Degustazione di allenamento "Trento Doc"
A
volte le cose che riescono meglio, sono quelle che nascono senza
eccessiva preparazione, così di getto, si scambiano 2 mail, io porto
questo tu porti quello, e si parte... senza troppe attese, per il
gusto di farle.
Succede
allora che c'é chi é stato coinvolto in una degustazione
importante, che altri abbiano voglia di un confronto sulle crudité
di mare, che ci sia da ingannare il tempo la sera, e nasce una
degustazione di Trento doc.
Così
fra amici, in casa, con quello che c'é... che poi diventa sempre
tanto.
Senza
dimenticavo anche un Campione del Mondo di pasticcieria da
festeggiare.
Bottiglie
per la maggior parte della denominazione Trento doc, con quelche
piccolo allargamento di zona, e concessioni al cuore e al territorio
di casa.
Tutto
rigorosamente alla cieca, senza condizionamenti.
Quelli
che seguono sono le mie impressioni, piuttosto in linea con quelle
degli altri, magari un filo più generoso con le bottiglie che ho
portato io, ma con differenze trascurabili.
E'
andata così...
Cà
del Vent – Franciacorta Brut Pas Operé 2010
Chardonnay
70%, Pinot Nero 30%
Paglierino
pieno e denso, dal perlage disperso nel bicchiere. Maturo di frutta
nei profumi, dolci e gialli, fiori delicati e un nota speziata di
radice e liquirizia.
In
bocca sfodera una freschezza sopra le righe, e un corpo importante
con una trame tannica che non si può certo ignorare che ricarda la
buccia di frutta matura.
Tornando
hai profumi i ricordi di vaniglia si portano in primo piano,
mantenendo un dolcezza fruttata di zucchero di canna, minerale di
talco e appena muschiato.
E'
decisamente piacevole, dissetante, uno spumante che ha i numeri ma
sembra quasi che glieli abbiano conficcati a forza, concedendo appena
sull'elegante.
Forse
l'unico vino della serata che ricomprerei, merita 86 punti.
Sorprendente
il dato riportato in etichetta, un Pas Operé da 8.9 gr/l di zuccheri
residui... vuole dire che la fermentazione non é andata a fondo.
St.Michael
– Trento Doc Brut n.m.
Chardonnay
80%, Pinot Nero 20%
Profumi
delicati, un elegante floreale bianco e una nota agrumata più fresca
di limone verde.
Al
gusto ha una carbonica un pò arruffata, dalla bolla pungente, da cui
si trasmettono aromi di pompelmo e cedro, con chiusura appena
amarognola forse anche per l'eccesso di CO2.
Semplice,
ben fatto, corretto nel prezzo, da 78 punti forse una sboccatura
recente.
Zeni
– Trento Doc Maso Nero Riserva 2009
Chardonnay
100%
Profumi
più dolci del precedente, di lieviti e biscotto, coerenti con il
colore, quasi dorato da cui emerge comunque un ricordo pungente di
erbe aromatiche.
In
bocca ha un ingresso pieno, con una bolllicina più sfumata e
gentile, e un sapore di purea di pesca, mela e albicocca.
Peccato
per la decisa chiusura amarognalo, decisamente presente che stona con
il naso che ha la propria eleganza.
Si
ferma allora a 78 punti.
Haderburg
– AA Sekt Pas Dosé 2010
Chardonnay
85%, Pinot Nero 15%
Paglierino
caldo, con un perlage diffuso, profumi di lieviti nobili, gesso,
talco e cipria rinfrescati da un agrume delicato.
Bocca
dalla carbonica vaporosa, che nebulizza il vino, dando sostanza e
pienezza.
Decisamente
sapido, e più basso nella freschezza, con un gusto di frutta candita
e un finale che non decolla, e stona nel complesso.
Di
sicuro una bolla gastronomica, ma così in degustazione non sale
oltre agli 82 punti.
Cantina
di Toblino – Trento Doc Antares 2010
Chardonnay
100%
Dorato
luminoso, diffonde aromi delicati e piacevoli di agrumi appena
maturi.
Bolla
minuta, crea un ambiente con liquido e gas in equilibrio, floreale e
fruttato di pesca giallo, chiudendo di gran freschezza.
Piacevole
e per nulla pesante, ha una gran bevibilità, che gli valgono 84
punti.
Ferrari
Spumanti – Trento Doc GF Riserva del Fondatore 2002
Chardonnay
100%
In
pienezza di dorato, trasmette profumi complessi di caffé, tostatura,
caramello, ferro e the verde.
Ha
una carbonica puntiforme, ma ben presente, risulta però austero, con
uno spessore sottile appena retto da un residuo di freschezza.
In
bocca é decisamente un altro vino, che delude dopo la complessità
dei profumi a cui, a bicchiere fermo si é aggiunta una nota salata
di timo.
Peccato,
incompleto o non realizzato, forse un'annata che non poteva reggere
120 mesi sui lieviti, si ferma a 87 punti.
Cavit
– Trento Doc Altemasi 2010
Chardonnay
100%
Qui
invece l'annata é più che buona, e decisamente ben sfruttata, con
profumi che rimandano una mineralità matura e il frutto maturo dello
Chardonnay Trentino, poi croccante ed erbe salate,
Bolla
cesellata, paga appena in una certa semplicità ma nel complesso,
spicca rispetto ai precedenti in freschezza e facilità di beva.
Corretto
e decisamente elegante, in questo caso completo nella sua minor
ambizione.
Strappa
un 85 punti forse un pò generoso ma che potrebbe anche starci.
St.Michael
– Trento Doc Brut Rosé
Pinot
Nero rosato 70%, Chardonnay 30%
Petalo
di rosa, delicato con un naso da confetto dolce e arancia
sanguinella.
Di
nuovo una bolla pungente, di forza carbonica, forse troppo per
apprezzare un consistente sviluppo aromatico, ma chiude corretto,
senza cedimenti a note spiacevoli.
Prende
80 punti, e in abbinamento si valorizzerebbe senz'altro.
Pojer
e Sandri – Vigneti delle Dolomiti IGT Brut Rosé
Chardonnay
e Pinot Nero
Naso
delicatissimo, di cipria gesso e fragola ben matura e marasca, poi
note tostate e appena burrose.
Carbonica
protagonista senza essere ingombrante, é in perfetto equilibrio,
lungo e raffinato.
Che
la mano sia buona é evidente, forse poteva avere uno sviluppo
aromatico più convincente... oppure ormai siamo stanchi dopo la
lunga serata.
Ho
scritto 85 punti, ci possono stare.
Lambrusco
di Sorbara 100%
Profumi
di caramella di zucchero alla fragola, mi riporta in un istante alla
mia infanzia, al sapore delle Zigulì alla frutta.
In
bocca ha la sua affascinante semplicità, con un bolla minutissima,
una notevole spinta acida e il gusto fresco di mandarino.
Messo
in sequenza dopo l'eleganza del Pojer e Sandri, paga una generale
sensazione di acerba semplicità, pur essendo indiscutibilmente
piacevole.
Direi
da 82 punti.
La
serata si é poi chiusa con sfappole di Gino Fabbri sorseggiando un
Cote de Jura di Genevat...
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