Workshop sulla mineraltà dei vini... per modo di dire

Come la gran parte di cose, alla fine sono quelle senza pianificazione, senza ricerca, che riescono meglio.

Guidati solo dal sentimento "ho voglia di sentire quello, ho voglia di far sentire quell'altro", che mi hanno fatto riportare in cantina un Puligny-Montrachet per la tanta voglia di Alto Adige.

Ciò che non era per nulla scontato, é che la matrice minerale di questi 4 vini venisse fuori in modo così netto e simile, senza nemmeno averci pensato, il termine "workshop sulla mineralità" é venuto fuori da solo.

Certo... il Kerner di Pacherohof gode degli idrocarburi dolci che gli vengono dal nobile padre, lo Chablis ha quell'acidità tagliente del suo clima fretta, il Winkl paga appena lo scotto di essere un prodotto che più tirato di tanto non può essere, per costruzione...

Poi c'é il Sylvaner di Garlider... il miglior bianco sentito nell'estate 2014, a distanza di un anno é già in rampa di lancio, Christian Kerschbaumer ha fatto il più bel Sylvaner che abbia mai sentito.


Ha spinto il vitigno al massimo quello che può dare, portando i profumi di erbe aromatiche a livelli di eleganza difficilmente raggiungibili, arginandone la vena vegetale, con la mineralità calda dei suoi terreni.

Grande la scelta del tappo a vite, 5 minuti di timidità appena riportato a contatto con l'aria, poi rilascia amplificato tutto quello che ha trattenuto, prima al naso, e poi in bocca. 

Vino con almeno 10 anni di vita davanti a se, ma purtroppo non ne ho più...


Solo 2 parole, veloci, buttate giù in fretta.

Laurent Tribout - Chablis 2013
Una chiarissima lama di luce dai flash verdi, ha un naso dello stesso colore, aromatico di acini freschi, penetrante di uva spina e ribes. In bocca é tagliente, freschissimo, ha sapore di pompelmo e limone, con finale di menta e sale. Ha quello squilibrio di acidità che amo da impazzire. 86 punti

Garlider - AA Valle Isarco Sylvaner 2012
Verdolino timido, appena colorato di giaccio, profuma di menta e anice, erbe dolci, prugna gialla e caco maturo. Il sorso é pura eleganza di saporosità salata, lunghissimo nel gusto di caramella alle erbe, dalla sommessa dolcezza. Il Sylvaner portato ai massimi livelli di raffinatezza. 90 punti

Cantina Terlano - AA Terlaner Sauvignon "Winkl" 2010
L'unico vino con un nome, ha un colore giallo, ricco di sfumature di cedro, brillante di luce propria. Naso più resinoso che vegetale, le deviazioni territoriali del vitigno sono quasi perfettamente contenute, canta di fiori di Sambuco, tisana alle erbe e timo. Entra avvolgente, salato e piccante allo stesso tempo, ostenta forza, poi si piega a camomilla e mughetto. Si é fermato prima, voleva essere Sancerre ed é rimasto Alto Adige, ma questo piccolo grande vino mi piace così. 85 punti

Pacherhof - AA Valle Isarco Kerner 2007
Oro giovane, ti si presenta con un idrocarburo sommesso e dolce, delicato, senza strafare, ingentilito da zucchero filato, litchi, rosa e pesca bianche, comunque declinato in roccia grigia. Puro succo in bocca, sembra di gustare una pesca preparata con zucchero e limone, vibrante, nervoso e condito. Chiude con la punta da Bas Armagnac. Gioca e vince con la sua maggiore età, sfrutta un filo di evoluzione e la classe di suo padre il Riesling.  Bottiglia "entry-level" di ormai 8 anni... é talmente buono che ho finito il bicchiere di mia moglie dopo aver mangiato una fetta di pesca, e ci stava bene lo stesso... 91 punti





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