TEEM... - “Nero Come un Pinot” ONAV Monza 30/05/2017

TEEM è la “Tangenziale Esterna di Milano”, una grandissima invenzione che mi ha portato dal lavoro allo Sporting Club di Monza in un attimo, per godermi il vino che amo, in buona compagnia, guidati da persone che mettono tecnica e tanta passione nei loro racconti.


Daniele é enologa, mi piace il suo modo di porsi nell'esposizione, il conquistare la sala anche con il linguaggio del corpo, la voce bene modulata, i movimenti delle mani che parlano e catturano gli occhi.

Marco ci ha raccontato il suo sogno, nato durante tanti viaggi in Borgogna e da realizzare sulle Colline Vicentine. Le sue bollicine sono già una bella realtà, gli spumanti Italiani più intensi e completi sentiti negli ultimi anni, sul Pinot Nero, invece, é stato il mio primo assaggio in assoluto.

Come sono i suoi vini? Sono vini di spezia, sono vini di terra, sono vini potenti dall'impostazione austera e il tannino maturo, un naso particolare che cattura, la bocca di impatto.

Certamente non danzano in punta di piedi, la dinamica del sorso si pone in secondo piano per lasciar spazio all'espressività dei profumi, piuttosto che essere caricaturali imitazioni di territori completamente diversi, giocano il campionato dei climi caldi imposto dalla posizione dei vigneti.


Nella mini-verticale il 🍷 Pinot Nero 2013 ha naso di cenere, incenso e menta, con tutta la Borgogna che ho ascoltato negli ultimi tempi mi é scappato il termine “monastico”! Rotondo in bocca, dal volume importante, una bevuta da accompagnare assolutamente al cibo.

Il 🍷 2011, servito da magnum, é figlio di un'annata calda che ha costretto Marco a vendemmiare in anticipo tenendo brevi le macerazioni, per evitare un profilo fruttato tendente al “cotto”. Ci é riuscito... nei profumi escono l'arancia e il mandarino, ricordi di terra umida, il sorso ha una struttura equilibrata, tuttavia l'espressività aromatica non é così decisa, forse proprio per le uve raccolte a maturazione fenolica non ottimale.

Nel 🍷 Pinot Nero 2010, sempre in magnum, i profumi hanno invece la pienezza di un'annata felice, un naso espresso in spezie, pepe, eucalipto, piccolo frutto, un accenno di fiori appassiti, rosa e garofano. In bocca uno sviluppo più sereno, equilibrato, con un finale di cacao e caffè. Paradossalmente, fra le 3 bottiglie, quella dall’impressione più giovane.


I vini di Marco sono stati serviti per ultimi, la serata era iniziata con una panoramica sul Pinot Nero dell'Alto Adige, aperta del 🍷 “Pigeno” 2014 di Stroblhof, dai ricordi di spezie dolci, vaniglia, terra e ciliegia matura. In bocca intenso e dal calore avvertibile, con persino un tannino che si fa dare del Lei.

Lo ha seguito la 🍷 Riserva “Mazon” 2013 di Hofstätter, dalla tonalità granato scura, profumi di gelatina di fragola, ferro, terra rossa, un profilo solare confermato anche nel sorso, sereno e più maturo del precedente, dagli aromi di arancio e il finale tostato. Il contributo del legno deve ancora integrarsi, con i minuti un soffio di violetta arricchirà il calice.

Un'iniziale grande timidezza per la 🍷 Riserva “Hausmannhof” 2012 di Haderburg, restia a concedersi, chiusa su ricordi prevalentemente vanigliati, nonostante una tonalità rubino davvero luminosa. L'abbiamo aspettata e non ha deluso... prima sono arrivate resina e bacche rosse, poi chinotto, erbe aromatiche e incenso, dimostrando un bellissimo rapporto con l'ossigeno, il migliore della serata. Il bocca paga una temperatura più alta di come lo avrei desiderato, si pone con un'impressione dolce e glicerica, ma il finale ha una pulizia esemplare.

Il colore più particolare lo ha offerto la 🍷 Riserva “Abtei Muri” 2012 di Muri Gries sotto forma di un rubino violaceo molto concentrato. Particolare anche nei profumi, fumé, dal piccolo frutto nero e surmaturo a cui nei minuti si sono aggiunti inattesi fiori gialli. Sorso molto contratto, quasi sciropposo, fin troppo morbido, lontano da quello che mi attendo da un Pinot Nero.

Chiusura in bellezza della sezione Alto-Atesina con la 🍷 Riserva 2012 di Stroblhof, il fratello maggiore del “Pigeno”, granato luminoso dal profilo olfattivo fresco e speziato di arancia candita, cacao e cannella. Elegante in bocca, setoso, dal tannino levigato e un’aromaticità fruttata con sfumata boisé, finale lunghissimo.

Decisamente la bottiglia più rifinita della serata, figlia del magico terroir di Pigeno in Appiano Alta, esposizione ottimale in pieno Est, dove la frana di Ganda incanala aria fredda da quasi mille metri di quota che scende all’interno delle rocce e sbuca in basso all'altezza dei vigneti, abbassandone la temperatura.

Bella serata, come compagnia non potevo chiedere di meglio.


🍷 Weingut Stroblhof – Südtiroler Blauburgunder “Pigeno” 2014
🍷 Hofstätter – Südtiroler Blauburgunder Riserva “Mazon” 2013
🍷 Haderburg - Südtiroler Blauburgunder Riserva “Hausmannhof” 2012
🍷 Muri Gries - Südtiroler Blauburgunder Riserva”Abtei Muri” 2012
🍷 Weingut Stroblhof – Südtiroler Blauburgunder Riserva 2012
🍷 Marco Buvoli – Pinot Nero del Veneto 2013
🍷 Marco Buvoli – Pinot Nero del Veneto 2011 (magnum)
🍷 Marco Buvoli – Pinot Nero del Veneto 2010 (magnum)

Con Marco mi sono sentito al telefono il giorno dopo, avevo alcune curiosità nate trascrivendo gli appunti, è stato davvero gentile, una chiacchierata piacevole, un bello scambio di opinioni, gli auguro davvero tutto il bene possibile per il suo sogno.



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