CostArena – Rassegna di Degustazione di Vini Internazionali – Sud Africa
L'ultima
di 3 serate, scoperte quasi per caso, orario e posizione insolita, il
sabato sera in questo circolo in Via Azzogardino, si adatta molto
bene ad un padre di famiglia come me.
Sono
stato molto bene, all'aperto, un buon numero di persone atmosfera
allegra ed informale, mi sono rilassato.
Ha
condotto la serata Gabriele Valentini e sia Lui, nel raccontare i
territori e i vini, sia i ragazzi che hanno servito i bicchieri e i
piatti, sono stati molto bravi.
Con
il Sud Africa avevo una ferita da sanare, da quando all'esame da
Sommelier lessi sul foglio la domanda "indicare 3 zone
viti-vinicole del Sud Africa" e lascia la risposta in bianco.
Ero
ignorante, in seguito qualcosa avevo anche letto, ma dei vini sono
rimasto stupito, me li aspettavo costruiti, carichi, forzati dal
legno e ho trovato tutt'altro...
Uno
Chenin e un blend stile Rodano eccellenti, un Sauvignon che strizza
l'occhio più alla Francia che al resto del mondo, i primi due li me
li metterei in cantina senza pensarci.
Ho
scoperto che anche in Sud Africa ci sono piccoli vignaioli che
lavorano con grande coscienza, che curano i loro terreni parcella per
parcella, che ci tengano affinché le differenze di terroir emergano.
Chi
lo avrebbe mai detto che ci sono Wine of Origin in Sud Africa in cui
é vietato fermentare con lieviti selezionati?
Mi
hanno colpito le foto di questi vigneti ad alberello pre-fillossera,
larghi nei filari, in questa terra che può essere a seconda delle
zone molto calda.
Gabriele,
prima agronomo e poi tutto il resto, ha provato a farci sentire come
clima e terreno possano riflettersi nelle caratteristiche dei vini
che avevamo davanti.
Mi
sono proprio divertito, e con grande piacere, alla fine della serata,
mi ha fatto l'onore di presentarmi alla sua famiglia...
Springfield
Estate – WoO Robertson Sauvignon Blanc "Life from Stone"
2014
100%
Sauvignon Blanc – 12.5%
Da
freddo ha un naso molto dolce, di pesca sciroppata e miele, una vena
minerale di pietra focaia, mentre il varietale rimane nella sua forma
più elegante del fiore di sambuco.
In
bocca si scalda, diventano più evidente il peperone verde e la
pungenza di menta, al limite del balsamico.
Bella
freschezza, che tiene a bada l'alcol, anche con qualche grado in più
non arriva a certe note caricaturali del Sauvignon della Nuova
Zelanda, e di certe parti d'Italia, potrebbe davvero essere un onesto
Pouilly. 84pt
Mullineaux
– WoO Swartland "Kloof Street" 2014
100%
Chenin Blanc – 13.5%
Poco
massa colorante, ma una gran ricchezza di estratto, lo Chenin si vede
subito anche in questo.
Inizia
sulla mela gialla croccante, erbe aromatiche e una leggera speziatura
di vaniglia, in seguito Gabriele ci spiegherà che una parte fa
fermentazione in legno. Scaldandosi acquista ricordi di mandarino e
un bellissimo floreale dolce di tiglio, davvero non ci si stanca a
tenere il naso nel bicchiere. Mi piace tantissimo in bocca, dove
avverti che la forza dell'alcol é contenuta dalla struttura,
ripulisce perfettamente, sorso di gran carattere e nonostante questo
decisamente elegante, molto vicino al vitigno. 86pt
Nella
Wine of Origin Swartland é vietato, per disciplinare, fermentare con
lieviti selezionati, per questo vino si usa un "pied de cuve"
preparato con lieviti indigeni.
Rickety
Bridge – WoO Western Cape Pinotage 2014
100%
Pinotage – 14.5%
Gabriele
ci racconta la storia del Pinotage, e mentre annuso e assaggio il
bicchiere mi viene in mente "hanno unito Pinot Noir e Cinsault e
gli é venuto fuori un Gamay"...
Per
il Sud Africa é il "loro" autoctono, quindi se lo
coltivano e lo coccolano, ma penso che nessuno glielo vorrà portare
via.
Bel
colore rosso vivace, già mentre lo muovo per osservare il colore mi
arriva uno sbuffo di vinosità. Profuma di amarena fresca, mirtillo,
viola carnosa senza dimenticare una certa vena vegetale. Semplice in
bocca, di nuovo dal frutto fresco, tannino appena accennato e tutto
sommato curato. Può anche piacere... 80pt
Sequillo
– WoO Swartland "Sequillo Red" 2011
Syrah,
Cinsault, Mourvedre, Grenache, Tinta Barocca, Carignan – 14%
Il
proprietario Eben Sadie é considerato l'astro nascente della
viticultura del Sud Africa. Fermentazione spontanea in tini aperti da
4800lt o vasche di cemento per 3 settimane, 2 settimane di
macerazione post fermentazione, il classico taglio di uve della parte
bassa del Rodano, con la Tinta Barocca e il Carignan a dare struttura
tannica.
Rubino,
con sfumature che già cominciano ad avere una tonalità granato,
naso fine anche nell'intensità dei profumi, che si aprono in tanti
piccoli mondi.
Inizia
di gelatina di piccoli frutti, rosa e arancia rossa, spezie dolci,
cannella e zucchero filato, di nuovo un uso leggerissimo del legno,
che impreziosisce senza sovrastare. Il
sorso ha un impatto tannico notevole, con sapidità che supera la
freschezza, ma gli aromi ci sono, ben distinti in un lungo finale
ematico e ferroso, con retrogusto tostato, sempre di grande finezza.
Azienda
biodinamica, uso di lieviti indigeni, questo é veramente il miglior
vino della serata. 88pt
Wildenkrans
– WoO Bot River Barrel Select Reserve Shiraz 2011
100%
Shiraz – 14%
Rubino
intenso, con orla quasi ancora porpora, ha un naso semplice, terroso
e fruttato. In bocca entra dolce e salatino, piuttosto sbrigativo,
chiude alcolico e dai tannini immaturi, anche leggermente
amarognolo. Vino senza errori evidenti, ma senza cuore.
Anche
a Gabriele non é piaciuto molto, penso lo abbia messo come
contro-esempio tra chi "fa vino" e chi "é vignaiolo". 78pt
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