Yves Ruffin – Champagne Brut Rosé 1er Cru
75%
Chardonnay, 25% Pinot Noir – 12%
La
scelta della bottiglia di vetro trasparente é un pò ruffiana,
ma come si fa a non approvarla?
E
ancor di più, una volta versato nel calice, si rivela un colore
bellissimo, fra il cerasuolo e la buccia di cipolla.
Addirittura
la prima spuma formatasi nella flûte (la foto l'ho fatta dopo),
quella più abbondante, sembra quasi avere una sfumatura rosa.
Sul
perlage non c'é nulla da dire, se non che é irruente di gioventù,
e anche i profumi sono una piacevole scoperta.
Finalmente
qualcosa di diverso dal classico rosé tutto giocato su lampone e
fragolina di bosco.
In
primo piano c'é un floreale di rosa rosa
a cui segue, quasi obbligatoriamente, la frutta rossa.
Per
questa più ciliegia che fragola e sicuramente non di bosco, ma
quelle grosse e mature che si trovano per quelle 2/3 settimane
vendute direttamente dai contadini lungo le strade di campagna.
Non
é dolce e penetrante, ma più fresco e orientato verso gli agrumi a
polpa rossa, arancia candita e prugna.
Ruotando il bicchiere si sente invece la mineralità del gesso.
Ruotando il bicchiere si sente invece la mineralità del gesso.
E anche al gusto conferma la sua originalità...
Il
sapore della frutta rossa viene arricchito da sentori di frutta
secca, tipico delle lunghe soste sui lieviti (questo dovrebbe aver
fatto 48 mesi).
Rende la bocca vaporosa, con una freschezza succosa di spremuta di arancia e melograno.
Ha una sensazione quasi ematica e non posso fare a meno di pensare che ci sia anche una leggera componente tannica.
L'impressione
é che sia un Brut con un dosaggio veramente basso con aromi che
ricordano in parte la gioventù, principalmente la pienezza e con
accenni di terziario.
Quando entra in bocca si sente, e per entrare non chiede certo permesso...
Quando entra in bocca si sente, e per entrare non chiede certo permesso...
Uno Champagne completo, senza l'estrema ricchezza di sfaccettature dei grandissimi vini, ma decisamente completo e ben sopra la media anche nella persistenza.
Finalmente
un Rosé che valga la pena bere, senza dover spendere una cifra che
alleggerisca troppo il portafoglio.
L'ho
acquistato direttamente dal produttore, la gentilissima Madame
Ruffin, per 26 Euro con qualche altro Euro di spese di spedizione da
aggiungere.
Punteggio?
Almeno 87
Alla fine mi devo sbilanciare.
Quel gusto così particolare, con sapori provenienti da mondi diversi mi porta a dire che si tratta di un Rosé di assemblaggio.
Un abbraccio selvaggio fra Chardonnay e Pinot Noir...
Quel gusto così particolare, con sapori provenienti da mondi diversi mi porta a dire che si tratta di un Rosé di assemblaggio.
Un abbraccio selvaggio fra Chardonnay e Pinot Noir...
... in ogni caso una bottiglia assolutamente da riprendere.
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