Calicivivi “I Nebbioli del Nord” – (Cantina della Salute 13/11/2018)

C'è tutto un mondo di altri Nebbioli, diversi perché la natura del clima e dei suoli inesorabilmente lo impone. Il freddo delle vicine montagne, il terreno che trova sabbia, granito, persino tufo invece del confortante calcare, li assottiglia ma allo stesso tempo li eleva, sottrae potenza rendendoli aerei, lontani da quei ricordi terreni, scuri, sotto-boschivi che spesso ricorrono in Langa. Succede anche che il Nebbiolo cambi di nome, che magari si accompagni a qualche altro vitigno dal sorriso più largo, dal frutto più dolce, dalle venature speziate, per arrivare a smussare spigoli a volte affilati. Quel che rimane, sempre e comunque, è l'innata eleganza, a volte persino amplificata dalla leggerezza così estenuante. Denominazioni dai nomi rari o quasi scomparsi, come Fara, Bramaterra, Boca, fino ad arrivare all'appena più mediatica Valtellina, di cui per altro è spesso conosciuta solo nella forma maggiormente patinata, lontana anni luce da quella miriade di...