve diventare tutt'altro.
Bocca
ricca e rotonda, con freschezza e sapidità pungente, ha
un'esplosione aromatica frenata da una morbidezza glicerica quasi
irreale.
Manca
di integrazione, ha componenti che tirano ognuna dalla propria parte
senza cantare in concerto, bisogna attenderlo, comprarne una cassa, e
scordarsela in cantina. 85
punti
Cantina
di Terlano – AA Pinot Bianco Riserva "Vorberg" 2011 –
13.5%
Una
fotocopia dell'annata assurda, ha già sfumature cariche che
cominciano a tingersi di oro antico.
Naso
coerente, minerale di fumo, caldo e fruttato di pesca sciroppata,
albicocca matura e miele amaro.
Al
gusto é retto dalla sapidità, manca quasi completamente di
freschezza, con un'aromaticità da caramella che non lo fa
distendere.
Ben
fatto, ma ormai arrivato. 81
punti
Cantina
di Terlano – AA Pinot Bianco Riserva "Vorberg" 2010 –
13.5%
Sfiora
il dorato colore senza raggiungerlo, carico e denso da buon figlio di
un'annata dalle maturazioni perfette, senza nulla sottrarre ad una
vivacità di colore che mette allegria.
Potente
nei profumi, salati e saporiti di cedro e salvia, ribes giallo e
un'irreale aromaticità di litchi.
Anche
in bocca non vuole essere da meno, ha freschezza da vendere,
supportata da una forza minerale notevole che lascia presagire un
lungo futuro davanti.
Lascia
un lungo ed elegante ricordo aromatico di pesca... davvero bello già
ora. 88
punti
Patrick
Uccelli – Vigneti delle Dolomiti IGT "XY" 2010 – 12.5%
Colore
sfumato, più trasparente, con minor estrazione, sfumatura giovane.
Naso
appena confuso, dalla mineralità rocciosa e di terra umida, da cui
traspare un soffio floreale e quasi mentolato.
Al
gusto é crudo e violento, con un'acidità ferrosa e una falsa
impressione tannica, che lasciano la bocca tirata intrisa di aromi di
purea di frutta.
Ha
il fascino di una bellezza artigianale, e una beva leggera che mi
hanno conquistato da sempre. 83 punti (ho dato +1, ecchisseneimporta)
Cantina
di Terlano – AA Pinot Bianco Riserva "Vorberg"
2009 – 13.5%
Carico
di un oro-topazio, comunque vitale, è ricco di profumi dolci e
vanigliati. Si esprime sotto forma di foglia di the, camomilla, menta,
miele salato e timo.
Il
primo sorso è sapido, poi una dolcezza che inganna per qualche istante, prima di essere travolta da un'acidità nervosa ed
elettrica.
L'aroma
di bocca è quello di delicati fiori bianchissimi e mughetto, che lo
rendono intriso di giovanile eleganza.
Un
mix di sensazioni apparentemente discordi è in realtà il filo
conduttore di questo vino che lascia una bocca superba, da sembrare
leggera nonostante la grande ricchezza. 89
punti (in magnum)
Cantina
di Terlano – AA Pinot Bianco Riserva "Vorberg"
2008 – 13.5%
Sfumatura
ancora verdolina con profumi fumè, di ciambella ancora calda di
forno e una decisa pennellata vegetale.
Vino
"marino", salato, ricorda l'acqua di olive e il cappero in
salamoia... questo inevitabilmente gli toglie un filo di eleganza, ma
non di interesse.
In
bocca ha una freschezza pungente, ravvivata da quello che mi par
essere un accenno di carbonica, ed equilibrata da piacevole
sensazione morbida.
Si
riscatta in parte nel gusto, in cui è più simile al 2009,
soprattutto nella saper distendere gli aromi, ancora di fiori
bianchi, che però ad un certo punto cadono, lasciando i sensi
sospesi. 85
punti (in magnum)
Cantina
di Terlano – AA Pinot Bianco Riserva "Vorberg 2007"
– 13.5%
Verdolino
ancor più sorprendente dei 2 che lo hanno preceduto, ha tuttavia un
naso contratto e ferroso, profuma di terra, sale, verde, sottobosco e
radice di liquirizia.
Un
vino ancor bello, ma che si sta disgregando, anche in bocca é
acquoso e dalla chiusura veloce, appena amara. 83
punti (in magnum)
Pierre
Frick – Vin d'Alsace Pinot Blanc 2007 – 13%
Quando
ho tolto la capsula sono rimasto di stucco... mai e poi mai mi sarei
aspettato un tappo a corona in un vino alsaziano del 2007.
Nella
retro-etichetta, c'é anche una spiegazione del perché di questa
scelta che in un certo senso "incorona" l'estrema
naturalità usata nel produrre questo vino, dalla fermentazione con i
lieviti indigeni, alla rinuncia alla solforosa.
Nel
bicchiere é torbido e aranciato, con sfumature che spaziano, e
spiazzano, fra l'ambra e il verde smeraldo.
Profumi
dolci e di spezie penetranti, canfora, chiodi garofano, frutta rossa
in gelatina, poi cose stranissime, come lacca e bachelite.
Appena
aperto la volatile era veramente pungente, l'ho lasciato sfogare per
1 ora prima della degustazione.
Nonostante
questo al gusto l'acetico si sente eccome, é un agrodolce pungente,
da salamoia di verdura e frutta.
Spietato
e spiazzante, di sicuro un vino di impatto, ma anche pieno di difetti
da amare con uno schieramento di campo, a cui non riesco ad associarmi... 75 punti
Cantina
di Terlano – AA Pinot Bianco Riserva "Vorberg 2006"
– 13.5%
La
sfumatura di colore ha già una vivacità più aristocratica, un
oro-verde più posato, che lascia pensare che il periodo della
gioventù é passato e che il vino sia nel pieno della sua cuspide.
Naso
raffinato, profuma di biscotto dolce, tisana ai fiori di campo,
marmellata di albicocca, terreno di liquirizia e minerale di sabbia
scaldata dal sole.
Molto
definito, con tanti rivoli da inseguire e trovare, ha tutte le
componenti dei gusti base in se.
Al
gusto si fa trovare alla stessa altezza, un equilibrio lungo e
avvolgente, condito da una aroma di menta.
Il
2006 si conferma alla distanza un'annata splendida. 89
punti
Cantina
di Terlano – AA Pinot Bianco Riserva "Vorberg 2005"
– 13.5%
Dorato intenso e profondo, figlio di
un'annata il cui caldo é rimasto impresso nella memoria.
Chiuso nei profumi, quasi caseari,
di polvere e cenere, ha uno sviluppo aromatico limitato.
In bocca le morbidezze la fanno da
padrone, tondo e con un alcol pungente, quasi da Sherry fino, ha poco
sviluppo e pochi sapori.
Bottiglia in declino, anche a
Terlano i miracoli non li possono fare. 78 punti
Cantina di Terlano – AA Pinot
Bianco Riserva "Vorberg 2004" –
13.5%
Ambrato, dalla sfumatura rossiccia,
sono i primi campanelli di allarme su questo vino.
Naso decisamente ossidato,
dolcissimo, ruotando il bicchiere la nota marsalata é più che
evidente, da erba fermentata e pungente.
Ha un gusto di mallo di noce, senza
freschezza, sul punto di crollare, probabilmente una bottiglia
sfortunata. 74 punti
Cantina di Terlano – AA Pinot
Bianco Riserva "Vorberg 2003" –
13.5%
Oro
verde e vivace, penso già al miracolo su questa annata problematica,
ma é un tappo se non clamoroso almeno evidente.
Il
giorno dopo, con calma, lo porto alla bocca, che il tappo non ha
ancora distrutto, ha freschezza, glicerina, un equilibrio
emozionante, per vista e gusto sarebbe stato un vino da 87 punti, ma
la sfortuna ha colpito... non
giudicabile
Cantina di Terlano – AA Pinot
Bianco Riserva "Vorberg 2002" –
13%
Sfumato nei colori, di grande
trasparenza, quasi verdolino
Naso
delicato, all'inizio fatica a trovare una sua espressione, dopo che
per tanti anni gli é mancato il contatto con l'ossigeno.
Comincia
con le note di terra, tuberi, legno appena tagliato, resina e erbe
amare, poi si distende, viene fuori il Weissbugunder, sotto forma di
frutta a polpa freschissima e fiori gialli.
Il
suo assetto definitivo é fra il dolce del polline e lo speziato dei
propoli.
Ha
un sorso di grande equilibrio, e anche qui gli aromi hanno bisogno
del loro tempo per trovare la strada dell'espressione, che però é
preziosa, quasi unica in questa verticale.
Il
tempo gli ha dato speziatura sorprendente di ginger, fiori bianchi e
zucchero di canna, per un alcol assolutamente leggero.
Di seguito il punteggio, che non comprende i 2 punti in più che avrei voluto dargli per l'evoluzione commuovente. 87
punti
Cantina di Terlano – AA Pinot
Bianco 2002 Rarità – 13.5%
3340
bottiglie numerate, 10 anni sui lieviti, l'intuizione di Sebastian Stocker
diventata una tradizione, vini di una piccola terra che trovano il
loro legittimo posto fra i grandi bianchi d'Europa.
Che
siamo su un altro livello, ce lo dice già il colore, vivacissimo con
tonalità verdoline accese.
Profumi
delicati, in punta di piedi, con l'eleganza di una ballerina della
Scala, parlano di fumo, miele, sole e fragranti erbe aromatiche
saporite.
Menta,
pesca bianca croccante, susina, si slancia al limite dei piccoli
frutti rossi mano a mano che il vino comincia a far l'amore con
l'aria arricchendosi infine anche di fiori di biancospino.
Nulla
che lascia pensare a quasi 13 anni, i lieviti lo hanno protetto dal
tempo, catapultandolo 10 anni avanti, più ricco ed elegante.
Il
sorso é forte, deciso e centrale, ha un gusto gessoso, giocato sulla
trama salata che trascende alcol e freschezza.
Tutto
diventa sfumato, le sensazioni si fondono, rimane un concetto nitido
di nobiltà e eleganza, nessuna forzatura, solo finezza. 93
punti
qualche altra foto, da tenere di questa bella degustazione...
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